sabato 12 ottobre 2013

WEEK 5: COLORI, EPISODI ED EMOZIONI

Sono solo tre le squadre che si sono confermate e affermate per la quinta volta di fila dall'inizio della stagione e due sono quelle che ancora non hanno smosso la loro classifica, oltre a Buccaneers e Steelers che rimangono con quattro perse e nessun trionfo a causa dei byes che hanno interessato anche Vikings e Redskins. Ma quali sono questi team e quali sono i temi emersi da questa quinta giornata ricca di emozioni? Scopriamolo subito!


Particolare attenzione merita la partita del Cowboys Stadium. Peyton Manning tra i padroni di casa e i Broncos. Nei primi tre drive Denver dimostra quanti e quali siano i suoi problemi di quest’anno. La difesa lascia a turno colpevolmente liberi tutti i ricevitori prediletti da Romo, che da parte sua gioca alla grande e sembra non sbagliare mai. Dez Bryant segna il solito touchdown da fenomeno con una presa che nemmeno la miglior retroguardia avrebbe potuto fermare, ma per il resto ci sono praterie di campo aperto per Dallas per completare i suoi down. Incredibile poi è come DeMarco Murray possa infilarsi anch’esso nel burro e il punteggio citi 14-0 Cowboys. Manning segna l’ennesimo record, segnando i primi 17 touchdown di stagione senza aver ancora subito un intercetto, e Denver torna sotto. Siamo però di fronte a qualcosa di alieno. Peyton scalda la mano e manda in touchdown prima Decker, poi Thomas, aiutato dal fumble di Bryant. Altro giro, altro record: 19 TD passes nelle prime 5 gare di regular season, mai nessuno come lui. Non contento, per dimostrare ancora la sua superiorità, segna anche un TD da 1 yard su corsa, come non succedeva dall’ottobre del 2008 con una splendida finta di passaggio nella mischia. Segue una segnatura di Welker e sul 35-20 la partita sembra chiusa. Non lo è, perché Romo lancia per 82 yard a Williams che riceve, incredibilmente lasciato troppo smarcato, e Dallas è in partita, soprattutto dopo che Bryant segna successivamente il suo secondo touchdown di giornata. Il rookie Morris Clairbone segna il primo intercetto di stagione su Manning, con una giocata a suo modo storica, e i Cowboys in rush portano Romo a servire Austin in end zone per il vantaggio. Con un field goal Denver la pareggia a 41, ma la difesa sui lanci proprio non c’è. Bryant trova una falda e guadagna un numero considerevole di yard, Beasley chiude l’azione del 48-41 che sembra chiudere la contesa. Non proprio, Manning nel drive successivo trova tutti i suoi ricevitori preferiti e Moreno pareggia la contesa a quota 48. L’azione di Denver è tanto spettacolare quanto efficace, ma analizziamo la situazione. L’attacco è stellare: Manning chiuderà a 33/42 per 414 yard e 4 TD pass, con un Thomas da 9 ricezioni per 122 yard e 2 TD, Decker da 5 ricezioni per 87 yard e 1 TD oltre a un super, ancora una volta, Moreno da 19 portate per 93 yard e 1 TD. I dati della difesa sono altrettanto incredibili, ma all’opposto: Romo chiude con ben 506 yard su passaggio per 5 TD, con ben 3 ricevitori, sopra citati, oltre le 100 yard (Williams 151 e 1 TD, Bryant 141 e 2 TD, Witten 121 e 1 TD). Una retroguardia bucata da ogni parte e senza soluzione di continuità, fino, come detto all’inizio, a tre minuti dalla fine. Ecco che qui Romo torna a essere un quarterback mediocre e dalle soluzioni troppo affrettate e la difesa dei Broncos si dimostra per quello che dovrebbe essere. L’intercetto portato da Trevathan vicino alla red zone dei Cowboys permette a Manning di giocare con tutta calma e far scadere il tempo, non prima che Prater metta a segno il field goal del definitivo 51-48 finale.



