Terzo appuntamento con l’angolo tecnico
ragazzi! Come vi avevo preannunciato la volta scorsa, oggi inizieremo a
trattare i ruoli. Se vi ricordate bene, avevamo detto che nel football
americano esistono 3 squadre: l’attacco, la difesa e lo special team. Ognuna di
queste è composta da 11 giocatori, ma tra l’una e l’altra esistono profonde
differenze. Per chiarezza espositiva e per facilitarvi il compito di
apprendimento ho scelto di trattare le tre squadre in tre articoli separati. Oggi
inizieremo dal più particolare: lo special team.
Questo team entra in gioco in tutte
quelle situazioni in cui sia previsto calciare la palla (kick-off, punt, field
goal o extra point) ed al suo interno sono presenti sia giocatori altamente
specializzati, come il kicker o il punter, sia riserve dell’attacco e della
difesa, che hanno uno scarso utilizzo nelle loro rispettive squadre e che perciò
entrano a far parte dello special. La composizione degli elementi può variare
leggermente se si tratta di calciare un field goal, dove verranno schierati
giocatori forti fisicamente, capaci di bloccare a lungo gli avversari, o di
recuperare (nel gergo si usa la parola “ritornare”) un calcio, dove verranno
schierati giocatori più agili e veloci, capaci di muoversi rapidamente su tutto
il campo. Solitamente i membri dello special team vengono considerati i meno
importanti del roster, perché vedono il campo solo per brevi periodi,
risultando anche i meno pagati della
squadra, ma non è raro il caso in cui siano proprio questi uomini a decidere le
partite nei secondi finali. Uno dei più celebri a riuscire in questo tipo di
imprese è Adam Vinatieri, attuale kicker dei Colts, che piazzò due calci
decisivi per la vittoria, sia nel Super Bowl 36 che nel Super Bowl 38, quando
ancora giocava nei Patriots.
I ruoli principali di questo team sono
sostanzialmente cinque: il kicker, il punter, il long snapper, l’holder e il
kick returner. Vediamoli ora uno per uno:
- Il kicker, detto anche placekicker, è sicuramente il giocatore più importante dello special. Il suo compito è calciare la palla nei kick-off, negli extra points e nei field goals e deve avere sia potenza che precisione. Infatti da lui possono dipendere molti schemi della squadra e, per questo motivo, deve essere in grado di saper misurare la portata del suo calcio a seconda della situazione.
- Il punter si differenzia dal kicker, sia per le azioni in cui è impiegato che per il modo di calciare. Infatti questi entra in campo solo quando la squadra in possesso, al quarto down, deve far allontanare il più possibile la squadra avversaria; è rarissimo vedere un punter realizzare un punto (l’ultima volta è successo nel 2005), proprio perché il suo compito è più di protezione del territorio che di guadagno. L’altra differenza riguarda il fatto che lui riceve la palla direttamente dallo snap, dunque prende la palla con entrambe le mani e poi la calcia, mentre il kicker tira sempre con la palla posizionata sul “tee”, un piccolo supporto che serve a tenere l’ovale sollevato dal suolo.
- L’holder è colui che riceve lo snap dal long snapper e posiziona la palla per il kicker. Questo ruolo è ricoperto o dal punter o dal quarterback di riserva e sul terreno si posiziona a 7-9 yard dalla linea di scrimmage.
- Il long snapper è un ruolo marginale, ma di decisiva importanza nello special. E’ un centro particolarmente abile a lanciare la palla velocemente e precisamente al proprio punter o all’holder. Subito dopo aver eseguito lo snap deve dedicarsi al lavoro di bloccaggio degli avversari. Gli snapper sono molto difficili da trovare, proprio perché poco visibili e altamente specializzati, ma non averne uno capace può comportate seri danni alla squadra, che si ritroverà svantaggiata nei calci, perché uno snap mal eseguito può provocare il fallimento della giocata.
- Il kick returner è sicuramente il ruolo più spettacolare tra questi. Il suo compito è posizionarsi il più lontano possibile dal calcio, riceverlo, e cercare di ritornarlo in touchdown attraversando tutto il campo. E’ solitamente anche il più veloce dell’intera squadra e può ritornare sia i kick-off, sia i punt. Deve avere una grande lettura di gioco, riuscendo con la sua agilità e velocità ad individuare gli spazi liberi e correre il più velocemente possibile verso la end zone avversaria. Se un ritorno si trasforma in touchdown è sicuramente una giocata da highlights, perché significa che il giocatore ha percorso tutto il campo, evitando tutti i blocchi e correndo più veloce di qualunque altro.
La lezione di oggi è sicuramente la più
facile delle tre sui ruoli, ma è comunque importante memorizzare queste
posizioni, perché molte delle fortune di un team possono dipendere da come
venga coordinata questa unità. In futuro guarderemo anche qualche particolare
schema che coinvolge lo special team e delle azioni storiche che hanno deciso
le partite. Studiate bene in attesa del prossimo appuntamento, il discorso
inizia a farsi intrigante!
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