Sono
solo tre le squadre che si sono confermate e affermate per la quinta
volta di fila dall'inizio della stagione e due sono quelle che ancora
non hanno smosso la loro classifica, oltre a Buccaneers e Steelers
che rimangono con quattro perse e nessun trionfo a causa dei byes che
hanno interessato anche Vikings e Redskins. Ma quali sono questi team
e quali sono i temi emersi da questa quinta giornata ricca di
emozioni? Scopriamolo subito!
Particolare
attenzione merita la partita del Cowboys Stadium.
Peyton
Manning tra i padroni di casa e i Broncos. Nei primi tre drive Denver
dimostra quanti e quali siano i suoi problemi di quest’anno. La
difesa lascia a turno colpevolmente liberi tutti i ricevitori
prediletti da Romo, che da parte sua gioca alla grande e sembra non
sbagliare mai. Dez Bryant segna il solito touchdown da fenomeno con
una presa che nemmeno la miglior retroguardia avrebbe potuto fermare,
ma per il resto ci sono praterie di campo aperto per Dallas per
completare i suoi down. Incredibile
poi è come DeMarco Murray possa infilarsi anch’esso nel burro e il
punteggio citi 14-0 Cowboys. Manning segna l’ennesimo record,
segnando i primi 17 touchdown di stagione senza aver ancora subito un
intercetto, e Denver torna sotto. Siamo però di fronte a qualcosa di
alieno. Peyton scalda la mano e manda in touchdown prima Decker, poi
Thomas, aiutato dal fumble di Bryant. Altro giro, altro record: 19 TD
passes nelle prime 5 gare di regular season, mai nessuno come lui.
Non contento, per dimostrare ancora la sua superiorità, segna anche
un TD da 1 yard su corsa, come non succedeva dall’ottobre del 2008
con una splendida finta di passaggio nella mischia. Segue una
segnatura di Welker e sul 35-20 la partita sembra chiusa. Non
lo è, perché Romo lancia per 82 yard a Williams che riceve,
incredibilmente lasciato troppo smarcato, e Dallas è in partita,
soprattutto dopo che Bryant segna successivamente il suo secondo
touchdown di giornata. Il rookie Morris Clairbone segna il primo
intercetto di stagione su Manning, con una giocata a suo modo
storica, e i Cowboys in rush portano Romo a servire Austin in end
zone per il vantaggio. Con un field goal Denver la pareggia a 41, ma
la difesa sui lanci proprio non c’è. Bryant trova una falda e
guadagna un numero considerevole di yard, Beasley chiude l’azione
del 48-41 che sembra chiudere la contesa. Non proprio, Manning nel
drive successivo trova tutti i suoi ricevitori preferiti e Moreno
pareggia la contesa a quota 48. L’azione di Denver è tanto
spettacolare quanto efficace, ma analizziamo la situazione. L’attacco
è stellare: Manning chiuderà a 33/42 per 414 yard e 4 TD pass, con
un Thomas da 9 ricezioni per 122 yard e 2 TD, Decker da 5 ricezioni
per 87 yard e 1 TD oltre a un super, ancora una volta, Moreno da 19
portate per 93 yard e 1 TD. I dati della difesa sono altrettanto
incredibili, ma all’opposto: Romo chiude con ben 506 yard su
passaggio per 5 TD, con ben 3 ricevitori, sopra citati, oltre le 100
yard (Williams 151 e 1 TD, Bryant 141 e 2 TD, Witten 121 e 1 TD).
Una retroguardia bucata da ogni parte e senza soluzione di
continuità, fino, come detto all’inizio, a tre minuti dalla fine.
Ecco che qui Romo torna a essere un quarterback mediocre e dalle
soluzioni troppo affrettate e la difesa dei Broncos si dimostra per
quello che dovrebbe essere. L’intercetto portato da Trevathan
vicino alla red zone dei Cowboys permette a Manning di giocare con
tutta calma e far scadere il tempo, non prima che Prater metta a
segno il field goal del definitivo 51-48 finale.
