giovedì 17 aprile 2014

BATTAGLIA FINO ALL'ULTIMO SECONDO!

È anni ormai che le emozioni maggiori provengono da una delle due Conference: quella occidentale. Con la stagione regolare ormai agli ultimissimi sgoccioli e con giochi già fatti l’ultima emozione è stata la lotta per l’ottava posizione a ovest. I Memphis Grizzlies e i Phoenix Suns infatti si sono giocati fino alla penultima sirena uno scontro diretto per l’accesso ai playoff. Le due franchigie, il cui record a Est sarebbe secondo solo a quello di Indiana e Miami, si sono affrontate la scorsa notte allo US Airways Center di Phoenix e il match ha decretato quale tra le due squadre potrà partecipare alla post-season. Se avesse vinto la squadra di casa si sarebbe portata a 48-33, pareggiando così il record dei Grizzlies. Ma a spuntarla sono stati i ragazzi del Tennessee che così hanno ipotecato i playoff.


È poi vero che, nel caso in cui si fosse arrivati all’ultima giornata con le due squadre appaiate, Phoenix sarebbe stata nettamente favorita: infatti gli Orsi hanno affrontato la sempre scomoda Dallas al FedEx Forum. I texani, che avevano già ipotecato i playoff già da un paio di gare, hanno però perso l'occasione di mantenere il settimo posto, finito proprio nelle mani di chi meno se l'aspettava, e ora avranno l’onore e l’onere di affrontare i pericolosissimi Spurs. È pur vero che i Grizzlies andranno a far visita, senza i favori del campo e del pronostico, ai fortissimi Thunder. Con un record di 62-18, però, è San Antonio di gran lunga la squadra più temibile della Conference e giocare sin da subito il derby texano è un rischio che Nowitzki e compagni dovevano evitare di correre.

Phoenix, da parte sua, ha affrontato e battuto all’ultima giornata Sacramento, in una partita pressochè inutile, dal momento che i viola dell’Arizona hanno perso a domicilio contro Memphis. Probabilmente Rudy Gay (479 partite a Memphis con un totale di 8.562 punti messi a segno) e compagni avrebbero potuto fare uno sgambetto ai Suns nel caso fosse valso qualcosa in più, se non altro in ricordo dell'ex squadra di uno dei loro leader. Ma questa è un'altra storia.


Prima dello scontro diretto pronosticare la vincente tra Phoenix e Memphis sarebbe stato come scommettere su un derby, dove è più facile sbagliare viste le motivazioni che entrambe le squadre avrebbero messo in campo. 

I Grizzlies arrivavano all’appuntamento dopo 3 vittorie consecutive, frutto delle buone prestazioni contro Philadelphia e Lakers e grazie all’ottima e insperata vittoria contro Miami. Conley, Randolph e compagni hanno pagato soprattutto il brutto inizio di stagione, mentre il 2014 è stato abbastanza positivo e in costante risalita. Purtroppo coach Joerger ha dovuto fare i conti con gli infortuni dei suoi uomini simbolo, in particolare Conley e Gasol. Il play è il miglior realizzatore dei Grizzlies, mentre Gasol è ovviamente il perno della difesa, la vera arma in più dei ragazzi del Tennessee. Non è un caso che molte sconfitte siano arrivate nei match in cui Marc era seduto in tribuna.

Phoenix ha invece disputato una stagione sorprendente sotto tutti i punti di vista, con un roster assai ricco di talento e ottimi giocatori, ma piuttosto modesto. Peccato essersi fermati ad un solo passo dalla post-season. Coach Hornacek ha spinto tutti i suoi uomini a dare il meglio, puntando sull’energia di Gerald Green e sui punti di Bledsoe e Dragic, ma non è bastato a sopravanzare Grizzlies e Mavericks nel computo finale.


Il match decisivo ha visto prevalere Memphis per 97-91. Dopo un primo quarto concluso avanti dagli ospiti di 10 punti, i Suns si sono riportati sotto nel giro di due frazioni e così l’ultimo quarto è iniziato sul punteggio di 67-67. La partita si è decisa a 70 secondi dalla fine: dopo aver giocato punto a punto tutta la frazione Mike Conley mette a segno la tripla del 91-93 mentre l’azione successiva Dragic penetra e scarica un pallone che viene intercettato da Zach Randolph che, dopo un lentissimo contropiede, mette a segno altri due punti. Proprio il numero 50 è il top scorer di giornata grazie ai 32 punti messi a referto ma fondamentali sono state anche le prestazioni di Gasol (18 punti), Conley (14) e Mike Miller (21, con 8/11 dal campo, 5/6 da 3), mentre ai Suns non basta mandare in doppia cifra cinque giocatori.

Dando uno sguardo ai playoff è pronosticabile che, tanto per Memphis quanto per Dallas, la prosecuzione della stagione durerà solo alcune partite anche se, come i Grizzlies hanno dimostrato negli ultimi playoff, è sempre possibile sovvertire i pronostici. Dallas sarà certamente amareggiata di essersi fatta sfuggire un settimo posto che sembrava in tasca, ma darà il tutto per tutto anche contro gli Spurs, mentre gli Orsi paiono lanciati nell'ultimo periodo e, perché no, potrebbero mettere in serissima difficoltà Durant e compagni.

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