Cinque squadre brillano sempre più in alto in graduatoria, ancora senza sconfitte, e quattro invece giacciono sempre più in fondo all'abisso, immobili senza vittorie all'attivo. Alcune sorprese eclatanti, con battute d'arresto eccellenti, e alcune conferme interessanti, con belle ed emozionanti vittorie. Questo è il bilancio della quarta giornata di NFL, che andiamo a scoprire insieme in tutti i suoi episodi più importanti.
Se la maturità di una squadra si misura nelle situazioni in cui è più in difficoltà, i Seahawks contro i Texans hanno dimostrato di averne da vendere. La difesa di Seattle, dopo aver dimostrato quanto vale con uno splendido intercetto a Schaub, con la palla toccata da tre giocatori prima di essere recuperata, va in panne e concede 324 yards nel solo primo tempo di gioco, quando invece nelle prime tre gare stagionali ne aveva concesse in media 241 in tutta la gara. J.J Watt dimostra tutto il suo furore agonistico con 0.5 sacks e 8 tackles, portando una difesa mostruosa contro gli attacchi avversari. Wilson però si dimostra un fenomeno, portando palla alla mano per 77 yard, molte delle quali in un drive fondamentale per i Seahawks. Chi permette di tornare in parità ai Falchi Marini (dopo essere stati sotto 6-20 a inizio quarto periodo) è però Schaub, che su un terzo e 4 a tre minuti scarsi dalla fine si fa intercettare in maniera stupida da Sherman tentando un lancio improbabile. Il cornerback riporta palla in end zone, anche se rimasto senza una scarpa. Hauschka chiude la contesa nei supplementari e per la prima volta nella sua storia Seattle apre la stagione con un 4-0. I Patriots vincono invece una bellissima partita contro i Falcons, dopo che l'intervallo si era chiuso in parità sul 10-10 con i touchdown di Mulligan e Gonzalez ottimamente supportati da Brady e Ryan. Chi gioca in maniera davvero superlativa è però, incredibilmente, Thompkins, che chiude con 6 ricezioni per 127 yard e 1 TD, con alcune catches fondamentali nell'economia della partita e la segnatura che allarga la forbice sul 27-13 per i Patriots. Gonzalez la riapre e New England commette un paio errori davvero imperdonabili, un fumble su un on-side kick e uno snap non preso da Brady su quarto e 1 fondamentale a metà campo, facendo rientrare i Falcons nel match. La difesa regge però alla grande e Atlanta non trova il pareggio. La partita si chiude sul 30-23 Pats.
28/34 per 327 yard, 4 TD pass e 0 INT, do i need to say more? Peyton Manning guida magnificamente Denver all'ennesimo record di franchigia, i 52 punti contro gli Eagles, e la partita, anche grazie a un terzo quarto da 21-0 per i Broncos, ha un solo padrone. Da segnalare Wes Welker con 2 TD e il secondo kickoff riportato in end zone (dopo quello coi Giants) da Holliday, coadiuvato da un gioco di blocchi non indifferente, ma che dimostra ancora una volta quanto possa essere agile e abile nel suo gioco di finte e di corsa nel return. I sorprendenti Chiefs continuano la loro marcia trionfale battendo i disastrati Giants 31-7, ma soffrendo non poco fino a metà del terzo quarto. Un grande lancio di Manning trova Cruz smarcato per il touchdown da 69 yard del pareggio 7-7, ma è un fuoco di paglia. Nonostante i primi due intercetti stagionale per Alex Smith, il quarterback trova anche 3 passaggi da TD che, uniti alla magica serie di finte di McCluster nel ritornare un punt in end zone e alle 127 yard portate dal fenomeno Jamaal Charles (62 su lancio e 65 su corsa), chiudono la contesa con un passivo molto netto contro New York. La NFC East si conferma la division peggiore della Lega con sole 4 vittorie dei suoi team a fronte di 12 sconfitte. Il Monday Night tra imbattute finisce con una vittoria abbastanza netta dei Saints sui Dolphins. Brees si conferma in forma strepitosa e lancia per 413 yard e 4 TD pass, ma i suoi compagni in attacco non sono da meno: la sua connection con Jimmy Graham si conferma una delle migliori della Lega e porta a 4 ricezioni per 100 yard e 2 TD, anche se il migliore nella serata di New Orleans è Darren Sproles che porta alla causa 7 ricezioni per 114 yards e 1 TD oltre che 4 portate per 28 yard e un secondo TD su corsa. Tannehill non è nella sua miglior serata e produce 3 intercetti a fronte di un solo touchdown pass e Miami perde la sua prima gara stagionale dopo un grande inizio.
