venerdì 14 giugno 2013

L'ANGOLO TECNICO: NFL BASICS 2






Eccoci al secondo appuntamento con il mio angolo tecnico!

L’ultima volta ci eravamo lasciati con le prime basi del gioco, oggi voglio approfondire maggiormente alcune dinamiche del football americano e, soprattutto, portarvi a conoscenza di alcuni termini che ritroverete spesso nei nostri articoli. Per fare questo vi propongo un piccolo glossario, cosicché possiate orientarvi più facilmente nei concetti.

·        Backward pass: è un passaggio all’indietro, tipico del rugby, usato molto raramente nelle normali azioni di gioco, è utilizzato nella maggior parte dei casi nelle giocate che prevedono una finta, dove ad esempio, il running back corre verso la propria linea offensiva e poi ripassa la palla al quarterback che può lanciare. 

·        Blitz: è una giocata difensiva, chiamata dai linebacker o, più raramente, dai defensive back, che prevede di penetrare nella linea avversaria per cercare di placcare il quarterback e può essere eseguita da uno o più giocatori. E’ molto rischiosa perché, nel caso la linea resista o il quarterback riesca a lanciare, la propria difesa rimane molto scoperta. Gli schemi di “pass rushing” si basano proprio su questa tattica molto aggressiva.

·        Drive: è la serie di azioni consecutive condotte dalla squadra in attacco. Possiamo anche definirlo come la somma di tutti i down che la squadra guadagna. 

·        Fumble: è l’errore commesso, da un giocatore avente possesso del pallone, che comporta la perdita del possesso di palla a favore della squadra avversaria. Può verificarsi, ad esempio, per uno snap mal eseguito dal centro, per una disattenzione del receiver qualora non abbia ben saldo il pallone nelle mani o se lo lasci sfuggire o perché un running back durante un contatto ha perso la palla; in tutti questi casi, se la palla viene recuperata da un avversario è un fumble. Esistono anche i “forced fumble”, che avvengono quando un giocatore difensivo con la sua giocata fa perdere il controllo della palla all’avversario e questa venga poi recuperata da un suo compagno.  

·        Goaltending: è un tentativo di impedire o, più raramente, favorire la segnatura di un field goal. 

·        Handoff: è il passaggio alla mano che il quarterback effettua per il suo running back. 

·        Incompleto: è il termine che si usa per indicare un passaggio non andato a buon fine o perché la palla ha toccato terra prima che il ricevitore potesse prenderla, o perché è uscito dal campo o perché il ricevitore stesso non è riuscito a guadagnare il possesso dell’ovale, lasciandoselo scivolare dalle mani.

·        Intentional grounding: è l’azione nella quale il quarterback, per evitare un sack e quindi una perdita di yard, lancia volontariamente un passaggio non ricevibile.  

·        Intercetto: è un’azione difensiva nella quale un difensore cattura il lancio avversario e regala il possesso alla propria squadra. Un intercetto subito è una grave pecca per il quarterback, in quanto rischia di compromettere il risultato finale, soprattutto se lo subisce nella propria metà campo o se questo viene ritornato in un touchdown. 

·        Onside kick: è un tipo particolare di kick off che viene calciato non alto e lungo, ma corto e laterale, così da cercare di riconquistare il possesso della palla immediatamente. E’ possibile vederlo quando una squadra in svantaggio sta cercando disperatamente di recuperare, perché nel caso non andasse a buon fine, la squadra avversaria ripartirebbe ad una distanza davvero prossima alla end zone. 

·        Passer rating: è il coefficiente numerico con la quale si misura la prestazione del quarterback. Si calcola tramite una complessa operazione matematica che tiene conto di passaggi completati, yard guadagnate, passaggi da touchdown e intercetti. Il risultato totale può variare tra 0 e 158,3. Per fare un esempio concreto, il più alto passer rating per una stagione è stato ottenuto da Peyton Manning con 121,1. 

·        Sack: è l’azione nella quale il quarterback viene placcato dietro la linea di scrimmage prima che possa effettuare un lancio. Deve essere fondamentale, perché il sack si compia, che il quarterback mostri chiaramente l’intenzione di lanciare, altrimenti si tratta di un normale tackle e non comporterà una perdita di 5 yard. Per lui e la sua linea d’attacco subire un sack è una cosa abbastanza grave, per il difensore che lo compie invece è un motivo di vanto che ne fa apprezzare il valore ed è un dato rilevante per le statistiche. 

·        Safety: è un’azione nella quale la squadra in possesso della palla non riesce ad uscire dalla sua end zone. L’azione da due punti alla squadra che è in difesa e ci sono vari modi per metterla a segno: placcare un giocatore avversario in possesso di palla nella end zone, costringere un giocatore ad uscire lateralmente dalla end zone o bloccare un punt o un kick off facendo uscire il pallone dalla end zone. Per ultimo esiste anche il caso della “safety intenzionale”, quando una, squadra in vantaggio di almeno tre punti, a pochi minuti dal termine e con un quarto down da convertire a pochi metri dalla sua end zone, decide di perdere volontariamente 2 punti ed evitare di subire i 6 punti di un eventuale touchdown avversario. La logica che sta dietro a questa tattica, è che una safety fa mantenere il possesso alla squadra che la subisce e le permette di calciare un punt dalle proprie 20 yard, cercando quindi di allontanare il più possibile l’avversario e fermarlo nel poco tempo rimanente. Questo calcio prende il nome di “free kick” ed un esempio recente di safety volontaria è fornito dall’ultima azione del Super Bowl XLVII, dove i Ravens hanno scelto proprio questa tattica.

·        Scramble: è una giocata offensiva nella quale il quarterback, se evidentemente sotto pressione, decide di correre lateralmente o indietro per evitare il sack. E’ bene precisare che non è una giocata concordata, ma una scelta istantanea del quarterback.

·        Snap: è il gesto che da il via all’azione d’ attacco e viene eseguito dall’uomo centrale dei cinque di linea, il centro appunto, che consegna la palla al quarterback, il quale poi decide cosa fare.

·        Stunt: è un movimento effettuato dai defensive lineman che consiste nel cambiarsi di posizione per confondere le idee alla linea offensiva e cambiare il gioco dei blocchi. Uno stunt, rendendo più vulnerabile la difesa contro le corse, viene eseguito solo se ci sono azioni di passaggio e, più comunemente, per portare più pressione al quarterback con un blitz. 

·        Tackle: Sono i tipici placcaggi per fermare o atterrare un avversario. Possono essere eseguiti singolarmente o da più giocatori e perciò sono divisi in “solo” e “assist”. 

·        Tackle for loss: La differenza col normale tackle consiste nel fatto che questo comporta una perdita di yard per il giocatore che viene placcato. Infatti, nel caso un running back dovesse essere placcato dietro la linea di scrimmage, la sua squadra perde delle yard ed è costretta a ripartire più indietro del down precedente.

Con questo elenco abbiamo terminato di costruire, grosso modo, le fondamenta della nostra conoscenza sul football americano. Imparando questi termini riuscirete a capire più facilmente gli articoli che abbiamo trattato e tratteremo sulla NFL. E’ altresì vero che mancano ancora alcune situazioni che  ho scelto di tralasciare per ora e, magari, affronteremo più avanti. Per il momento studiate questo e, se posso darvi un consiglio, andate a vedere dei video riguardanti queste azioni così da facilitarvi l’apprendimento. Mi raccomando, alla prossima lezione sui ruoli vi voglio belli pronti, altrimenti rischiate un sack e una considerevole perdita di yard!




Nessun commento:

Posta un commento