Alzi
la mano chi sa qual è l'unico giocatore della storia del basket
americano, esclusi i partecipanti alla Dinastia Celtics tra il 1957 e
il 1969 (11 titoli in 13 stagioni per i biancoverdi), ad aver vinto 7
anelli di campione NBA. Dai, azzardate qualche nome. Sicuramente
starete pensando a Michael Jordan (fermo però a 6) o a Kareem
Abdul-Jabbar (6 titoli anche per lui) o qualcuno azzarderà Magic
Johson (5 anelli per il play dei Lakers anni '80) o magari Kobe
Bryant (5 anche per l'altro idolo losangelino). Scommetto che pochi
di voi sapranno, però, la risposta corretta: Robert Horry! Unico
giocatore della storia ad aver vinto il titolo con 3 squadre diverse,
come solo John Salley, più precisamente è salito sul trono 2 volte
con i Rockets (1994-95), 3 con i Lakers (2000-2001-2002) e 2 con gli
Spurs (2005-2007). Horry non ha semplicemente girato tra le
franchigie alla ricerca di quella vincente nel periodo, giocando in
essa solo pochi minuti da riserva di lusso, come va tanto di moda
nella NBA attuale, ma è stato decisivo in ogni squadra in cui ha
giocato. Ha superato nel 2008 Kareem Abdul-Jabbar come leader per
partite giocate nei playoff (244) ed è anche il detentore del
maggior numero di triple nelle Finals (53). Inoltre, è stato
definito “Big
shot Rob”
per i suoi innumerevoli e decisivi clutch shots nei momenti più
delicati e importanti di numerose partite di playoff. Ecco dunque 7
episodi che hanno reso Horry un mito della storia del basket, 7 come
i suoi titoli conquistati in carriera. Partiamo!
22/05/1995 – Western
Conference Finals – Houston Rockets @ San Antonio Spurs (Game 1)
Gli
Spurs hanno chiuso la stagione regolare con il miglior record a Ovest
e hanno strapazzato Denver nel primo turno (3-0), per poi aver
ragione dei Lakers al secondo (4-2). I Rockets di Hakeem “The
Dream”
Olajuwon hanno avuto due turni di playoff infuocati, dopo essersi
qualificati sesti in regular season, battendo alla partita decisiva
sia Utah (3-2) che Phoenix (4-3). Sarebbe dunque normale aspettarsi
una non troppo complessa vittoria degli Spurs nella serie che porta
alle Finals. Robert Horry però non è, però, mai d'accordo con le
facili previsioni. Il primo match si gioca all'Alamodone di San
Antonio. Con 6,5 secondi sul cronometro e i padroni di casa avanti
93-92, il prodotto di Alabama si alza e segna il jumper decisivo che
consegna la vittoria a Houston e ammutolisce l'arena. La partita si
chiude 94-93 e i Rockets vinceranno la serie in 6 partite, anche
grazie a questa fondamentale vittoria esterna. Rob, però, non ha
ancora finito di stupire in questi playoff.
11/06/1995 – NBA
Finals – Orlando Magic @ Houston Rockets (Game 3)
Detto
di come i Rockets hanno raggiunto le finali, all'atto decisivo
incontrano i Magic di Shaquille O'Neal, numeri #1 a Est in regular
season, che hanno vinto i loro turni di playoff contro Boston (3-1),
Chicago, priva di Jordan (4-2) e Indiana (4-3). Houston vince
incredibilmente le prime due gare in trasferta, di cui la prima in un
match assurdo in overtime, e si appresta a tornare tra le mura amiche
per chiudere la serie e aggiudicarsi il secondo titolo consecutivo. A
20 secondi dal termine i texani sono avanti di una sola lunghezza e
Olajuwon serve Horry fuori dall'arco. Nonostante la marcatura stretta
di Horace Grant, Big
shot Rob
segna la tripla del 104-100 e mette la partita in cassaforte, tanto
che Orlando segnerà da 3, ma la contesa finirà sul 106-103 per i
padroni di casa. I Rockets chiuderanno con lo sweep nella successiva
gara 4, vincendo l'anello numero due nella loro storia, con Olajuwon
ancora MVP delle Finals, ma con un grande ringraziamento anche al
loro nuovo idolo, Robert Horry.