Le sorprese di giornata sono le vittorie rispettivamente di Bills, Browns e Lions su Ravens, Bengals e Bears. I campioni in carica si presentavano all'appuntamento contro EJ Manuel e compagni rigenerati dalla convincente vittoria contro i Texans, ma devono fare i conti con la sciagurata e terribile giornata di Joe Flacco. Mentre il quarterback rookie di Buffalo gioca in maniera incostante, passando da un fumble sciocco a un lancio da 42 yard da touchdown, l'MVP del Super Bowl XLVII non ne azzecca una: 5 intercetti, due dei quali portati dal rookie linebacker Kiko Alonso, che vanificano un'ottima giornata dei ricevitori in casa Baltimore, soprattutto un Torrey Smith da 5 ricezioni per 166 yards e 1 TD. La partita, per quanto i Bills mettano a segno solo 3 punti nel secondo tempo, praticamente senza giocate di rilievo in attacco, finisce 23-20 proprio per loro. Occasione buttata al vento per i Ravens, che ora sono a quota 2 vinte e 2 perse, stesso score di Buffalo. Ancor peggio, se possibile, fanno i Bengals a Cleveland, perdendo una partita giocata in maniera a dir poco pessima dall'attacco, con un Dalton mai lucido e attivo al lancio e un A.J Green stranamente sotto tono in ricezione. Solo 6 punti e nessun touchdown per Cincinnati, che ne concede invece due ai Browns, con Hoyer che si conferma un ottimo starting quarterback e mette a segno un 25/38 per 269 yards, 2 TD pass e 0 INT, portando la sua squadra alla sorprendente seconda vittoria consecutiva per 17-6. Reggie Bush dimostra di non gradire tutti i complimenti espressi per il suo sostituto della settimana scorsa, Joique Bell, e porta palla per 18 portate e 139 yard con 1 TD nella vittoria dei Lions contro Chicago. Dopo il touchdown su corsa da 60 yard di Matt Forte, praticamente arrivato untouched in end zone, i Bears spengono la luce e subiscono 14 punti in 21 secondi, grazie al touchdown di Stafford e all'intercetto portato a Cutler per la successiva, splendida come sempre, segnatura di Calvin Johnson. Il resto lo fa Ndamukong Suh con i suoi 2 sack su Cutler, uno dei quali genera un fumble riportato in end zone dal defensive tackle Nick Fairley. Chicago segna a tabellone 16-3 nel quarto periodo, ma non basta, finisce 40-32 Lions.
Senza dubbio convincenti le vittorie di 49ers, Colts e Titans, almeno dal punto di vista del punteggio. Tra le tre chi delude ancora parzialmente è proprio San Francisco, orfana di Patrick Willis e Aldon Smith. Sotto 0-3 a metà del secondo quarto i Niners soffrono e trovano la via del touchdown su un terzo e 19 solo grazie a una grandissima azione di Anquan Boldin servito molto bene da Kaepernick. Inizia poi lo show di Frank Gore, che chiuderà il match con 20 portate per ben 153 yard e un TD da 34 yard che spacca la partita sul 14-3. Bradford chiude con un pessimo 18/41 e non trova più la fluidità in attacco del primo quarto, la partita si spegne e San Francisco la porta a casa con un facile 35-11. Indianapolis soffre solo nel primo quarto, chiuso sotto 0-3, poi con un parziale di 34-0 nei due successivi demolisce i terribili Jaguars di questo inizio di stagione. Jacksonville non funziona né in difesa, dove i buchi per i receiver avversari e le falle dove penetrano i runningback sono davvero troppo ampi e facili da percorrere, né in attacco dove il cambio di quarterback, con Gabbert al posto di Henne, ha provocato niente più che 0 TD, un field goal e gli ennesimi 3 intercetti stagionali. Se dall'altra parte poi c'è un campione come Andrew Luck, 22/36 per 260 yard e 2 TD pass, allora c'è poco da fare e la contesa finisce 37-3 per i Colts. La partita tra Jets e Titans può essere esemplificata con un solo episodio: inizio quarto periodo, i Jets sono sotto 6-24, Geno Smith dopo lo snap si trova sulle sue 10 yard e pensa bene di eludere l'arrivo del defensive tackle Karl Klug passandosi la palla dietro la schiena. Il risultato è un fumble dai tratti davvero comici con Klug che ricade palla alla mano in end zone per il 31-6 Titans. Joe Locker gioca una super partita, con 3 TD pass, prima di infortunarsi e lasciare spazio a Ryan Fitzpatrick, che trova il tempo di servire Nate Washington per la sua seconda segnatura di giornata, dopo aver travolto anche l'arbitro nella ricezione del pallone. Si chiude sul 38-13 per Tennessee che sale a tre vinte e una persa, così come i Colts, mentre New York sponda AFC è ferma a due vinte e due perse.
