Benvenuti nel mio angolo tecnico!
All’interno di questo spazio vi porterò alla scoperta del gioco più famoso
degli USA, vedremo un po’ di tattiche principali delle squadre NFL e cercheremo
di capire qualcosa in più delle dinamiche di gioco che avvengono sul campo da
football. Vedrò di essere il più semplice possibile così che ognuno possa
capire senza eccedere in tecnicismi.
Prima di tutto questo però è bene che
vi spieghi i rudimenti del gioco e la lega principale di riferimento: la National Football
League.
Composta da 32 franchigie, la NFL nasce nel 1920 per poi
fondersi con la lega rivale, la
AFL, nel 1970, dando vita all’organizzazione attuale. Le
squadre sono divise in due “conference” principali: la AFC e la
NFC. All’interno di queste due, i team sono
ulteriormente distribuiti in “division”: North, South, West e East per un
totale di otto division, quattro per conference.
Il campionato inizia a settembre con la
regular season che consta di 17 giornate, di cui sedici di gioco e una di
riposo. Si gioca sempre nel week-end ed il lunedì e ogni squadra, almeno una
volta ogni quattro anni, si confronta con tutte le altre. Alla conclusione
della stagione regolare iniziano i play off, a cui accedono sei squadre per
conference, le quattro vincitrici di division e la quinta e sesta della
conference. I play off si articolano in “Wild Card Round”, dove si affrontano
la quinta e la sesta contro la terza e
la quarta, in “Divisional Round”, dove prima e seconda affrontano le vincitrici
del turno precedente, nella finale di conference e infine nell’evento più
atteso e seguito in America: il Super Bowl, in campo neutro, tra la vincitrice
della AFC e quella della NFC.
Detto della lega scendiamo in campo.
Il football americano si gioca in 11
contro 11, con cambi illimitati, su un campo lungo 120 yards (110 metri), comprese le
due aree di meta, le “end zones”, di 10 yards ciascuna, e largo
53,5 yards
(49 metri).
Alle due estremità sono situate le due porte, a forma di “U” che vengono utilizzate
come riferimento per i calci piazzati, i “field
goals”. Si gioca con un pallone di forma ovale allungata con delle evidenti
cuciture su un lato, le quali servono per una presa migliore. Ci sono quattro
quarti di 15 minuti, con un intervallo, anch’esso di 15 minuti, tra il secondo
e il terzo.
Le franchigie NFL sono composte da 53
giocatori, perché ognuna è formata da tre squadre, con rispettive riserve,
all’interno dello stesso team: quella offensiva, quella difensiva e lo “special team”; quest’ultimo scende in
campo in tutte quelle azioni in cui si calcia la palla.
Il match inizia con il “kick off”, un calcio eseguito dalle
proprie 35 yard.
Tutti i compagni del giocatore che esegue il calcio, il “kicker”, devono trovarsi dietro al pallone. La squadra che riceve
la palla giocherà in attacco e il gioco incomincerà da dove è stato fermato l’ovale,
oppure, se supera la end zone, si parte dalle proprie 20 yard. Chi attacca ha
quattro tentativi, i “down”, per
riuscire ad avanzare almeno di 10
yards. Durante il down la palla, che viene posizionata
sulla “linea di scrimmage”, può
essere passata in avanti solamente una volta mentre la si può passare
all’indietro senza limitazioni. Superate le 10 yards si ottengono
altri quattro tentavi per portarsi in avanti. Nel caso in cui non si riuscisse
ad oltrepassare le 10 yards
nei quattro down a disposizione, la squadra che ha attaccato va in difesa,
quindi esce l’”offensive team” ed
entra il “defensive team”, e
viceversa.
Se la squadra in possesso della palla giunge
nella end zone avversaria si realizza un “touchdown”;
questo vale 6 punti e dà diritto ad un “extra
point”. Quest’ultimo può valere un punto se viene calciato in mezzo ai pali
da una linea a 2 yard
dalla end zone, oppure due punti se è portato in meta con le mani dal medesimo
punto di partenza. Quando si è segnato un touchdown si riprende con un kick off
da parte del team che ha segnato, dunque a ricevere palla sarà la squadra che
ha appena subito il touchdown. Ci sono anche altri metodi per segnare: calciare
un field goal, che vale 3 punti o placcare l’avversario nella sua area di meta,
realizzando quindi una “safety”, che
vale 2 punti. Nel caso in cui la squadra
in attacco sia al terzo down e non sia ancora riuscita a coprire le 10 yards, spesso si esegue
un calcio di spostamento, chiamato “punt”,
che cercherà di far ripartire la compagine avversaria il più lontano possibile.
Prima di ogni azione, i giocatori si
riuniscono in raggruppamenti, detti “huddles”,
ove il capitano comunica la giocata da effettuare.
In campo ci sono ben sette arbitri,
poiché i numerosi contatti corpo a corpo, anche molto duri, rendono necessario
un severo regolamento. Nel caso in cui un giocatore commetta un fallo, ce ne
sono di tantissimi tipi, l’arbitro lancia per terra un fazzoletto, la “flag”, di colore giallo che comporta
una perdita di 5 o 10 yard
a seconda dei casi.
Queste sono proprio le basi da cui
partire per capire il gioco del football americano, ovviamente ci sono molti
altri aspetti, anche complessi, che avremo modo di vedere successivamente. Per
ora iniziamo ad allenarci con quanto visto e, mi raccomando, vi aspetto
preparati alla prossima lezione sulla NFL!
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