10/06/2001 – NBA
Finals – Los Angeles Lakers @ Philadelphia 76ers (Game 3)
Cambia casacca, ma non
cambia il risultato. Horry gioca nei Lakers, testa di serie numero #2
a Ovest, che ha sbaragliato tutta la concorrenza per giungere alle
Finals imbattuta (sconfitta Portland 3-0, mentre Sacramento e San
Antonio 4-0) nei playoff. Dall'altra parte però ecco i Sixers,
dominatori della stagione regolare a Est, ma in difficoltà nella
post-season, dove però hanno sconfitto Indiana (3-1), Toronto (4-3)
e Milwaukee (4-3), sudando sette camicie per arrivare in finale. Gara
1 non va secondo le previsioni e, con i 48 punti di Allen Iverson,
Philadelphia si aggiudica il match. Dopo aver pareggiato la serie in
gara 2, i Lakers vanno nella città dell'amore fraterno sperando di
riconquistare il fattore campo. Ecco che con meno di un minuto di
gioco e Shaq (poi MVP di quelle Finals) in panchina con 6 falli, Brad
Shaw trova Horry nell'angolo per una tripla fondamentale. Canestro e
+4 LA a 47 secondi dal termine. Rob non si ferma qui, però, segnando
anche 4 tiri liberi decisivi da lì in avanti (lui che aveva solo il
44% dalla lunetta in quei playoff!) per la vittoria finale 96-91
della sua squadra. La serie cambia completamente volto da quella gara
e i Lakers vincono agilmente le Finals per 4-1.
28/04/2002 – Western
Conference First Round – Los Angeles Lakers @ Portland T.B. (Game
3)
I Lakers, testa di
serie numero 3, affrontano nel primo turno dei playoff i Trail
Blazers, numero 6 a Ovest. Al meglio delle 5, la serie è sul 2-0 per
i ragazzi di Los Angeles, che giocano al Rose Garden per chiudere i
conti. A 10 secondi dal termine, però, i padroni di casa sono avanti
93-91 e sembrano avere le mani sulla partita. Ecco però che Kobe
Bryant trova Horry sul perimetro per la bomba del sorpasso. Il tiro
va a segno e con pochi spiccioli rimasti sul cronometro i Lakers
chiudono la partita e la serie sul 3-0. Ma, come nel 1995, il
prodotto di Alabama non ha ancora finito di stupire in questi
playoff.
26/05/2002 – Western
Conference Finals – Sacramento Kings @ Los Angeles Lakers (Game 4)
I
Lakers, dopo aver sconfitto Portland come abbiamo visto, hanno
eliminato San Antonio in 5 partite per giungere alla finale di
Conference, dove si trovano opposti ai Kings, numeri #1 a Ovest, che
hanno fatto fuori Utah 3-1 e Dallas 4-1, senza particolari
difficoltà. Ecco però che LA espugna l'ARCO Arena in gara 1, salvo
poi finire sotto 1-2 e perdere nuovamente il fattore campo in gara 3.
Gara 4 è quindi decisiva, se Sacramento vince vola sul 3-1 e può
chiudere la serie nella partita successiva in casa. Ciò che succede
in quella partita ha dell'incredibile. Con 40 punti nel solo primo
quarto, i Kings volano a +24, vantaggio che diminuisce al +14
dell'intervallo e al +7 di fine terzo quarto. Con 11 secondi e spicci
sul cronometro sono ancora sopra 99-97. Bryant cerca la penetrazione
del pareggio, sbaglia il tiro, rimbalzo O'Neal, errore sul tap-in,
Divac cerca di allontanare il più possibile il pallone dal proprio
canestro, ma il possesso finisce nelle mani di Horry con 1 secondo
rimasto dal termine. Big
shot Rob
si alza da 3 e ancora una volta trova solo il fondo della retina.
