mercoledì 17 luglio 2013

CHI E' STATO IL MIGLIOR QUARTERBACK DELL'ULTIMO DECENNIO?



Non è facile determinare se la grandezza e l'importanza di un giocatore, in questo caso di un quarterback NFL, sia data dal numero dei Super Bowl conquistati e da quante volte abbia vinto anche il titolo di MVP in quella finale, oppure dalla quantità e qualità delle sue prestazioni generali, da numeri e statistiche tanto in regular season quanto nei playoff oppure ancora dai record individuali che ha raggiunto nel corso della sua carriera. Mi propongo di fare un'analisi dei più importanti quarterback degli ultimi 10 anni, sui pregi e i difetti di ognuno, sui lati positivi e negativi al tempo stesso, con lo sguardo puntato al futuro, verso le nuove leve che presto arriveranno a dominare la Lega.

Se non si può scegliere con certezza il miglior quarterback dal 2002 ad oggi, di certo però si può dire che la famiglia Manning sia stata la più prolifica di talento da un bel po' di tempo a questa parte, avendo dato alla luce due giocatori di livello assoluto come Eli e Peyton. L'ordine alfabetico o di età sono, a mio parere, gli unici plausibili per ordinarli, in quanto non mi sembra altrimenti possibile decidere chi sia stato il più grande, nonostante la NFL e i suoi esperti definiscano sempre Peyton, non solo come il numero uno tra i due fratelli, ma anche come il miglior quarterback dai tempi di Johnny Unitas e Joe Montana.

Vero è che nei suoi 15 anni nella Lega, 14 nei Colts e 1, per ora, nei Broncos, Manning ha segnato numerosi e importanti record: 6 stagioni di fila oltre le 4.000 yards passate, 11 stagioni in totale oltre le 4.000 yards lanciate, ma soprattutto 4 elezioni a MVP della regular season NFL, oltre che vari riconoscimenti, tra cui quello di giocatore del decennio per Fox Sports nel 2009. Da sottolineare, però, c'è anche che il 37enne originario di New Orleans ha vinto il solo Super Bowl XLI, con titolo di MVP della partita annesso, contro i Bears, ma ha poi perso il XLIV contro i Saints, macchiando un'ottima prestazione iniziale con l'intercetto da touchdown che ha chiuso il match nel quarto periodo. Le occasioni buttate al vento nei playoff da Indianapolis, dopo stagioni regolari eccelse, non sono poche e anche la prima stagione nel Colorado si è chiusa al primo match della post season. Contando che Denver possiede ad oggi un team fortissimo, il maggiore dei fratelli ha però ancora solo un paio di stagioni ai massimi livelli per tornare a conquistare il Lombardi Trophy. Se non ci riuscisse, sarà sicuramente ricordato tra i più forti di tutti i tempi, ma, allo stesso tempo, anche come uno dei meno decisivi nei momenti chiave della stagione.



Eli non ha mai goduto della visibilità del fratello e questo non gli permette, tuttora, di essere molto considerato nelle classifiche stilate dalla NFL, venendo quasi sempre accantonato o valutato meno delle sue effettive capacità. Forse, però, questa scarsa attenzione mediatica è stata proprio la chiave del suo successo. Non ci si ricorderà di lui per le sue imprese statistiche o per i suoi record come per Peyton, almeno non per quanto fatto finora (ha 32 anni e non è di certo un giocatore finito), ma in bacheca il minore dei fratelli ha già i 2 Super Bowl XLII e XLVI ed è uno dei soli 5 giocatori ad essersi aggiudicato almeno 2 titoli di MVP della finale (a 3 c'è però solo Joe Montana). Sono già storia le sue giocate decisive negli ultimi minuti dei due SB a cui ha preso parte, epiche per le situazioni in cui si è trovato e da cui è riuscito a sfuggire per completare giocate che hanno portato i suoi Giants alla vittoria. Se fosse in grado in questi ultimi anni di carriera di vincere ancora, sicuramente la sua gloria sarebbe anche più grande di quella del fratello, anche se già ora è uno dei clutch players più lodati della storia NFL.

Uno dei protagonisti più importanti del decennio e della storia del football è sicuramente Tom Brady. Scelto al sesto giro con la 199° chiamata (!) dai Patriots, ne ha fatto le fortune dal 2001 in avanti. Personalmente considero il ragazzo di San Mateo come il miglior quarterback visto negli ultimi anni, in quanto la sua grandezza non si è limitata alla regular season o ai soli playoff, ma si è espressa al meglio in ogni situazione e contro ogni avversario, anche se sono molto critico nei suoi confronti per non essere mai riuscito a dominare veramente, facendo incetta di titoli, una Lega che poteva cadere nelle sue mani. New England ha avuto un team eccezionale nell'ultimo decennio, che ha conquistato 3 Super Bowl (XXXVI, XXXVIII e XXXIX) in 4 anni e nel 2007 ha vinto 18 partite su 18 prima della finale, ma ha gettato alle ortiche la possibilità di assicurarsi 5 titoli in 10 anni e di chiudere la sua stagione perfetta, perdendo due finali contro gli sfavoritissimi Giants, anche grazie alle imprese del sopra citato Eli. Brady ha conquistato due MVP della stagione regolare (2007, 2010) e due del Super Bowl (2001, 2003), ha raggiunto numerosi record personali e di franchigia e non ha rivali come qualità e talento, ma ha dimostrato di non reggere al meglio la pressione. Quando divenne il più giovane MVP di un Super Bowl nel 2001 e nel 2003 i Patriots non erano i favoriti a vincere il Lombardi Trophy ed è stato in queste 2 occasioni che Tom ha vinto il premio di miglior giocatore della finale, mentre nel 2004 se lo aggiudicò Deion Branch. Nel caso degli altri due atti finali persi da New England, Brady si è dovuto inchinare a Manning e non ha mostrato, tranne a sprazzi, il meglio del suo gioco e della sua personalità, sebbene avesse alle spalle un team spettacolare. Anche nella scorsa stagione la squadra si è presentata ai playoff da favorita e ha perso nella finale di Conference contro i Ravens, poi campioni, una partita giocata con sufficienza e in maniera pessima dal quarterback di San Mateo che si è dimostrato ancora una volta troppo sicuro della sua grandezza e della sua forza, che comunque, nessuno, potrà mai mettere in dubbio.