Restano a punteggio pieno anche Saints e Chiefs, vittoriosi contro Bears e Titans, mentre perdono la loro prima sfida Patriots e Seahawks, usciti con le ossa rotte contro Bengals e Colts. Nonostante i 3 sacks portati a Jay Cutler nei primi drive della partita, New Orleans non decolla ed è sotto 0-6 contro Chicago. Jimmy Graham però, dopo essere stato nominato NFC Offensive Player of the Month, premio assegnato per la prima volta a un tight-end da quando è stato istituito, dimostra di che subito di che pasta è fatto. Nessun touchdown, ma 10 ricezioni per ben 135 yard che sono poco meno della metà del totale (288 yd) lanciato da Brees in giornata. Il resto lo fa Pierre Thomas con 9 ricezioni, ma soprattutto 2 touchdown che lanciano i Saints verso la vittoria finale 26-18 e un inizio di stagione dai numeri eccezionali. I Bears si fermano ancora e ora sono a tre vinte e due perse. Sembra inarrestabile Kansas City, che vince ancora nonostante la "maledizione" di coach Reid che non ha mai vinto in carriera contro Tennessee. La prima palla persa della stagione in casa Titans assume dei contorni comico-grotteschi a seconda del punto di vista: su un punt dei Chiefs, Damian Williams tocca il pallone con la gamba, spingendolo in end zone dove Marcus Cooper deve solo raccorglielo per trovare la segnatura del 7-0 KC. Fitzpatrick, sostituto dell'infortunato Locker, si trova poi, con la sua squadra sotto 0-10, in red zone e decide di litigare col pallone, prima rischiando un intercetto che recupera poi egli stesso per evitare guai peggiore e poi subisce un sack da Justin Houston che arriva a quota 8.5, dimostrando quanto sia efficiente la difesa dei Chiefs. Il quarterback da Harvard poi dimostra abilità nel servire under pressure Chris Johnson per la segnatura da 49 yard e successivamente porta i suoi sopra 17-13 con un gran touchdown su corsa. Ecco però che a questo seguono due intercetti per lui e la partita la decidono il touchdown di uno straordinario Jamaal Charles (22 portate per 108 yard e 5 ricezione per 37 yard) e i field goal di un perfetto Ryan Succop da 4/4. Finisce 26-17 Kansas City e i Titans sono ora sul 3-2.

Perde terreno New England contro la grandissima difesa di Cincinnati, che già dai primi minuti porta pressione su Brady ed è attentissima a coprire tutti gli spazi. La gara non è spettacolare e sembra bloccata sul pareggio di 3-3, Dalton sciupa troppe occasioni e i Bengals non lasciano sfogare il talento del quarterback avversario. Chi decide la partita è BenJarvus Green-Ellis col suo touchdown su corsa e, ancora una volta, il reparto arretrato, che porta il quarto sack della partita su Brady in un momento delicatissimo del match e, nell'ultimo drive, l'intercetto che la chiude sul 13-6 Cincinnati, che sale a 3-2 in classifica. Partita dalle mille emozioni quella di Indianapolis: Seattle sale 12-0 con il touchdown di Tate, il field goal di Hauschka e l'intercetto del punt di Jermane Kearse, recuperato in end zone da Jerom Johnson, che però non riesce a frenare la sua corsa ed esce dal campo trasformando il possibile touchdown in una safety e perdendo 5 punti nell'azione; i Colts tornano sotto con lo splendido passaggio di Luck per il TD di Hilton da 73 yard e sorpassano con l'intercetto del field goal dalle 48 yard di Hauschka, riportato in end zone da Howell per la segnatura da 61 yard del 14-12; Wilson corre e lancia alla grande, Kearse riceve alla grandissima per il 19-14 Seahawks, che allungano poi grazie a due field goal, di cui uno propiziato dal fumble di Luck per il 25-17; il fenomeno da Stanford University però lancia ancora Hilton in end zone, ma i Colts falliscono la trasformazione da due punti della parità e subiscono altri 3 punti a tabellone, finendo il terzo periodo sotto 28-23; Sherman non è in gran forma e dopo aver lasciato colpevolmente libero Hilton sul suo primo TD di giornata commette una sanguinosissima pass interferience proprio su di lui nell'azione che porta alla segnatura su corsa di Donald Brown per il 29-28, a cui si aggiunge la trasformazione da 2 punti e un altro field goal che, con l'intercetto di Butler a Wilson sull'ultimo drive, chiude la sfida sul 34-28 Colts. Indianapolis è ora 4-1 così come Seattle, che dovrà ritornare su altissimi livelli in difesa se vuole competere fino alla fine.


