venerdì 31 maggio 2013

L'ANGOLO TECNICO: NFL BASICS







Benvenuti nel mio angolo tecnico! All’interno di questo spazio vi porterò alla scoperta del gioco più famoso degli USA, vedremo un po’ di tattiche principali delle squadre NFL e cercheremo di capire qualcosa in più delle dinamiche di gioco che avvengono sul campo da football. Vedrò di essere il più semplice possibile così che ognuno possa capire senza eccedere in tecnicismi.
Prima di tutto questo però è bene che vi spieghi i rudimenti del gioco e la lega principale di riferimento: la National Football League.

Composta da 32 franchigie, la NFL nasce nel 1920 per poi fondersi con la lega rivale, la AFL, nel 1970, dando vita all’organizzazione attuale. Le squadre sono divise in due “conference” principali: la AFC e la NFC. All’interno di queste due, i team sono ulteriormente distribuiti in “division”: North, South, West e East per un totale di otto division, quattro per conference.

Il campionato inizia a settembre con la regular season che consta di 17 giornate, di cui sedici di gioco e una di riposo. Si gioca sempre nel week-end ed il lunedì e ogni squadra, almeno una volta ogni quattro anni, si confronta con tutte le altre. Alla conclusione della stagione regolare iniziano i play off, a cui accedono sei squadre per conference, le quattro vincitrici di division e la quinta e sesta della conference. I play off si articolano in “Wild Card Round”, dove si affrontano la quinta e la sesta contro la terza  e la quarta, in “Divisional Round”, dove prima e seconda affrontano le vincitrici del turno precedente, nella finale di conference e infine nell’evento più atteso e seguito in America: il Super Bowl, in campo neutro, tra la vincitrice della AFC e quella della NFC. 

Detto della lega scendiamo in campo.



 

Il football americano si gioca in 11 contro 11, con cambi illimitati, su un campo lungo 120 yards (110 metri), comprese le due aree di meta, le “end zones”, di 10 yards ciascuna, e largo 53,5 yards (49 metri). Alle due estremità sono situate le due porte, a forma di “U” che vengono utilizzate come riferimento per i calci piazzati, i “field goals”. Si gioca con un pallone di forma ovale allungata con delle evidenti cuciture su un lato, le quali servono per una presa migliore. Ci sono quattro quarti di 15 minuti, con un intervallo, anch’esso di 15 minuti, tra il secondo e il terzo.

Le franchigie NFL sono composte da 53 giocatori, perché ognuna è formata da tre squadre, con rispettive riserve, all’interno dello stesso team: quella offensiva, quella difensiva e lo “special team”; quest’ultimo scende in campo in tutte quelle azioni in cui si calcia la palla.

Il match inizia con il “kick off”, un calcio eseguito dalle proprie 35 yard. Tutti i compagni del giocatore che esegue il calcio, il “kicker”, devono trovarsi dietro al pallone. La squadra che riceve la palla giocherà in attacco e il gioco incomincerà da dove è stato fermato l’ovale, oppure, se supera la end zone, si parte dalle proprie 20 yard. Chi attacca ha quattro tentativi, i “down”, per riuscire ad avanzare almeno di 10 yards. Durante il down la palla, che viene posizionata sulla “linea di scrimmage”, può essere passata in avanti solamente una volta mentre la si può passare all’indietro senza limitazioni. Superate le 10 yards si ottengono altri quattro tentavi per portarsi in avanti. Nel caso in cui non si riuscisse ad oltrepassare le 10 yards nei quattro down a disposizione, la squadra che ha attaccato va in difesa, quindi esce l’”offensive team” ed entra il “defensive team”, e viceversa.

Se la squadra in possesso della palla giunge nella end zone avversaria si realizza un “touchdown”; questo vale 6 punti e dà diritto ad un “extra point”. Quest’ultimo può valere un punto se viene calciato in mezzo ai pali da una linea a 2 yard dalla end zone, oppure due punti se è portato in meta con le mani dal medesimo punto di partenza. Quando si è segnato un touchdown si riprende con un kick off da parte del team che ha segnato, dunque a ricevere palla sarà la squadra che ha appena subito il touchdown. Ci sono anche altri metodi per segnare: calciare un field goal, che vale 3 punti o placcare l’avversario nella sua area di meta, realizzando quindi una “safety”, che vale 2 punti.  Nel caso in cui la squadra in attacco sia al terzo down e non sia ancora riuscita a coprire le 10 yards, spesso si esegue un calcio di spostamento, chiamato “punt”, che cercherà di far ripartire la compagine avversaria il più lontano possibile.

Prima di ogni azione, i giocatori si riuniscono in raggruppamenti, detti “huddles”, ove il capitano comunica la giocata da effettuare.

In campo ci sono ben sette arbitri, poiché i numerosi contatti corpo a corpo, anche molto duri, rendono necessario un severo regolamento. Nel caso in cui un giocatore commetta un fallo, ce ne sono di tantissimi tipi, l’arbitro lancia per terra un fazzoletto, la “flag”, di colore giallo che comporta una perdita di 5 o 10 yard a seconda dei casi.

Queste sono proprio le basi da cui partire per capire il gioco del football americano, ovviamente ci sono molti altri aspetti, anche complessi, che avremo modo di vedere successivamente. Per ora iniziamo ad allenarci con quanto visto e, mi raccomando, vi aspetto preparati alla prossima lezione sulla NFL!












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