lunedì 20 maggio 2013

WHAT'S THE NAME: Part 1


 



Un aspetto che da sempre mi interessa degli sport americani, basket e football in particolare, è quello legato ai nomi delle squadre o, per meglio dire, delle franchigie. Al contrario di quanto avviene in Italia e in Europa, accanto al nome della città o dello stato in cui il team risiede è presente un appellativo, a volte originale, a volte banale, ma che è interessante da scoprire. Oggi vi svelerò quelli delle squadre che giocano nella parte est degli Stati Uniti d’America. Partiremo dal nord e seguiremo la costa atlantica fino all’assolata Florida per poi inoltrarci al’interno e raggiungere la regione dei Grandi Laghi.

La prima squadra che incontriamo sono i New England Patriots (Patrioti). Il New England è una territorio che comprende sei stati tra cui il Massachusetts, la cui città più famosa è Boston; proprio qui avvenne l’avvenimento che diede il via alla Rivoluzione Americana nel 1773 e che portò all’indipendenza dalla madre patria britannica, il nome vuole dunque ricordare questo importante avvenimento storico che portò alla formazione degli Stati Uniti d’America.

La tappa successiva sono i due teams della Grande Mela: i New York Giants (Giganti) e i New York Jets (Jets, gli aeroplani supersonici). I primi devono il loro nome alla squadra di baseball omonima che si trasferì in seguito a San Francisco, i secondi alla volontà del loro proprietario che desiderava evidenziare l’ammodernamento dei tempi, eravamo infatti nel 1960, un periodo di grandi innovazioni per l’industria aeronautica.

Arrivati in Pennsylvania ci imbattiamo nei Philadelphia Eagles (Aquile). Il proprietario si ispirò al simbolo del “New Deal” del presidente Franklin Delano Roosevelt, il quale scelse appunto un’aquila per simboleggiare la ripresa economica che avrebbe portato gli USA sulla vetta della politica mondiale. Spostandoci più all’interno nel territorio del “Keystone State” facciamo la conoscenza dei Pittsburgh Steelers (Acciaieri). La città è famosa per la presenza di moltissime industre siderurgiche, il ferro è uno dei metalli più utilizzati e dunque l’associazione è molto semplice.

Scendendo nel Maryland troviamo i Baltimore Ravens (Corvi). La città decise di rendere omaggio ad una grande personalità che ivi spese gli ultimi anni della sua vita: il poeta Edgar Allan Poe. Motivo per il quale la squadra di football trae il proprio nome dalla raccolta di poesie più famosa dello scrittore, “The Raven” appunto.

Entrando nel District of Columbia la nostra attenzione si sposta sui Washington Redskins (Pellerossa). Il loro fondatore volle ricordare un passato che non doveva essere dimenticato e si rifece dunque ad una popolazione indiana del XVII secolo che dovette abbandonare la zona con l’arrivo dei “visi pallidi”.

Spostandoci nel sud degli Stati Uniti, prima in North Carolina e poi in Georgia, incontriamo rispettivamente due squadre con una storia simile: i Carolina Panthers (Pantere) e gli Atlanta Falcons (Falchi). Infatti il nome “Panthers” venne scelto dal figlio del proprietario, mentre “Falcons” fu una decisione presa dai tifosi.

Siamo giunti nella calda Florida che è rappresentata da ben tre franchigie: i Jacksonville Jaguars (Giaguari), i Tampa Bay Buccaneers (Bucanieri) e i Miami Dolphins (Delfini). Per tutte e tre le squadre è stata la volontà dei fans a decretare il loro appellativo.

Dopo una sosta a South Beach riprendiamo il nostro viaggio verso il freddo nord e decidiamo di fermarci nel “Volunteer State”. Nella capitale troviamo i Tennessee Titants (Titani). Anche qui, come per tante altre, è stato un concorso pubblico a nominarli.

Risalendo uno degli affluenti del Tennessee, l’Ohio river, entriamo nel più orientale degli stati del Midwest, dove giocano i Cincinnati Bengals (Le Tigri del Bengala) e i Cleveland Browns. Per i primi fu il proprietario a scegliere  il nome, onorando la precedente squadra di football della città, che si chiamava proprio “Bengals”. Per i secondi invece un sondaggio popolare scelse di ricordare lo storico primo allenatore della franchigia: Paul Brown.

La penultima tappa sono i Buffalo Bills. Come per i Browns si decise di ricordare un singolo uomo: Will “Buffalo Bill” Cody, leggendario personaggio della frontiera che inventò il Wild West Show.

Siamo quindi arrivati al termine del nostro viaggio odierno, giungendo a Motown. I rappresentanti della “città dei motori” sono i Detroit Lions (Leoni). Questi devono il loro nome al fondatore della squadra che affermò: “come i leoni sono i re della giungla, noi vogliamo essere i re della Lega”. Purtroppo per loro però dal 1934 non sono ancora arrivati a giocarsi nessun Super Bowl. 

La prima parte del nostro tour è finita, prendiamoci un meritato riposo e ripartiremo presto alla scoperta dell’Ovest.   



  

  

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