Importanti vittorie per le finaliste dell'ultimo Super Bowl, Ravens e 49ers, contro Dolphins e Texans, che salgono entrambe a tre vinte e due perse. Sei field goal, equamente divisi, uniti a due touchdown di Ray Rice su corsa da una parte e uno di Clay su passaggio di Tannehill a cui aggiungere il ritorno in end zone di un intercetto da parte di Reshad Jones, su un errore madornale di Flacco, tengono la sfida di Miami sul 23-23. La sfida dei sack la vince Baltimore 6-3 e così la lotta tra le difese degli ultimi minuti di gioco. Sale poi in cattedra un eccellente Torey Smith in ricezione, che porta i Ravens in raggio da field goal. Il resto lo fa Justin Tucker che trasforma e il reparto arretrato dei campioni in carica tiene ancora una volta Tannehill dalle zone calde permettendo la vittoria per 26-23. Seconda sconfitta in fila per i Dolphins dopo le 3W iniziali. L'impatto di Schaub sui Texans di quest'anno è devastante, ma in senso negativo: il quarterback segna un record per la quarta partita consecutiva con un intercetto ritornato in touchdown e Houston è già sotto 14-0 dopo il primo quarto. La sua orribile serata continua con altri 2 intercetti ed è incredibile come a San Francisco basti completare solamente 6 passaggi (uno da TD) in tutta la partita per segnare a tabellone ben 34 punti. Non ci sono molti altri spunti in una partita a senso unico, se non il bel touchdown di Davis, colpevolmente lasciato solo, su "assist" di Kaepernick. I Niners sembrano essersi leggermente ripresi dalle prime difficili settimane, mentre i Texans sono stati disattenti in difesa, ma soprattutto devono accusare il loro quarterback per questa sconfitta che li lascia sul 2-3.

Le sorprese di giornata sono Jets, Raiders e Browns, che vincono contro Falcons, Chargers e Bills portando a casa delle ottime prestazioni su cui lavorare per migliorarsi ancora. Benchè non si capisca perché il rookie da West Virginia giochi una partita alla grande e una partita pessima senza soluzione di continuità, non si può non sottolineare la grande prestazione di Geno Smith nel Monday Night: 16/20 per 199 yard e ben 3 TD pass senza nessun intercetto. In una partita pazza, ricca di azioni spettacolari ed errori grossolani, il tight-end Cumberland riceve solo 3 volte, ma porta prima una segnatura e poi avvicina New York alla end zone per il 17-7. Ryan prova a giocarsela e lo fa alla grande, ma la difesa non tiene e i Jets volano sul 26-14 col terzo passaggio da touchdown di Smith, una splendida palombella per Winslow. Sembra finita, ma i Falcons tornano sotto e il loro quarterback pare indemoniato, anche se un impreciso Julio Jones spreca alcune occasioni d'oro. Ecco però che Rodgers segna su corsa e il talento da Alabama si inventa una presa strepitosa a una mano in red zone. Non senza fatica, Ryan troverà poi Toilolo in end zone per il 28-27 Atlanta. Geno però non ci sta e in due minuti costruisce un grandissimo drive che porta Nick Folk a calciare dalle 44 yard per la vittoria. Il field goal è tra i pali e i Jets vincono 30-28 per la loro terza vittoria stagionale, mentre i Falcons sono fermi a una e ben quattro sconfitte. Nonostante Philip Rivers sia abituato a vincere contro i Raiders (11-3), la differenza la fa il suo avversario, il rientrante Terrelle Pryor, che chiude a 18/23 per 221 yard e 2 TD passes. Il quarterback da North Carolina passa invece per molte più yard (411), ma ai due passaggi da touchdown unisce ben 3 intercetti in una partita stranamente imprecisa per lui. Da sottolineare il record d Charles Woodson, che raggiunge i 13 touchdown su recuperi difensivi, il massimo per un giocatore NFL. Il recupero di DJ Hayden, primo nella Lega per il rookie, chiude la partita sul 27-17 Raiders, che salgono a due vinte e raggiungono proprio San Diego. Nella serata di Cleveland si fanno male prima Bryan Hoyer, infortunio al ginocchio abbastanza serio per lui, e poi anche EJ Manuel, in un modo abbastanza similare, colpito sempre al ginocchio. Per entrambi si aspettano alcune settimane di stop. La partita la vincono i Browns ed è la terza vittoria in fila nel loro sorprendente inizio, propiziata da un ritorno per 79 yard davvero splendido di Travis Benjamin che elude come birilli tutti i componenti della difesa avversaria. Weeden sostituisce bene il compagno infortunato, mentre Tuel non altrettanto, compiendo un intercetto poi ritornato in end zone da Ward che segna il 37-24 finale per Cleveland. Buffalo scende a due vinte e tre perse.


