lunedì 14 aprile 2014

(TOP) & FLOP DELLA STAGIONE NFL : HOUSTON TEXANS

La stagione da sogno vissuta dai Texans due anni or sono aveva spinto Adam Schein, uno dei numerosi analisti NFL, ad affermare che Houston era pronta a raggiungere il Super Bowl. Lasciando perdere la sciagurata previsione, che prevedeva anche i Falcons in una finale quanto mai lontana dall'essere reale, la squadra di Gary Kubiak ha buttato al vento tutti i progressi ottenuti nella precedente e miglior stagione della sua breve storia, fatta di ben dodici vittorie e sole quattro sconfitte, di una vittoria nel Wild Card Game contro i Bengals e della successiva sconfitta contro i Patriots nel Divisional. Quest'anno i Texans sono stati, senza troppi giri di parole, anche se con qualche attenuante, la peggior squadra di tutta la NFL.


Partiamo da uno degli anelli deboli, o forse il vero e proprio tendine d'Achille, di questa squadra: il quarterback. Matt Schaub, che per altro in offseason è volato ad Oakland tra le fila dei Raiders, non aveva iniziato male la stagione, anzi aveva trascinato la squadra nel successo all'esordio contro i Chargers, in una gara da 110 di quarterback rating. Escludendo il successo in overtime sui Titans, secondo e ultimo della stagione dei Texans, è dalla trasferta di Baltimora che il disastro ha avuto inizio. Contro Ravens, Seahawks, Niners e Rams, contro cui sono arrivate solo sconfitte, Schaub ha chiuso con numeri più che deludenti: 90/140 per 908 yard con 2 TD pass e 6 intercetti. Errori grossolani, indecisioni continue e i continui insuccessi, hanno convinto Kubiak a puntare sul rookie Case Keenum. Le prime tre da titolare sono state, per lui, da sogno: 57/102 per 822 yard con 7 TD pass e senza intercetti. Peccato solo che le arcigne difese di Chiefs e Cardinals, la connection infuocata tra Andrew Luck e T.Y. Hilton e l'infortunio di Arian Foster non regalino gioie ai Texans, costretti a subire altre tre sconfitte.

Nelle ultime gare stagionali contro Raiders, Jaguars due volte, Patriots, Colts, Broncos e Titans i due quarterback si sono alternati senza successo e con un rendimento francamente imbarazzante, tanto che nessuno dei due ha superato quota 75 di quarterback rating al termine dei match giocati. Schaub ha giocato nelle sconfitte contro Oakland, la seconda contro Jacksonville, Denver e Tennessee, completando la miseria di 69 passaggi su ben 125 tentati, per 759 con 2 TD pass e 5 intercetti. Keenum non ha fatto molto meglio, anzi. Nei KO contro Oakland, nele due perse contro Jacksonville e contro New England e Indianapolis ha completato 80 passaggi complessivi su 151 tentati, per 938 yard con 2 TD pass e 6 intercetti. Non è difficile immaginare come sia terminata la stagione di Houston. Certo, non è solamente colpa dei due quarterback dalle alterne (s)fortune, ma Schaub ha lasciato per strada il suo ruolo di leader dell'attacco dei Texans, mentre Keenum, dopo aver iniziato alla grande, ha perso fiducia nei propri mezzi e si è lasciato andare alla terrificante situazione che lui e i suoi compagni stavano vivendo. Il record di 12-4 è crollato a 2-14, il peggiore di questa stagione NFL.

Il gioco di corse dei Texans è stato fortemente debilitato dall'infortunio al tendine del ginocchio occorso a Foster contro i Chiefs, che lo ha costretto ai box per il resto della stagione. In poco più di sei partite, il runningback aveva portato il pallone per 121 attacchi e un totale di 542 yard (4.5 di media) con un touchdown, oltre ad aver ricevuto 22 volte per 183 yard e un secondo touchdown. Ben Tate, che ha lasciato Houston per accasarsi ai Browns in free agency, ha dato il massimo e ha stupito per continuità ed efficienza al posto di Foster. A fine stagione per lui sono arrivate 181 portate per 771 yard (4.3 di media) con quattro touchdown, di cui tre in una splendida partita contro i Patriots. Dovrà migliorare, però, sui fumble, ben cinque nel computo totale. Al termine l'apporto del running-game dei Texans è stato il ventesimo in termini di yard a partita (108.9), dato che scende al penultimo posto se si analizzano i touchdown festeggiati (7).


