giovedì 8 agosto 2013

BEST SUPERBOWL EVER?



Al Tampa Stadium di Tampa Bay, si gioca, il 27 gennaio del 1991 il Super Bowl numero XXV, che vede di fronte i New York Giants, campioni NFC, e i Buffalo Bills, campioni AFC. Nonostante sia la loro prima apparizione in una finale, i Bills sono super favoriti per la vittoria grazie ad un attacco stellare che ha segnato 428 punti fino ad allora e per il ricordo della vittoria per 17-13 sui rivali in stagione regolare, mentre i Giants, dopo aver conquistato il loro primo titolo nel 1986 contro i Broncos, si aggrappano alla difesa leader della Lega, con soli 211 punti concessi, per tentare di tornare ad afferrare il Lombardi Trophy.

Sono ben 9 i giocatori di Buffalo ad essersi guadagnati la convocazione al Pro Bowl, dato significativo del talento della squadra. Bruce Smith guida la difesa fresco dell'elezione ad NFL Defensive Player of the Year, grazie ai 19 sacks in stagione regolare, e alle sue spalle ci sono tre linebackers di eccezionale caratura come Darryl Talley, Shane Conlan e Cornelius Bennett. L'attacco era però la parte devastante della squadra: il quarterback Jim Kelly ha chiuso la stagione da top rated con un coefficiente di 101.2 per 2,829 yards, 24 touchdown e soli 9 intercetti; i due wide receivers non sono da meno, Andre Reed è uomo da 71 ricezioni e 8 touchdown, mentre il futuro hall of hamer James Lofton ha una straordinaria media di 20.3 yards guadagnate per ogni ricezione; da non dimenticare poi il fortisimo running back Thurman Thomas, che ha portato palla per 1,297 yards e 13 touchdown, oltre al talentuoso tight end Keith McKeller. I Bills chiudono quindi la stagione regolare col record di 13-3 e si apprestano a giocare dei playoff da protagonisti assoluti.

L'eccezionale difesa dei Giants è guidata dal defensive tackle Erik Howard e dai linebackers Pepper Johnson e Lawrence Taylor in prima linea, mentre la secondaria ha in Everson Walls (6 intercetti in stagione) la sua punta di diamante. L'attacco era però tutt'altro che formidabile, il 17° complessivo della Lega, ma logorava le difese avversarie con lunghi drive ed era insuperabile come palle perse, solamente 14 in 16 partite. I linemen Bart Oates e William Roberts erano gli unici Probowler dell'attacco e il kick returner Dave Meggett si era messo in mostra con le sue 467 yards ritornate su punt. Nonostante la sconfitta in casa contro i Bills, i Giants chiusero la stagione con il loro stesso record di 13-3 e vinsero l'NFC East.

Buffalo ebbe filo da torcere nel Divisional di playoff contro i Dolphins quando, nonostante un vantaggio iniziale di 20-3, si fece rimontare fino al 30-27 nell'ultimo periodo di gioco. Kelly però chiuse un eccezionale partita da 337 yards e 3 touchdown passes, mentre Reed, Lofton e Thomas giocarono una partita egregia, chiudendo i giochi sul 44-34. Vita molto più facile nell'ultimo atto di AFC ebbero i Bills contro i Raiders: nella prima metà di gara gli uomini di Buffalo segnarono 41 punti, record di tutti i playoff NFL, e chiusero il match con un agevole 51-3, guidati ancora una volta da Kelly con 300 yards passate e 2 passaggi da touchdown.

I Giants superarono agevolmente, nel Divisional Round, i Bears per 31-3 e si trovano ad affrontare, nell'NFC Champioship Game la squadra più forte e temuta del campionato. I 49ers avevano chiuso la stagione con il record migliore di tutta la NFL, 14-2, ed erano i vincitori degli ultimi 2 Super Bowl giocati. Favorita di 6 punti e mezzo alla vigilia, San Francisco schierava un attacco da urlo, con Joe Montana come quarterback e Jerry Rice come wide receiver. La difesa però li contenne alla perfezione, anche se nel quarto periodo lo svantaggio era ancora di 9-13. Due kick-off di Matt Bahr, che centrò 5 volte i pali in quel match, però ricucirono lo svantaggio e diedero la vittoria per 15-13 a New York, anche grazie a un fumble recuperato con 2 minuti e mezzo sul cronometro con un'azione di Howard e Taylor.

Nonostante il percorso più o meno simile per giungere al Tampa Stadium e giocarsi il titolo, i Bills vengono dati per vincitori certi del Super Bowl XXV grazie ad un attacco mostruoso da 95 punti in 2 gare di playoff. New York aveva però già messo in difficoltà la super formazione campione in carica proprio bloccando le sue avanzate e rispondendo con lunghi e logoranti drive. Il tutto si conferma nel primo attacco di Buffalo, fermato efficacemente dai Giants e da un contrattacco lungo ben 6 minuti e 15 dei newyorkesi che porta Bahr a segnare il field goal del 3-0 iniziale. La partita sembra quindi aperta a tutti gli scenari e si sarebbe conclusa in una lotta all'ultimo punto.