Hanno riposato settimana scorsa, Packers e Panthers, ma al ritorno in campo la domenica ha avuto sapori opposti per loro. Green Bay vince contro i Lions una partita all'insegna degli errori in ricezione nel primo tempo, dovuto anche all'assenza di Calvin Johnson, che porta al punteggio di 6-3 Packers all'intervallo. Chi decide la sfida, oltre al solito bravissimo Rodgers, è James Jones, wide receiver che chiude il match con 4 ricezioni per 127 yard e il touchdown che allarga la forbice e chiude praticamente la contesa. Senza Megatron l'attacco di Detroit è davvero poca cosa e i ricevitori giocano tutti una pessima partita, partita che si chiude sul 22-9 Green Bay, ora sul 2-2, mentre i Lions sono sul 3-2. Brutta, bruttissima prestazione per Cam Newton in casa Carolina, che viene battuta nettamente dai Cardinals anche a causa dei 3 intercetti subiti dal suo quarterback a cui si aggiunge anche una safety ai suoi danni, per un sack in end zone. Ad Arizona bastano il touchdown di Dray su passaggio di Palmer e 4 field goal per vincere 22-6 e gioire per la terza volta. Resta ferma a una sola invece Carolina, a fronte di tre perse.

Le due squadre peggiori della Lega sembrano essere invece Giants e Jaguars, che subiscono la loro quinta sconfitta consecutiva contro Eagles e Rams. Il touchdown di Jacobs e l'infortunio di Michael Vick potrebbero lanciare New York alla vittoria, ma ancora due fattori troppo importanti mancano all'appello: la difesa, che concede al sostituto Nick Foles un 16/25 per 197 yards e 2 TD pass, oltre a 132 yard su ricezione in 7 attacchi a DeSean Jackson, e Eli Manning. Il quarterback sembra sempre in grado di stupire e nei primi otto drive del match passa la palla per 37 volte senza intercetti, con 2 passaggi da touchdown a un superlativo Randle, e porta molte delle yard al bottino che alla fine dirà 334 guadagnate. Negli ultimi tre invece i passaggi diventano 11 e tutte e tre le azioni sono intercettate da Philadelphia, sinonimo della sua imprecisione, scarsa lucidità e anche sfortuna (solo l'ultimo dei tre è un suo chiaro errore, gli altri sono un insieme di più fattori). Se i Giants non sistemeranno i loro problemi, che sembrano davvero tanti, finiranno la stagione con davvero poche vittorie. Gli Eagles vincono 36-21 e salgono a due vinte. Sfortunati i Jaguars, che perdono per tutta la stagione Luke Joeckel, seconda scelta all'ultimo Draft, ma anche poco abili a gestire una delle poche volte in cui vanno in vantaggio, grazie al touchdown di uno straordinario Blackmon da 5 ricezioni per 136 yard. Henne gioca meglio di Gabbert, sostituito per infortunio, ma non basta perché un Bradford non lucidissimo (19/34) trova però 3 passaggi da TD, di cui due per Austin Pettis, e porta i suoi a vincere per 34-20 la loro seconda sfida stagionale.



Dolphins e Falcons riposeranno settimana prossima e avranno il tempo di ragionare sulle loro recenti sconfitte, mentre i Giants incontreranno gli ostici Bears per tentare di non peggiorare ancora la loro situazione già tragica. I Broncos avranno vita facile contro i Jaguars, mentre Chiefs e Saints cercheranno di non perdere colpi contro Raiders e Patriots, con quest'ultima che sembra essere la sfida più emozionante della settimana. Giovedì notte si ricomincia proprio con New York a Chicago, let's go!

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