La notte del Draft, tutte le telecamere
erano puntate su di lui, i fotografi immortalavano ogni sua espressione, ogni
suo gesto. Gli analisti continuavano a parlarne come del miglior prospetto tra
i quarterback, nel giro di poche ore, Geno Smith era sulla bocca di tutti. Ma
se prima del draft si parlava del suo stile di gioco, il giorno dopo si è
iniziato a parlare del suo stile di vita fuori dal campo. Dopo aver silurato il
suo agente per non essere stato selezionato al primo turno ed essere scivolato
alla trentanovesima scelta assoluta, ha iniziato ad attirarsi alcune critiche
per il suo comportamento superficiale durante gli allenamenti dei New York Jets
e ora, dopo la partita di preseason contro i New York Giants si parla solo di
quanto sia stata negativa la sua performance.
Non gli sarebbe potuta andare peggio la
sua prima da titolare come quarterback dei Jets. Certo, ha fatto dei bei lanci,
ma il ricordo di questi è stato completamente cancellato dai tre intercetti,
uno più sanguinoso dell’altro. In generale, il prodotto di West Virginia
necessita di grossi miglioramenti sotto il punto di vista della visione di
gioco e della lettura dei movimenti di compagni e avversari, sue principali
carenze messe in mostra nel match contro i Giants.
Analizziamo bene le situazioni in cui
più si è messo in mostra, nel bene e nel male. Il suo tabellino finale recita
16 passaggi su 30 completati (il 53.3%) per 199 yards, un touchdown e
tre intercetti, con un passer rating di 45.7.
Il primo drive è stata una bella azione
condotta per 53 yards,
conclusasi con il passaggio da touchdwon di 22 yards per il receiver Ben
Obamanu. I Jets hanno usato una shotgun
formation, con ben quattro wide receivers. Protetto bene dalla sua linea e
dal suo running back, che ha fermato un tentativo di blitz, Smith ha avuto il
tempo necessario per trovare Obomanu in mezzo al campo completamente smarcato.
Ci ha pensato poi il wide receiver a correre le restanti 15 yard per il touchdown.
Questo tipo di azione è quella che i fan dei Jets amerebbero vedere dal loro
quarterback, ma dopo un buon inizio, si è spenta completamente la luce.
Il primo intercetto di Smith è stato il
meno grave. Un passaggio leggermente troppo corto o troppo precipitoso per il
suo receiver Spadola. Ancora una volta hanno utilizzato la shotgun e la difesa
era schierata nello stesso modo dell’azione precedente, ma stavolta Smith non
ha letto bene la situazione. Ha lanciato la palla nel momento stesso in cui
Spadola si stava girando, ma non si è accorto della marcatura troppo stretta
del cornerback avversario, Amukamara. Inoltre il lancio è stato troppo corto e
ha dato modo al difensore di lottare con il receiver per il possesso dell’ovale.
Il resto lo ha fatto Amukamara che, grazie alla suo forza fisica, ha strappato
la palla dalle mani di Spadola. Lo svolgimento di questa azione può essere un
buon punto su cui lavorare per il giovane quarterback, basta che corregga di
poco la traiettoria, lanciando la palla leggermente avanti al suo receiver, in
modo che solo questi possa raggiungerla.
Gli altri due intercetti però sono stati
davvero errori colossali. Sempre nella shotgun, ha deciso per un
lancio lungo di 20 yards
verso il tight end Kellen Winslow, ma lo ha sbagliato completamente. Il tight end ha seguito benissimo la traccia, smarcandosi dal suo
difensore, e Smith ha avuto abbastanza tempo per un passaggio preciso, invece,
facendosi prendere dalla fretta, ha lanciato
direttamente in bocca al linebacker avversario, distante 5 yard da Winsolw. Errore che ha pagato carissimo, perché il suo lancio è stato
ritornato dai Giants per 24
yards.
Il terzo, e ultimo, intercetto ha
dimostrato tutta l’incapacità di lettura di Smith. Stavolta ha chiamato una
giocata sul corto, cercando di sfruttare l’in
motion del running back, Bilal Powell, per confondere la difesa, ma, ancora
una volta, si è fatto sorprendere come un novellino. Su due soluzioni facili a
disposizione è andato a sceglierne una terza, pressoché impraticabile. Il forte
defensive end dei Giants, Justin Tuck, gli ha dato l’illusione di eseguire un
blitz, ma rapidamente è tornato in copertura appena Smith ha alzato il braccio.
Il quarterback può aver pensato che, in un primo momento, Tuck gli stesse
andando incontro, ma doveva tener conto che poteva anche andare a marcare il
fullback Tommy Bohanon, che stava correndo una traccia orizzontale. Quando Tuck
si è fermato ed è corso indietro, poteva comodamente passare la palla proprio
al suo fullback o a Powell completamente libero sulla linea laterale ed invece
è andato a cercare proprio il punto in cui Tuck era in copertura. Un lancio
completamente senza senso, dato che il suo receiver era coperto sia frontalmente, da Tuck appunto, che alle
spalle. Per sua fortuna non è stato ritornato.
Smith poi, nel resto della partita, ha
provato a far uscire il suo potenziale, completando dei bei passaggi,
dimostrando di saper lanciare bene la palla, a volte un po’ troppo corta, ma
può comunque contare su ricevitori esperti che possono aiutarlo nel suo
percorso di crescita.
La sua serataccia però, è finita ancora
peggio. Come se non fossero bastati i tre intercetti ha commesso pure un
safety, regalando due punti agli avversari. Certo, in questo caso la colpa
della sua linea è stata evidente: si è fatta tagliare in due come il burro da
un linebacker che ha costretto Smith a correre indietro, ma Geno non poteva
dimenticare di trovarsi nella sua end zone. Eseguito appena qualche passo
avrebbe dovuto lanciare via la palla, non arrivare a mettere il piede fuori dal
campo e commettere questo grave errore, scatenando le reazioni negative dei
fans su twitter.
Dopo questa brutta prova, I Jets
potranno contare su uno Smith pronto e concentrato per il week 1? Quando le
gare avranno davvero importanza?
Molto probabilmente non avranno scelta
se l’infortunio di Mark Sanchez alla spalla si rivelasse più serio del
previsto. Sanchez è stato dato come “day
to day”, ma il semplice fatto che si possa parlare di Sanchez titolare, e i
fans dei Jets sanno che non significa nulla di buono, da l’idea di come Geno
Smith debba darsi rapidamente una svegliata e mettere la testa nel lavoro se
non voglia essere ricoperto di insulti da parte dei sui tifosi domenica
sera.
Nessun commento:
Posta un commento