Finalmente
il Draft! Abbiamo aspettato tre lunghissimi mesi prima che arrivasse
il fatidico momento in cui Roger Goodell salisse sul palco per
annunciare la prima scelta assoluta e giovedì, alle 2.00 di notte
italiane, il commisioner ha infine posto fine alla lunga attesa
annunciando la first pick. Riguardano i 32 giocatori
scelti, viene subito in mente come sia stato un Draft, per ora,
“normale”, in cui non ci sono state grandissime sorprese e in cui
nomi e previsioni sono state per lunga parte rispettate.
L’attesissima
prima scelta è stata, come pronosticato da molti, il fortissimo
Jadeveon Clowney, defensive end che in coppia con J.J. Watt renderà
la difesa dei Texans una delle più terrificanti per i prossimi anni.
Alla numero due, i Rams hanno puntato sulla solidità e l’esplosività
di Greg Robinson, colmando un primario bisogno in linea offensiva, e
alle tre i Jaguars hanno scelto il miglior quarterback del lotto,
quel Blake Bortles che garantirà loro un futuro solido in cabina di
regia. La prima sorpresa è arrivata con la chiamata numero 4, quando
i Bills hanno preso in mano il telefono e imbastito un trade coi
Browns per salire di 5 posizioni e prendersi il fenomeno Sammy
Watkins, autentico game changer e destinato a
diventare il target preferito di E.J. Manuel. I Raiders, dopo una
free-agency assurda, hanno potuto consolarsi pescando Khalil Mack
alla cinque, mentre Falcons e Buccaneers hanno rispettato pienamente
le previsioni scegliendo rispettivamente Jake Matthews e Mike Evans.
Con la scelta numero 8, ottenuta dalla trade con i Bills e da lo
scambio di una posizione coi Vikings, i Browns hanno sorpreso un po’
tutti prendendo Justin Gilbert, talentuosissimo cornerback con
ottime ball skills che insieme a Joe Haden formerà
una coppia davvero intrigante. I Vikings, seguendo la mentalità
difensiva del loro coach Nov Turner, hanno aggiunto alla loro difesa
il diamante grezzo Anthony Barr, un pezzo pregiato a cui sarà
richiesto un grande lavoro per rendere i Vikings una contender nella
fredda NFC North. Alla 10 un’altra sorpresa, i Lions aggiungono un
altro elemento in attacco del calibro di Eric Ebron (ora Matthew
Stafford non avrà più scuse con Calvin Johnson, Reggie Bush, Golden
Tate e il suo nuovo tight end), ma rimangono ancora sguarniti nel
secondario.
I
Titans spiazzano un po’ tutti aggiungendo Taylor Lewan, offensive
tackle aggressivo ed energico, ma che gioca nella medesima posizione
del recente acquisto Michael Oher. I Rams sfruttano al meglio la loro
seconda pick al primo round scegliendo Aaron Donald, rendendo così
la loro linea difensiva un concentrato di forza, energia ed atletismo
che li farà competere nella difficilissima NFC West. I Giants
credono chiaramente che Eli Manning possa condurli ad un altro titolo
e lo accontentano regalandogli Odell Beckham, ricevitore che sul
profondo sarà una spina nel fianco per molte difese. I Bears
azzardano alla 15 con un need non primario come il
cornerback e scelgono Kyle Fuller, futuro sostituto di Charles
Tillman e, per ora, schierabile nello slot. Gli Steelers, con la
chiamata numero 15, portano a casa un giocatore solido e senza
fronzoli come Ryan Shazier, il processo di ricostruzione della difesa
sta procedendo a gonfie vele. Cowboys desiderano costruire una linea
offensiva insuperabile e, per il secondo anno consecutivo, pescano un
lineman: Zack Martin, l’uomo giusto per solidificare il reparto sia
sulla destra sia internamente. Ozzie Newsome, per i Ravens, pesca
dalla sua alma mater Alabama C.J. Mosley, leader
difensivo che sarà il cardine della futura difesa dei nero-viola e
giocatore affidabile dentro e fuori dal campo. I Jets regalano a
coach Rex Ryan un pezzo pregiato come Calvin Pryor, hitter pauroso
che renderà la difesa dei Jets ancora più competitiva. I Dolphins
vivono un draft sfortunato, con i loro obbiettivi primari off
the board, e sono costretti a ripiegare su Ja’Wuan James,
tackle di secondo piano. Alla 20 si verifica la seconda trade di
giornata, coi Saints che salgono 7 posizioni per selezionare Brandin
Cooks.
Alla
21 i Packers, quasi inaspettatamente, si ritrovano “HaHa”
Clinton-Dix, la safety ideale da affiancare a Morgan Burnett. Alla 22
i Browns chiamano gli Eagles per salire a prendere il loro nuovo uomo
franchigia: il chiacchieratissimo Johnny Football Manziel
ed in poche ore l’attenzione su di loro è quadruplicata. Mossa
assurda dei Chiefs, con la pick 23, che non prendono un offensive
lineman, ma il defensive end Dee Ford, pur avendo già in squadra
Justin Houston e Tamba Hali. I Bengals seguono il trend attuale della
lega che vede protagonisti i cornerback e con la 24 portano a
Cincinnati Darqueze Dennard. Alla 25 i Chargers allungano il
secondario con Jason Verrett e poiché devono affrontare due volte a
stagione i Broncos, è una scelta decisamente intelligente. Alla 26
si verifica la mossa più assurda del primo giro: gli Eagles
selezionano Marcus Smith, un giocatore utile, ma chiaramente da
secondo giorno e con Kony Ealy, Kyle Von Noy e tanti altri ancora in
giro è una pick difficilmente comprensibile. I Cardinals, con la 27
ottenuta dai Saints, investono sulla difesa e scelgono Deone
Bucannon, mentre i Panthers alla 28 seguono la strada inversa e
rafforzano l’attacco con Kelvin Benjamin.
Alla
29 Bill Belichick piazza la zampata e sceglie Dominique Easley,
giocatore che viene da due infortuni alle ginocchia, ma che è
potenzialmente un difensore terrificante. Altra sorpresa alla 30, con
i 49ers che prendono Jimmie Ward, talento da affiancare ad Eric Reid
per costruire una coppia di safety destinata ad avere un impatto
notevole nei prossimi anni. I Broncos proseguono nella loro strada di
rafforzamento della difesa e chiamano Bradley Roby, cornerback fisico
e dotato di ottima visione. Alla 32 mossa sapiente dei Seahawks che,
consci di poter arrivare al loro uomo preferito, optano per uscire
dal primo round e cedono la scelta ai Vikings che prendono il
discusso Teddy Bridgewater.
È
stato un primo round intenso e avvincente, in cui salta subito
all’occhio come i ruoli più richiesti siano wide receiver (5) e
cornerback (5). Continua anche la tradizione di offensive tackle
scelti al primo giro (5), ma, al contrario dello scorso anno, non
sono state scelte guardie. Solo 2 i defensive lineman scelti, mentre
5 sono stati gli edge rusher. Pochi si sarebbero
aspettati 4 safety tra le prime 32 chiamate, ma il crescente bisogno
di coprirsi in una pass happy league rende
necessario avere le contromisure adatte. La posizione più
chiacchierata del football, il quarterback, è stata solo
relativamente protagonista; a parte Bortles alla 3, Manziel e
Bridgewater sono stati scelti tardi, rispettivamente alla 22 e 32.
Come da previsione poi nessun running back è finito al primo
giro. Ora non ci resta che aspettare i prossimi giri, con
un secondo round infuocato ed un terzo pieno di sorprese.
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