Chi ha ancora tempo per definire il suo valore nella storia di questo sport è Aaron Rodgers. Il trentenne nativo di Chico ha già stabilito numerosi e grandissimi record nella storia della NFL con la maglia dei Packers: maggior passer rating in una stagione (122.5), più alto passer rating in una stagione con almeno 1.500 passaggi tentati (104.0), più alto passer rating in un'annata di playoff con almeno 500 passaggi tentati (105.5), maggior numero di yard passate da un quarterback nella prima gara di playoff (423), unico quarterback della storia ad aver passato 400 yard, 4 touchdown e segnato 2 touchdown su corsa in una partita, miglior rapporto touchdown/intercetti nella storia della NFL e altri ancora. Ha inoltre vinto il Super Bowl XLV con 304 yards passate e 3 touchdown, che gli sono valsi il titolo di MVP di quella finale. Nella scorsa stagione Green Bay ha perso ai playoff nel Divisional contro i 49ers, ma è pronta a rifarsi nel 2013 e Rodgers è in prima linea per segnare nuovi record e raggiungere ancora la vetta della NFL, per diventare uno dei più forti quarterback di sempre.

Drew Brees è invece un quarterback dal talento assoluto, ma troppo discontinuo. Emblema ne è il titolo di NFL Comeback Player of the Year vinto nel 2004, in cui chiuse una stagione fantastica dopo che ne aveva chiusa una altrettanto scadente l'anno precedente. Con i San Diego Chargers (2001-2005) raggiunse questo e altri traguardi minori individuali e di franchigia, ma fu con i New Orleans Saints (2006-) che arrivarono i maggiori successi. Vinse il Super Bowl XLIV contro i favoritissimi Colts con 32 passaggi completati su 39 per 2 touchdown, uno score mostruoso che gli valse il titolo di MVP della finale e di sportivo dell'anno per Sports Illustrated. Se a questo unite che nel 2011 Brees ha segnato il maggior numero di yards passate in una singola stagione con 5.476 avete la caratura del campione in questione. Da ricordare, però, della sua carriera e di quella delle sue due franchigie non c'è molto altro, a dimostrazione di quanto Drew sia discontinuo e alterni stagioni spettacolari ad altre del tutto anonime, come la scorsa, in cui non ha nemmeno raggiunto i playoff.

Detto di questi mostri sacri che hanno dominato l'ultimo decennio del football nel ruolo di quarterback, molte nuove e talentuose leve si apprestano a prenderne il posto. Primo tra tutti è da ricordare Joe Flacco, campione in carica con i suoi Ravens e detentore dell'ultimo MVP del Super Bowl. I suoi playoff dello scorso anno sono stati maestosi, 11 passaggi da touchdown (record condiviso) e nessun intercetto, tanto che da ottenere un contratto da 120 milioni di dollari per i prossimi 6 anni. Se non si monterà eccessivamente la testa, potrà vincere ancora. Oltre a lui molto attesi sono Andrew Luck e Robert Griffin III, prime due scelte del Draft 2012, che hanno dimostrato di poter fare grandissime cose nella loro prima stagione in NFL, ma hanno entrambi perso al Wild Card Game dei playoff con le loro franchigie, i Colts e i Redskins. Se si confermeranno sui livelli dello scorso anno la post season è assicurata, ma servirà loro un salto di qualità per poter ambire al titolo. Attenzione anche ai Seahawks, che hanno fatto il colpaccio alla chiamata #75 del 2012 assicurandosi Russell Wilson, un quarterback agile, intelligente e senza paura, che potrà portare Seattle nei piani alti della Lega se continuerà sul livello della sua stagione da rookie. Nel recente Draft pochi sono stati i quarterback di qualità presentatisi e, forse, l'unica vera futura stella è quel Ryan Nassib scelto alla #110 dai Giants per fare da riserva a Manning, ma che sembra avere la stoffa del campione. Sicuramente di tutti questi talenti sentiremo ancora parlare nel corso delle prossime stagioni.



Sembra dunque impossibile decidere oggettivamente chi sia stato il vero numero 1 dell'ultimo decennio, così come, se c'è stato, il migliore di tutti i tempi. Ogni quarterback si è distinto a suo modo ed ognuno può trarre conclusioni diverse a giudicare dal suo talento, dai suoi titoli o dalle sue statistiche. E voi quale preferite?


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