giovedì 15 maggio 2014

DRAFT 2014 REVIEW: FIRST ROUND

Finalmente il Draft! Abbiamo aspettato tre lunghissimi mesi prima che arrivasse il fatidico momento in cui Roger Goodell salisse sul palco per annunciare la prima scelta assoluta e giovedì, alle 2.00 di notte italiane, il commisioner ha infine posto fine alla lunga attesa annunciando la first pick. Riguardano i 32 giocatori scelti, viene subito in mente come sia stato un Draft, per ora, “normale”, in cui non ci sono state grandissime sorprese e in cui nomi e previsioni sono state per lunga parte rispettate. 



L’attesissima prima scelta è stata, come pronosticato da molti, il fortissimo Jadeveon Clowney, defensive end che in coppia con J.J. Watt renderà la difesa dei Texans una delle più terrificanti per i prossimi anni. Alla numero due, i Rams hanno puntato sulla solidità e l’esplosività di Greg Robinson, colmando un primario bisogno in linea offensiva, e alle tre i Jaguars hanno scelto il miglior quarterback del lotto, quel Blake Bortles che garantirà loro un futuro solido in cabina di regia. La prima sorpresa è arrivata con la chiamata numero 4, quando i Bills hanno preso in mano il telefono e imbastito un trade coi Browns per salire di 5 posizioni e prendersi il fenomeno Sammy Watkins, autentico game changer e destinato a diventare il target preferito di E.J. Manuel. I Raiders, dopo una free-agency assurda, hanno potuto consolarsi pescando Khalil Mack alla cinque, mentre Falcons e Buccaneers hanno rispettato pienamente le previsioni scegliendo rispettivamente Jake Matthews e Mike Evans. Con la scelta numero 8, ottenuta dalla trade con i Bills e da lo scambio di una posizione coi Vikings, i Browns hanno sorpreso un po’ tutti prendendo Justin Gilbert, talentuosissimo cornerback con ottime ball skills che insieme a Joe Haden formerà una coppia davvero intrigante. I Vikings, seguendo la mentalità difensiva del loro coach Nov Turner, hanno aggiunto alla loro difesa il diamante grezzo Anthony Barr, un pezzo pregiato a cui sarà richiesto un grande lavoro per rendere i Vikings una contender nella fredda NFC North. Alla 10 un’altra sorpresa, i Lions aggiungono un altro elemento in attacco del calibro di Eric Ebron (ora Matthew Stafford non avrà più scuse con Calvin Johnson, Reggie Bush, Golden Tate e il suo nuovo tight end), ma rimangono ancora sguarniti nel secondario. 



I Titans spiazzano un po’ tutti aggiungendo Taylor Lewan, offensive tackle aggressivo ed energico, ma che gioca nella medesima posizione del recente acquisto Michael Oher. I Rams sfruttano al meglio la loro seconda pick al primo round scegliendo Aaron Donald, rendendo così la loro linea difensiva un concentrato di forza, energia ed atletismo che li farà competere nella difficilissima NFC West. I Giants credono chiaramente che Eli Manning possa condurli ad un altro titolo e lo accontentano regalandogli Odell Beckham, ricevitore che sul profondo sarà una spina nel fianco per molte difese. I Bears azzardano alla 15 con un need non primario come il cornerback e scelgono Kyle Fuller, futuro sostituto di Charles Tillman e, per ora, schierabile nello slot. Gli Steelers, con la chiamata numero 15, portano a casa un giocatore solido e senza fronzoli come Ryan Shazier, il processo di ricostruzione della difesa sta procedendo a gonfie vele. Cowboys desiderano costruire una linea offensiva insuperabile e, per il secondo anno consecutivo, pescano un lineman: Zack Martin, l’uomo giusto per solidificare il reparto sia sulla destra sia internamente. Ozzie Newsome, per i Ravens, pesca dalla sua alma mater Alabama C.J. Mosley, leader difensivo che sarà il cardine della futura difesa dei nero-viola e giocatore affidabile dentro e fuori dal campo. I Jets regalano a coach Rex Ryan un pezzo pregiato come Calvin Pryor, hitter pauroso che renderà la difesa dei Jets ancora più competitiva. I Dolphins vivono un draft sfortunato, con i loro obbiettivi primari off the board, e sono costretti a ripiegare su Ja’Wuan James, tackle di secondo piano. Alla 20 si verifica la seconda trade di giornata, coi Saints che salgono 7 posizioni per selezionare Brandin Cooks.


Alla 21 i Packers, quasi inaspettatamente, si ritrovano “HaHa” Clinton-Dix, la safety ideale da affiancare a Morgan Burnett. Alla 22 i Browns chiamano gli Eagles per salire a prendere il loro nuovo uomo franchigia: il chiacchieratissimo Johnny Football Manziel ed in poche ore l’attenzione su di loro è quadruplicata. Mossa assurda dei Chiefs, con la pick 23, che non prendono un offensive lineman, ma il defensive end Dee Ford, pur avendo già in squadra Justin Houston e Tamba Hali. I Bengals seguono il trend attuale della lega che vede protagonisti i cornerback e con la 24 portano a Cincinnati Darqueze Dennard. Alla 25 i Chargers allungano il secondario con Jason Verrett e poiché devono affrontare due volte a stagione i Broncos, è una scelta decisamente intelligente. Alla 26 si verifica la mossa più assurda del primo giro: gli Eagles selezionano Marcus Smith, un giocatore utile, ma chiaramente da secondo giorno e con Kony Ealy, Kyle Von Noy e tanti altri ancora in giro è una pick difficilmente comprensibile. I Cardinals, con la 27 ottenuta dai Saints, investono sulla difesa e scelgono Deone Bucannon, mentre i Panthers alla 28 seguono la strada inversa e rafforzano l’attacco con Kelvin Benjamin. 


Alla 29 Bill Belichick piazza la zampata e sceglie Dominique Easley, giocatore che viene da due infortuni alle ginocchia, ma che è potenzialmente un difensore terrificante. Altra sorpresa alla 30, con i 49ers che prendono Jimmie Ward, talento da affiancare ad Eric Reid per costruire una coppia di safety destinata ad avere un impatto notevole nei prossimi anni. I Broncos proseguono nella loro strada di rafforzamento della difesa e chiamano Bradley Roby, cornerback fisico e dotato di ottima visione. Alla 32 mossa sapiente dei Seahawks che, consci di poter arrivare al loro uomo preferito, optano per uscire dal primo round e cedono la scelta ai Vikings che prendono il discusso Teddy Bridgewater. 


È stato un primo round intenso e avvincente, in cui salta subito all’occhio come i ruoli più richiesti siano wide receiver (5) e cornerback (5). Continua anche la tradizione di offensive tackle scelti al primo giro (5), ma, al contrario dello scorso anno, non sono state scelte guardie. Solo 2 i defensive lineman scelti, mentre 5 sono stati gli edge rusher. Pochi si sarebbero aspettati 4 safety tra le prime 32 chiamate, ma il crescente bisogno di coprirsi in una pass happy league rende necessario avere le contromisure adatte. La posizione più chiacchierata del football, il quarterback, è stata solo relativamente protagonista; a parte Bortles alla 3, Manziel e Bridgewater sono stati scelti tardi, rispettivamente alla 22 e 32. Come da previsione poi nessun running back è finito al primo giro.  Ora non ci resta che aspettare i prossimi giri, con un secondo round infuocato ed un terzo pieno di sorprese.

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