Restano
a punteggio pieno anche Saints e Chiefs, vittoriosi contro Bears e
Titans, mentre perdono la loro prima sfida Patriots e Seahawks,
usciti con le ossa rotte contro Bengals e Colts. Nonostante i 3 sacks
portati a Jay Cutler nei primi drive della partita, New Orleans non
decolla ed è sotto 0-6 contro Chicago. Jimmy Graham però, dopo
essere stato nominato NFC Offensive Player of the Month, premio
assegnato per la prima volta a un tight-end da quando è stato
istituito, dimostra di che subito di che pasta è fatto. Nessun
touchdown, ma 10 ricezioni per ben 135 yard che sono poco meno della
metà del totale (288 yd) lanciato da Brees in giornata. Il resto lo
fa Pierre Thomas con 9 ricezioni, ma soprattutto 2 touchdown che
lanciano i Saints verso la vittoria finale 26-18 e un inizio di
stagione dai numeri eccezionali. I Bears si fermano ancora e ora sono
a tre vinte e due perse. Sembra inarrestabile Kansas City, che vince
ancora nonostante la "maledizione" di coach Reid che non ha
mai vinto in carriera contro Tennessee. La prima palla persa della
stagione in casa Titans assume dei contorni comico-grotteschi a
seconda del punto di vista: su un punt dei Chiefs, Damian Williams
tocca il pallone con la gamba, spingendolo in end zone dove Marcus
Cooper deve solo raccorglielo per trovare la segnatura del 7-0 KC.
Fitzpatrick, sostituto dell'infortunato Locker, si trova poi, con la
sua squadra sotto 0-10, in red zone e decide di litigare col pallone,
prima rischiando un intercetto che recupera poi egli stesso per
evitare guai peggiore e poi subisce un sack da Justin Houston che
arriva a quota 8.5, dimostrando quanto sia efficiente la difesa dei
Chiefs. Il quarterback da Harvard poi dimostra abilità nel servire
under
pressure
Chris Johnson per la segnatura da 49 yard e successivamente porta i
suoi sopra 17-13 con un gran touchdown su corsa. Ecco però che a
questo seguono due intercetti per lui e la partita la decidono il
touchdown di uno straordinario Jamaal Charles (22 portate per 108
yard e 5 ricezione per 37 yard) e i field goal di un perfetto Ryan
Succop da 4/4. Finisce 26-17 Kansas City e i Titans sono ora sul 3-2.
Perde
terreno New England contro la grandissima difesa di Cincinnati, che
già dai primi minuti porta pressione su Brady ed è attentissima a
coprire tutti gli spazi. La gara non è spettacolare e sembra
bloccata sul pareggio di 3-3, Dalton sciupa troppe occasioni e i
Bengals non lasciano sfogare il talento del quarterback avversario.
Chi decide la partita è BenJarvus Green-Ellis col suo touchdown su
corsa e, ancora una volta, il reparto arretrato, che porta il quarto
sack della partita su Brady in un momento delicatissimo del match e,
nell'ultimo drive, l'intercetto che la chiude sul 13-6 Cincinnati,
che sale a 3-2 in classifica. Partita dalle mille emozioni quella di
Indianapolis: Seattle sale 12-0 con il touchdown di Tate, il field
goal di Hauschka e l'intercetto del punt di Jermane Kearse,
recuperato in end zone da Jerom Johnson, che però non riesce a
frenare la sua corsa ed esce dal campo trasformando il possibile
touchdown in una safety e perdendo 5 punti nell'azione; i Colts
tornano sotto con lo splendido passaggio di Luck per il TD di Hilton
da 73 yard e sorpassano con l'intercetto del field goal dalle 48 yard
di Hauschka, riportato in end zone da Howell per la segnatura da 61
yard del 14-12; Wilson corre e lancia alla grande, Kearse riceve alla
grandissima per il 19-14 Seahawks, che allungano poi grazie a due
field goal, di cui uno propiziato dal fumble di Luck per il 25-17; il
fenomeno da Stanford University però lancia ancora Hilton in end
zone, ma i Colts falliscono la trasformazione da due punti della
parità e subiscono altri 3 punti a tabellone, finendo il terzo
periodo sotto 28-23; Sherman non è in gran forma e dopo aver
lasciato colpevolmente libero Hilton sul suo primo TD di giornata
commette una sanguinosissima pass interferience proprio su di lui
nell'azione che porta alla segnatura su corsa di Donald Brown per il
29-28, a cui si aggiunge la trasformazione da 2 punti e un altro
field goal che, con l'intercetto di Butler a Wilson sull'ultimo
drive, chiude la sfida sul 34-28 Colts. Indianapolis è ora 4-1 così
come Seattle, che dovrà ritornare su altissimi livelli in difesa se
vuole competere fino alla fine.