Canestro e vittoria Lakers 100-99 in uno dei come-back più
incredibili della storia NBA. La serie è pareggiata sul 2-2, ma la
bilancia pende tutta dal lato di LA, vista la fantascientifica
rimonta, con vittoria allo scadere. Espugnando la capitale della
California in gara 7, i gialloviola volano alle Finals 2002, che
vinceranno con uno sweep contro New Jersey.
19/06/2005 – NBA
Finals – San Antonio Spurs @ Detroit Pistons (Game 5)
Terza
maglia per Robert Horry, che però non ha ancora perso il suo vizio
per gli anelli. La sua San Antonio arriva in finale, battendo
abbastanza agilmente le sue avversarie, 4-1 contro Denver, 4-2 contro
Seattle e 4-1 contro Phoenix, dove trova i Detroit Pistons. I
campioni in carica hanno a loro volta eliminato Philadelphia 4-1,
Indiana 4-2 e Miami (che prima della finale di Conference era 8-0 in
quei playoff) 4-3. Gli Spurs vincono le prime due in casa abbastanza
facilmente, ma allo stesso tempo subiscono due pesanti sconfitte a
Detroit. Sembra sia proprio il fattore campo a essere decisivo per le
sorti della serie, ma, come già detto, a Robert Horry i pronostici
scontati non piacciono proprio. La partita è intensa, combattuta,
finalmente giocata ad armi pari. Per 18 volte si stampa la parità,
tra cui quella di 89-89 alla fine dei tempi regolamentari. Detroit
nel supplementare è avanti 95-93 e palla in mano, ma Billups sbaglia
il layup della vittoria. Con 9 secondi rimasti c'è ancora un'azione
da giocare per San Antonio. Rob dalla rimessa passa la palla a
Ginobili, che gliela riconsegna nelle mani. Prince vola a cercare di
stoppare, ma è troppo tardi. La bomba di Horry va a segno e gli
Spurs vincono il match 96-95, ancora una volta grazie a una giocata
decisiva di Big
Shot. Se
non siete ancora convinti del fatto che sia l'uomo dei clutch shots,
sappiate che a fine terzo quarto era a quota 0 punti. Ha chiuso con
21, canestro della vittoria annesso. I Pistons si arrenderanno in
gara 7 e Robert si metterà al dito il suo 6° anello.
30/04/2007 – Western
Conference First Round – San Antonio Spurs @ Denver Nuggets (Game
4)
San Antonio, numero 3
ad Ovest, incontra i Nuggets (6) al primo turno di playoff. Dopo
l'iniziale sconfitta all'AT&T Center, nelle due gare successive
gli Spurs ribaltano la situazione, portandosi a condurre per 2-1. In
gara 4 però la situazione non è semplice per i texani, che comunque
si mantengono sopra di una lunghezza a 30 secondi dal termine. A
chiudere il match ci pensa come sempre il prodotto di Alabama, con
una tripla che porta San Antonio sopra di 4, per poi chiudere il
match 96-89 e la serie nel match successivo sul 4-1. Phoenix (4-1
Spurs), Utah (4-1) e la Cleveland di un giovane LeBron James (4-0),
non fermeranno gli Spurs dalla conquista del loro quarto titolo, il
settimo nella straordinaria carriera di Robert Horry.
I
numeri, i canestri e le partite decise da Big
shot Rob
parlano da sé, non c'è bisogno di aggiungere altro a questi 7
aneddoti straordinari, come alle imprese del giocatore dai clutching
shots più decisivi di sempre. Onore a Robert Horry e ai suoi 7,
meritatissimi, titoli. Una collezione da invidiare per qualsiasi
giocatore, ma anche per tutti gli appassionati di basket. E speriamo
riesca ancora a tirare qualche tripla con tutti quegli anelli alle
dita!
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