Chi ha stupito di più tra i receiver è stato il rookie DeAndre Hopkins che ha ricevuto 52 passaggi per 802 yard (15.4 di media), portando due touchdown e dodici giocate oltre le 20 yard alla sua prima stagione nella Lega. Non male, considerato chi si è ritrovato come quarterback. Leader tra i ricevitori è stato il solito Andre Johnson, con 109 ricezioni per 1.407 yard (12.9 di media), che ha giocato in maniera ottima quanto, però, incostante, alternando partite strepitose ad altre davvero sotto tono. È comunque stato il migliore in termini di touchdown (5) del team di Houston. Non una grande impresa. Benché il gioco di passaggi dei Texans si situi al quindicesimo posto per yard a partita (238.3), il totale dei punti segnati dalla squadra è il secondo più basso di tutta la Lega (276), così come lo è, ovviamente, il numero di punti segnati a partita, la miseria di 17.2. Tra i peggiori è anche il rapporto tra touchdown segnati (19) e intercetti subiti (22). Insomma, l'attacco, salvo qualche eccezione, è bocciato senza appello.

Non che la difesa abbia fatto molto meglio. Se volete rifarvi gli occhi, vi conviene osservare soltanto la stagione di J.J. Watt e Johnathan Joseph: il primo ha messo a segno 80 tackle (65+15), con 10.5 sack per 71 yard di perdita avversaria, 7 pass deflected, quattro fumble forzati, di cui due recuperati, e due calci bloccati; il secondo è andato per 47 tackle (44+3), 16 pass deflected e 3 intercetti per 64 yard di guadagno. I Texans sono settimi per minor numero di yard concesse a partita (317.6), ma la situazione peggiora se si analizza la media di yard lasciata ad ogni giocata (5.2). Houston è poi tra le ultimissime se si analizzano i punti subiti di media per ogni gara (26.8) e in totale (428).

La difesa sui passaggi è stata egregia, lasciando sole 3.123 yard ai 287 attacchi avversari, costringendo i quarterback opposti a fermarsi ad un modesto 59.3% di completi. I Texans sono stati una delle sole tre difese, insieme a Seahawks e Saints, a concedere meno di 200 yard su lancio a partita. Incredibilmente, però, il rapporto tra touchdown subiti (29) e intercetti portati (7) è tra i peggiori della Lega e questo dato è alla base dei tantissimi punti subiti dalla retroguardia di Houston, oltre che del peggior dato in NFL in termini di intercetti. Altrettanto bene, poi, non si può dire della difesa sulle corse avversarie, ventitreesima per yard concesse, ben 1.958 (122.4 a partita, 4.3 a giocata), oltre ad aver lasciato altri 11 touchdown ai runningback avversari, seppur con sette fumble forzati. Nonostante il sempre temibililissimo Watt, la difesa dei Texans ha portato solo 32 sack ai quarterback a lei opposti, terz'ultima nella Lega nel dato. Solo quattro squadre hanno fatto peggio in termini di tackle e Houston è rimasta sotto la soglia dei 1.000 totali (986).


Il disastro completo di questa stagione ha portato al licenziamento dell'head coach, sostituito da Bill O'Brien, alla sua prima esperienza da capo-allenatore in NFL, dopo l'esperienza a Penn State dello scorso anno. Il roster dei Texans certo non è tra i peggiori della Lega, anzi, e con la possibilità di usufruire della prima scelta quest'anno, in un Draft così ricco, si potrà far festa anche nei round successivi al primo. Il dubbio tra Jadaweon Clowney e Blake Bortles per la prima assoluta resta ed è fortissimo. La coppia Watt-Clowney potrebbe diventare un incubo per ogni attacco avversario, ma Houston ha assoluto bisogno di un quarterback che possa subito essere decisivo. È anche vero, però, che si potrebbe aspettare di sceglierne uno al secondo giro, data la profondità di scelte di qualità. La difesa resta poi da puntellare sul profondo, ma ci sarà modo di farlo in questo Draft.


E la considerazione, semplice ed immediata, sulla prossima stagione dei Texans è una sola: peggio dello scorso anno, davvero, non può andare.

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