La risposta non si fa attendere e i Bills nel possesso successivo rimettono la situazione in parità con il field goal di Scott Norwood dopo un'azione spettacolare di Lofton da 61 yards su passaggio di Kelly. L'attacco stellare incomincia a funzionare a dovere nel drive successivo, quando Kelly chiude un'azione da 80 yards per 4 minuti e 27 di gioco, senza affrontare terzi down, passando per la corsa da 1 sola yard del running-back Don Smith per il touchdown del 10-3. Andre Reed riceve nel drive ben 4 passaggi, che aggiunti a quello dell'azione precedente portano al record di 5 completi in un solo periodo per un giocatore al Super Bowl. Con il sack di Bruce Smith in end zone, che provoca una safety in favore dei Bills, Buffalo si trova a condurre 12-3 e sembra inarrestabile. Il Lombardi Trophy pare possa cadere nelle sue mani.

I Giants però, nel drive successivo, sferrano un grande attacco alla difesa avversaria da 87 yards, chiuso con il passaggio da touchdown di Jeff Hostetler a Stephen Baker per ridurre il deficit a 10-12. NY non si ferma qui e apre il terzo periodo con un drive da 75 yards e 14 azioni per segnare con Ottis Anderson il vantaggio per 17-12. L'azione in questione porta a un altro record per il Super Bowl: dura 9 minuti e 29, con 3 conversioni al terzo down e delle giocate memorabili che portano alla buona riuscita di un attacco tenace e ostico nella sua avanzata verso la meta. Nel quarto periodo, però, Buffalo si rianima ed attacca di nuovo senza sosta, avanzando di ben 63 yards in sole 4 giocate, salvo poi scatenare la corsa di Thomas per un touchdown da 31 yards che, non solo porta i Bills avanti 19-17 con pochi minuti rimasti sul cronometro, ma segna anche il punto numero 1000 nella storia delle finali NFL.



Nell'azione successiva New York costruisce un drive perfetto, fatto di 14 giocate per 74 yards di guadagno. Non potendo però raggiungere il touchdown, i Giants si accontentano con una saggia decisione di un field goal, che Bahr trasforma per il nuovo vantaggio 20-19 della sua formazione. Il successivo drive di Buffalo non ha risultato, così però come quello seguente degli avversari, che, con 2 minuti e 46 rimasti sul cronometro usano un punt per respingere i Bills. E' l'ultima opportunità rimasta per vincere, la palla è nelle mani di Kelly.

L'ultima avanzata della partita è costruita dal quarterback variando moltissimi schemi e tattiche di gioco, ma non riesce ad avanzare in maniera decisa. Con 8 secondi rimasti sul cronometro, però, Norwood può calciare un field goal non impossibile da 47 yards per portare i suoi alla vittoria. In una partita tanto combattuta e avvincente è difficile dire chi meriti di portare a casa il trofeo, ma, purtroppo per i Bills, il calcio risulta molto largo sulla destra e il match si chiude sul 20-19 per i Giants, che conquistano il secondo Super Bowl della loro storia.



In una gara in cui entrambi i quarterback hanno giocato sottotono, chi l'ha fatta da padrone sono stati i due running-back, entrambi sopra le 100 yards guadagnate. Anderson ne prende 102 e segna un TD, risultando l'MVP della finale, mentre Thomas corre per 135 e aggiunge anche 5 passaggi per 55 yards al suo bottino, dando persino l'impressione di poter diventare l'MVP nonostante la sua squadra abbia perso la partita. Ciò non avviene, ma le sue 135 yards su corsa restano il miglior risultato per un running-back perdente in un Super Bowl.


Oltre a essere stata la prima finale senza alcun turnover, è ciò che è seguito ai fatti di Tampa Bay a risultare straordinario. I Bills raggiungeranno per i successivi 3 anni il Super Bowl, senza però riuscire mai a vincere, sconfitti per due volte dai Cowboys e per una dai Redskins, per un'incredibile dato di 4 atti finali consecutivi senza mai portare a casa il Lombardi Trophy. I Giants invece ne vinceranno altri due, partendo ancora una volta da assoluti sfavoriti, contro i New England Patriots nei SB XLII e XLVI (GIANTS OVER PATS: First HalfGIANTS OVER PATS: Second Half) e ne perderanno uno in finale contro i Ravens nel 2000. Il football è uno sport incredibile, nulla si può mai dare per scontato e questi ne sono esempi concreti !

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