Andata
in archivio senza troppe sorprese la prima, lunga notte del draft
2014, il secondo round di venerdì notte è partito col botto e ci ha
riservato più di qualche colpo di scena.
Assistiamo
subito ad una sorpresa. Con la prima scelta del secondo giro i Texans
non scelgono il quarterback che tutti si aspettavano, ma pescano la
forte guardia Xavier Su’a Filo per rafforzare la linea e creare un
gioco offensivo improntato su un running game aggressivo
e muscolare. Alla 34 i Cowboys fanno un trade up inaspettato per
scegliere l’erede di DeMarcus Ware: DeMarcus Lawrence. Il nome è
lo stesso, le capacità sono interessanti e la curva di apprendimento
è alta, fosse anche la metà di Ware, i Cowboys potranno ritenersi
soddisfatti. I Browns non deludono i loro fans rafforzando la linea
di Johnny Manziel con un giocatore pronto per essere uno starter come
Joel Bitonio, uno dei lineman più rapidi dell’intero lotto. Alla
36 i Raiders scelgono il loro quarterback del futuro: Derek Carr,
ragazzo poco pubblicizzato, ma adatto a prendere in mano le redini
della franchigia di Oakland. Ottima pick dei Falcons che, alla 37, si
assicurano il gioiello Ra’Shede Hageman, defensive lineman capace
di giocare sia da tackle sia da end e prospetto in grado di far
compiere, nei prossimi anni, il salto di qualità alla linea
difensiva di Atlanta. I Buccaneers pensano ancora all’attacco e,
pur avendo già a roster Vincent Jackson e il neo-scelto Mike Evans,
aggiungono un altro grosso target come Austin Seferian-Jenkins per
dare a coach Lovie Smith un attacco con peso specifico considerevole
e pieno di lottatori.
I
Jaguars vogliono chiaramente un futuro migliore e, dopo aver inserito
il primo pezzo, Blake Bortles, aggiungono ora il secondo: Marquise
Lee, la freccia per colpire le difese avversarie sul profondo. I
Lions alla 40 scelgono un difensore, ma non un defensive back. Kyle
Van Noy è un rusher puro che renderà ancora più tosto e temibile
il già forte front difensivo dei Lions. I Rams continuano il loro
ottimo draft chiamando Lamarcus Joyner, giocatore capace di ricoprire
sia la posizione di cornerback che quella di safety. Sotto la guida
di Jeff Fisher può trovare la sua vera identità di gioco in un
secondario dall’ottimo potenziale. Gli Eagles, dopo
l’incomprensibile pick di Marcus Smith, fanno prepotentemente trade
up per assicurarsi i servigi di Jordan Matthews, receiver fisico e
dalle grandi mani che renderà l’attacco degli Aquile il terzo,
secondo o addirittura primo della lega in termini di produttività. I
Giants fanno intendere di non avere molta fiducia nel centro titolare
J.D. Walton e selezionano Weston Richburg, un lineman intelligente,
bravo in entrambe le fasi e capace di guidare la linea fin da subito.
I Bills, dopo aver fornito a E.J. Manuel il suo nuovo target numero 1
nella persona di Sammy Watkins, decidono di garantirgli la protezione
adeguata sul lato cieco con il gigantesco Cyrus Koundjio. I campioni
in carica, dopo essere andati ancora più indietro anche nel secondo
round, scelgono finalmente il loro uomo ed erede in campo di Golden
Tate: Paul Richardson.
Gli
Steelers proseguono nel loro lavoro di ringiovanimento della difesa
selezionando Stephon Tuitt, defensive end esplosivo che ricorda molto
la leggenda giallo-nera Brett Keisel. I Redskins pongono fine
all’attesa dei fan pescando Trent Murphy, aggiungendo peso e
muscoli alla loro difesa. I Ravens continuano a seguire la filosofia
del best player avaible pescando Timmy Jernigan, un
talento da primo round, forte contro le corse e potenziale titolare
nei prossimi anni. Fantastica pick dei Jets alla 49, che portano a
New York Jace Amaro, un’arma offensiva in grado di creare mismatch
su tutto il campo e che insieme ad Eric Decker garantirà un ottimo
pacchetto di soluzioni a Michael Vick. I Chargers imbastiscono una
trade coi Dolphins per salire a prendere uno dei pass rusher più
sottovalutati della scorsa stagione NCAA: Jeremiah Attaouchu,
un’esplosiva macchina da sack. I Bears rafforzano il loro front
four con Ego Ferguson, prospetto un po’ grezzo, ma che potrebbe
diventare un buonissimo giocatore nei prossimi anni. I Cardinals
vogliono che anche il loro attacco sia all’altezza della difesa e
con Troy Niklas guadagnano il tight end più completo del draft. Alla
53 è il giocatore selezionato dai Packers ad aver fatto l’affare:
Davante Adams e le sue manone non vedono l’ora di ricevere
centinaia di lancia da parte di Aaron Rodgers. Con la scelta dei
Titans iniziano finalmente ad uscire i running back e per sostituire
Chris Johnson selezionano Bishop Sankey, un runner completamente
diverso dal suo predecessore, che potrà trarre vantaggio dalla
possente linea di Tennessee. Strana pick dei Bengals che, pur avendo
già Giovani Bernard e Benjarvus Green-Ellis, chiamano Jeremy Hill,
un torello che comunque in red zone farà molto
comodo all’attacco delle Tigri.
I
Broncos non vogliono perdere di vista l’attacco e offrono a Peyton
Manning i servigi di Cody Latimer, ricevitore che avrà l’opportunità
di crescere davvero tanto ed in breve tempo. I 49ers ribadiscono
di essere un running team con la chiamata
di Carlos Hyde, il running back più completo di questo draft e
pericolosa arma anche fuori dal backfield. I Saints sanno di avere un
mago della difesa come Rob Ryan e regalargli una pedina come Stanley
Jean-Baptiste per rafforzare l’unità non può che rendere felici
tutti in Louisiana. Alla 59 ecco finalmente comparire sul palco i
Colts, orfani della scelta al primo round, che colmano uno dei loro
bisogni più urgenti scegliendo Jack Mewhort, un jolly schierabile su
tutta la linea offensiva. I Panthers vogliono ancora dire la loro in
NFC e, con l’aggiunta del rusher Kony Ealy, dimostrano di voler
ruggire anche nella prossima stagione. I Jaguars salgono dal terzo
giro, trovando come partner i 49ers, per completare il pacchetto
ricevitori con Allen Robinson, giocatore possente ed evolvibile nella
prima opzione offensiva di Bortles. Alla 62 i Patriots iniziano a
guardare seriamente al futuro e selezionano l’erede al trono di Tom
Brady: il “nostro” Jimmy Garoppolo. Con la penultima scelta del
secondo giro, salgono a scegliere i Dolphins che aggiungono al loro
attacco Jarvis Landry, velocissimo ricevitore che potrà costruire
una bella connection con Ryan Tannehill. Ed infine,
con la 64 chiamata, scelgono nuovamente i Seahawks che provvedono a
sistemare la loro linea offensiva con Justin Britt.
Il
secondo giro di questo draft 2014, per la montagna di talento
presente, potrebbe quasi essere definito un “secondo primo giro”.
Sono stati scelti tantissimi giocatori interessanti e dal potenziale
molto grande, ora non vediamo il momento di vederli all’opera con
casco e paraspalle per far sognare (o disperare) tutti i loro nuovi
tifosi
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