Importanti
vittorie per le finaliste dell'ultimo Super Bowl, Ravens e 49ers,
contro Dolphins e Texans, che salgono entrambe a tre vinte e due
perse. Sei field goal, equamente divisi, uniti a due touchdown di Ray
Rice su corsa da una parte e uno di Clay su passaggio di Tannehill a
cui aggiungere il ritorno in end zone di un intercetto da parte di
Reshad Jones, su un errore madornale di Flacco, tengono la sfida di
Miami sul 23-23. La sfida dei sack la vince Baltimore 6-3 e così la
lotta tra le difese degli ultimi minuti di gioco. Sale poi in
cattedra un eccellente Torey Smith in ricezione, che porta i Ravens
in raggio da field goal. Il resto lo fa Justin Tucker che trasforma e
il reparto arretrato dei campioni in carica tiene ancora una volta
Tannehill dalle zone calde permettendo la vittoria per 26-23. Seconda
sconfitta in fila per i Dolphins dopo le 3W iniziali. L'impatto di
Schaub sui Texans di quest'anno è devastante, ma in senso negativo:
il quarterback segna un record per la quarta partita consecutiva con
un intercetto ritornato in touchdown e Houston è già sotto 14-0
dopo il primo quarto. La sua orribile serata continua con altri 2
intercetti ed è incredibile come a San Francisco basti completare
solamente 6 passaggi (uno da TD) in tutta la partita per segnare a
tabellone ben 34 punti. Non ci sono molti altri spunti in una partita
a senso unico, se non il bel touchdown di Davis, colpevolmente
lasciato solo, su "assist" di Kaepernick. I Niners sembrano
essersi leggermente ripresi dalle prime difficili settimane, mentre i
Texans sono stati disattenti in difesa, ma soprattutto devono
accusare il loro quarterback per questa sconfitta che li lascia sul
2-3.
Le
sorprese di giornata sono Jets, Raiders e Browns, che vincono contro
Falcons, Chargers e Bills portando a casa delle ottime prestazioni su
cui lavorare per migliorarsi ancora. Benchè non si capisca perché
il rookie da West Virginia giochi una partita alla grande e una
partita pessima senza soluzione di continuità, non si può non
sottolineare la grande prestazione di Geno Smith nel Monday Night:
16/20 per 199 yard e ben 3 TD pass senza nessun intercetto. In una
partita pazza, ricca di azioni spettacolari ed errori grossolani, il
tight-end Cumberland riceve solo 3 volte, ma porta prima una
segnatura e poi avvicina New York alla end zone per il 17-7. Ryan
prova a giocarsela e lo fa alla grande, ma la difesa non tiene e i
Jets volano sul 26-14 col terzo passaggio da touchdown di Smith, una
splendida palombella per Winslow. Sembra finita, ma i Falcons tornano
sotto e il loro quarterback pare indemoniato, anche se un impreciso
Julio Jones spreca alcune occasioni d'oro. Ecco però che Rodgers
segna su corsa e il talento da Alabama si inventa una presa
strepitosa a una mano in red zone. Non senza fatica, Ryan troverà
poi Toilolo in end zone per il 28-27 Atlanta. Geno però non ci sta e
in due minuti costruisce un grandissimo drive che porta Nick Folk a
calciare dalle 44 yard per la vittoria. Il field goal è tra i pali e
i Jets vincono 30-28 per la loro terza vittoria stagionale, mentre i
Falcons sono fermi a una e ben quattro sconfitte. Nonostante Philip
Rivers sia abituato a vincere contro i Raiders (11-3), la differenza
la fa il suo avversario, il rientrante Terrelle Pryor, che chiude a
18/23 per 221 yard e 2 TD passes. Il quarterback da North Carolina
passa invece per molte più yard (411), ma ai due passaggi da
touchdown unisce ben 3 intercetti in una partita stranamente
imprecisa per lui. Da sottolineare il record d Charles Woodson, che
raggiunge i 13 touchdown su recuperi difensivi, il massimo per un
giocatore NFL. Il recupero di DJ Hayden, primo nella Lega per il
rookie, chiude la partita sul 27-17 Raiders, che salgono a due vinte
e raggiungono proprio San Diego. Nella serata di Cleveland si fanno
male prima Bryan Hoyer, infortunio al ginocchio abbastanza serio per
lui, e poi anche EJ Manuel, in un modo abbastanza similare, colpito
sempre al ginocchio. Per entrambi si aspettano alcune settimane di
stop. La partita la vincono i Browns ed è la terza vittoria in fila
nel loro sorprendente inizio, propiziata da un ritorno per 79 yard
davvero splendido di Travis Benjamin che elude come birilli tutti i
componenti della difesa avversaria. Weeden sostituisce bene il
compagno infortunato, mentre Tuel non altrettanto, compiendo un
intercetto poi ritornato in end zone da Ward che segna il 37-24
finale per Cleveland. Buffalo scende a due vinte e tre perse.