Tornano alla vittoria Cardinals, Redskins e Chargers. Arizona fa cadere nell'oblio i Bucs (0-4), nonostante la difesa di Tampa Bay tenga a 0 gli avversari fino all'inizio del quarto periodo, grazie a uno straripante Ravis, e l'attacco produca, con il rookie Glennon al posto di Freeman come quarterback, un touchdown e dieci punti a tabellone. Uno dei due intercetti all'esordiente, molto vicino alla sua end zone, però permette ai Cardinals di tornare in partita con il touchdown successivo di Larry Fritzgerald. Due field goal di Feely portano poi Arizona sopra 13-10 e nel drive finale arriva il secondo intercetto su Glennon da parte, per la seconda volta, di Peterson. I Buccaneers restano con un pugno di mosche in mano, mentre gli avversari salgono a due vinte in stagione. Matt Flynn, sostituto di Pryor, fa il fenomeno nel primo quarto, portando i suoi sopra di 14 lunghezze, poi si fa intercettare in maniera evitabile e rimette Washington in partita. Robert Griffin III inizia a giocare come sa e a trovare i suoi ricevitori con continuità, prima che Roy Helu compia un paio di giocate super, prima saltando letteralmente il blocco di Ross e poi chiudendo la partita con il touchdown su corsa del 24-14 finale. I Cowboys giocando praticamente solo un quarto contro San Diego, il 2° mettendo a segno 21 punti frutto di 2 TD del dominante Dez Bryant e di un intercetto a Rivers riportato in end zone da Sean Lee. I Chargers però se la giocano alla grande e il prodotto di North Carolina torna a giocare alla grande. Altri 3 TD pass, oltre a un fenomenale 35/42 per 401 yard per Rivers, che porta i suoi sopra 30-21 prima che la contesa venga chiusa dal fumble su Terrence Williams, a ridosso del touchdown, portato dal contatto con Eric Weddle e dal recupero del pallone di Richard Marshall.
Degna di nota è la prima gara dell'anno su un terreno di gioco europeo, al Wembley Stadium di Londra, tra le disastrate compagini dei Minnesota Vikings e dei Pittsburgh Steelers, entrambe ferme a 0-3 dopo le prime uscite stagionali. Lo spettacolo, però, sugli spalti e sul campo non manca. Il cambio di quarterback in casa Vikings, con Ponder sostituito da Cassell, porta subito a un grande touchdown da parte di Greg Jennings, che evita 8 avversari prima di portare palla in end zone. Un grandissimo Le'Von Bell segna un grande touchdown su corsa (il primo TD nei primi 15 minuti dalla Week 11 del 2012 per gli Steelers) e ricuce lo strappo. Il vero fenomeno nella serata inglese è però Adrian Peterson, che prima segna il suo 12° touchdown da 60+ yard con un'azione sinonimo del suo infinito talento, tanto di agilità e velocità quanto di intelligenza tattica, e poi porta i suoi sopra di dieci lunghezze sul 27-17 con la seconda segnatura di giornata. E Big Ben Roethlisberger cos'ha combinato a Londra, oltre a essere stato a lungo fotografato con alle spalle lo sfondo del famoso orologio a cui deve il suo soprannome? Il 36/51 per 383 yard e 1 TD, oltre a un quarto periodo giocato con rabbia e una voglia di vincere davvero palpabile, potrebbe trarre in inganno. Oltre al quinto intercetto stagionale, ancora una volta sono i sacks subiti a far puntare il dito contro di lui: ben cinque a fine partita, di cui 2.5 da chi, come il defensive end Jared Allen, non ne aveva mai compiuto altri in carriera e uno sanguinoso che a 20 secondi dalla fine del match provoca un fumble recuperato da Minnesota che fa terminare la partita sul 34-27 Vikings.
Non resta che aspettare e pensare che, in ogni caso, da domani la NFL torna in campo!
Nessun commento:
Posta un commento