La
situazione della Sutor è abbastanza complicata: che la società non
navigasse nell’oro lo si sapeva sin da inizio stagione ma quello
che nei col passare dei mesi è accaduto forse non ha
dell’incredibile ma sicuramente non è uno spot positivo per tutto
il movimento cestistico nazionale.
Il
coach Carlo Recalcati, dopo una salvezza che sembrava impossibile
nella passata stagione, è stato il punto di partenza per la
costruzione di una squadra il cui obiettivo era, ancora una volta, la
salvezza. Il play Josh Mayo e l’ala Mardy Collins sarebbero dovuti
essere i punti di forza di un roster che, sulla carta, era forse il
più scarso dell’intera Serie A (ma bisogna tenere sempre in conto
il fattore-Recalcati, fattore che può portare parecchi punti in una
stagione e vittorie insperate). Il campionato della Sutor non ha
smentito le attese per quanto riguarda i risultati raggiunti sul
campo ma è necessario parlare di tutte le vicende extracestistiche
che hanno condizionato la stagione dei marchigiani e condizioneranno
ad ogni modo anche la prossima.
La
prima questione, quella più spinosa è relativa agli stipendi.
Daniele Cinciarini, il capitano, ha dichiarato che sono ormai 5 mesi
che non riceve più lo stipendio ed è facile immaginare come ciò
valga anche per tutti i suoi rimanenti compagni. Rimanenti, perché
del roster che aveva iniziato la stagione molti hanno tolto le tende
dalle Marche: Josh Mayo è andato a Roma, mentre Mardy Collins si è
accasato all’Olympiacos. Dunque i due uomini intorno cui la squadra
è stata costruita sono migrati verso altri lidi, lì dove lo
stipendio arriva con regolarità (si spera).
Ma
il problema stipendi non è l’unico per la Sutor che la prossima
stagione, se rimarrà in Serie A, partirà con 3 punti di
penalizzazione per i mancati pagamenti Comtec. Ma, come già detto,
l’anno prossimo non è escluso che la Sutor giochi in Promozione ma
anche nel caso in cui rimanesse in Serie A o in Lega Gold tutto dovrà
essere ricostruito: Recalcati molto probabilmente allenerà a Venezia
(altra realtà dove ci saranno grandi cambiamenti) mentre molti
giocatori non vorranno certamente giocare ancora gratuitamente. Il
coach più volte si è lamentato di come le condizioni in cui è
costretto a lavorare con i suoi ragazzi non siano minimamente
accettabili e più volte ha richiamato l’attenzione della società
che però non sembra essere troppo attenta ai richiami del coach
milanese. Voci di corridoio affermano che imprenditori a cui i soldi
non mancano all’interno della società sono presenti, ma gli stessi
non vogliono investire nel basket e così le condizioni in cui i
gialloblù si ritrovano sono quelle visibili a tutti.
Ma
la squadra, nonostante tutto, ha continuato a giocare e a fornire sul
campo delle prestazioni a volte veramente impronosticabili. Quello
che i giocatori della Sutor hanno fatto in queste settimane è degno
di nota e, se la salvezza fosse arrivate sul campo, i ragazzi di
Montegranaro avrebbero potuto festeggiare il risultato come un vero e
proprio scudetto. Le vittorie interne a scapito di Brindisi e
Avellino sono stati due importanti colpi che hanno rafforzato le
speranze dei marchigiani di rimanere in Serie A, ma che purtroppo non
sono bastate. Con una squadra infarcita di giovani e di giocatori con
esperienza che ormai hanno passato i loro anni migliori, le vittorie
(ma anche le prestazioni convincenti come quella offerta contro
Milano) hanno avuto come denominatore comune un giocatore su tutti:
Daniele Cinciarini.
Quello
che il capitano ha fatto in questa stagione è qualcosa di
straordinario: il ragazzo di Cremona ha viaggiato a 15,6 punti di
media ed è una delle belle sorprese di questo campionato dal momento
che non si era mai reso protagonista di prestazioni di questo
livello, nemmeno negli anni in cui era nel giro della Nazionale
(chiamato per la prima volta ad indossare la maglia azzurra della
Nazionale maggiore da Recalcati). Sempre Cinciarini si è spesso
lamentato della gestione societaria ma non si è mai tirato indietro
in campo e anzi ha sempre dimostrato grande professionalità e
attaccamento alla maglia; probabilmente il suo futuro sarà lontano
da Montegranaro e, sulla base delle cifre personali ottenute
quest’anno, potrebbe essere una delle pedine su cui si concentrerà
il mercato degli italiani della prossima stagione.
Credo
che la Sutor se avesse conquistato la salvezza anche quest’anno
avrebbe fatto un autentico miracolo. Il coach e i giocatori, con in
testa Cinciarini, sarebbero stati i veri artefici di questo miracolo
anche perché la società, purtroppo, a livello nazionale ha fatto
veramente una brutta figura. Questa è la dimostrazione di come nel
basket e nello sport in generale non siano solo i soldi a muovere gli
atleti ma anche la passione. Credo che il bello del basket e uno dei
fattori della crescita del movimento (almeno in termine di
spettatori) sia proprio questa passione, percepibile dall’interno
del palazzetto più che dalla tv, che spinge i giocatori ad avere un
rapporto non di amicizia ma sicuramente di vicinanza con il pubblico.
E il pubblico l’amore per la squadra lo nota e lo sa apprezzare. Si
rimane con l’amaro in bocca nel pensare che una realtà così amata
dovrà, forse, scomparire. Sono sicuro che la gente di Montegranaro
non abbandonerà la squadra nel bene e nel male anche perché una
squadra che per tanti anni ha giocato nel massimo campionato
nazionale non merita di essere abbandonata, come hanno fatto coloro
che stanno dietro a una scrivania.
Nessun commento:
Posta un commento