Hanno
riposato settimana scorsa, Packers e Panthers, ma al ritorno in campo
la domenica ha avuto sapori opposti per loro. Green Bay vince contro
i Lions una partita all'insegna degli errori in ricezione nel primo
tempo, dovuto anche all'assenza di Calvin Johnson, che porta al
punteggio di 6-3 Packers all'intervallo. Chi decide la sfida, oltre
al solito bravissimo Rodgers, è James Jones, wide receiver che
chiude il match con 4 ricezioni per 127 yard e il touchdown che
allarga la forbice e chiude praticamente la contesa. Senza Megatron
l'attacco di Detroit è davvero poca cosa e i ricevitori giocano
tutti una pessima partita, partita che si chiude sul 22-9 Green Bay,
ora sul 2-2, mentre i Lions sono sul 3-2. Brutta, bruttissima
prestazione per Cam Newton in casa Carolina, che viene battuta
nettamente dai Cardinals anche a causa dei 3 intercetti subiti dal
suo quarterback a cui si aggiunge anche una safety ai suoi danni, per
un sack in end zone. Ad Arizona bastano il touchdown di Dray su
passaggio di Palmer e 4 field goal per vincere 22-6 e gioire per la
terza volta. Resta ferma a una sola invece Carolina, a fronte di tre
perse.
Le
due squadre peggiori della Lega sembrano essere invece Giants e
Jaguars, che subiscono la loro quinta sconfitta consecutiva contro
Eagles e Rams. Il touchdown di Jacobs e l'infortunio di Michael Vick
potrebbero lanciare New York alla vittoria, ma ancora due fattori
troppo importanti mancano all'appello: la difesa, che concede al
sostituto Nick Foles un 16/25 per 197 yards e 2 TD pass, oltre a 132
yard su ricezione in 7 attacchi a DeSean Jackson, e Eli Manning. Il
quarterback sembra sempre in grado di stupire e nei primi otto drive
del match passa la palla per 37 volte senza intercetti, con 2
passaggi da touchdown a un superlativo Randle, e porta molte delle
yard al bottino che alla fine dirà 334 guadagnate. Negli ultimi tre
invece i passaggi diventano 11 e tutte e tre le azioni sono
intercettate da Philadelphia, sinonimo della sua imprecisione, scarsa
lucidità e anche sfortuna (solo l'ultimo dei tre è un suo chiaro
errore, gli altri sono un insieme di più fattori). Se i Giants non
sistemeranno i loro problemi, che sembrano davvero tanti, finiranno
la stagione con davvero poche vittorie. Gli Eagles vincono 36-21 e
salgono a due vinte. Sfortunati i Jaguars, che perdono per tutta la
stagione Luke Joeckel, seconda scelta all'ultimo Draft, ma anche poco
abili a gestire una delle poche volte in cui vanno in vantaggio,
grazie al touchdown di uno straordinario Blackmon da 5 ricezioni per
136 yard. Henne gioca meglio di Gabbert, sostituito per infortunio,
ma non basta perché un Bradford non lucidissimo (19/34) trova però
3 passaggi da TD, di cui due per Austin Pettis, e porta i suoi a
vincere per 34-20 la loro seconda sfida stagionale.
Dolphins
e Falcons riposeranno settimana prossima e avranno il tempo di
ragionare sulle loro recenti sconfitte, mentre i Giants incontreranno
gli ostici Bears per tentare di non peggiorare ancora la loro
situazione già tragica. I Broncos avranno vita facile contro i
Jaguars, mentre Chiefs e Saints cercheranno di non perdere colpi
contro Raiders e Patriots, con quest'ultima che sembra essere la
sfida più emozionante della settimana. Giovedì notte si ricomincia
proprio con New York a Chicago, let's
go!
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