Martedì sera, orario italiano, è stato
come se per tutti i fan della NFL fosse cominciato il capodanno cinese. La
free-agency nelle sue primissime ore aveva già sparato botti clamorosi e
proiettato l’euforia dei tifosi alle stelle. Questa settimana è stata
caratterizzata da moltissimi movimenti, alcuni azzeccati e altri meno. Vediamo
un po’ chi sono stati i migliori, i bravi e i peggiori.
THE BEST
Denver Broncos: John Elway sa che l’anno prossimo sarà l’ultima possibilità per
Manning di portare a casa il titolo e ben conscio della lezione impartitagli al
Super Bowl per mano dei Seahawks ha ben deciso di spendere i suoi soldi in
difesa. Sono arrivati, nel giro di due giorni, T.J Ward, Aqib Talib e DeMarcus
Ware, tre giocatori che garantiranno un upgrade notevole. Ware opposto a Miller
sarà un incubo per le difese avversarie, mentre Ward e Talib rinforzano un
secondario che è stato uno dei punti deboli della franchigia del Colorado. Ward
è un hitter che farà sentire la sua presenza a chiunque si avvicinerà alla sua
zona, Talib ha avuto qualche problemino fisico negli ultimi anni, ma ha il
fisico e l’abilità per marcare anche i tight end più grossi. Ciliegina sulla
torta, nella giornata di ieri hanno firmato Emmanuel Sanders, che renderà
ancora più pericoloso l’attacco. E’ difficile non pronosticare i Broncos come i
favoriti al prossimo Super Bowl, ma la
NFL non si vince a marzo.
Patriots' secondary: Nello scorso AFC Championship l’attacco aereo di Peyton Manning
ha abusato a piacimento del secondario dei Patriots e Bill Belichik sa bene che
per tornare competitivi doveva innestare uomini di sicuro rendimento in difesa.
Dopo aver lasciato sfogare i Broncos ha convinto Darrelle Revis e Brandon
Browner a vestirsi di grigio-blu. Entrambi sono veterani di sicura affidabilità
e porteranno leadership in un reparto giovane. Revis inoltre è ancora forse, il
miglior cornerback in man to man coverage.
Se garantiranno le giuste armi a Brady i Patriots torneranno di diritto tra le
favorite per il titolo.
Jaryus Bird:
Era il giocatore più cercato e ha scelto la squadra che può dargli più
possibilità di mettersi in mostra. Bird, safety 27enne, ha firmato per sei anni
a 56 milioni di dollari con la franchigia della Louisiana ed insieme al promettente
Kenny Vaccaro formerà un duo che terrorizzerà gli attacchi avversari. Rob Ryan
ha fatto un miracolo rivitalizzando una difesa finita nel fango del bounty scandal e ora, con l’aggiunta di
Byrd, aggiunge un tassello importante per poter rendere il suo reparto ancora
più aggressivo ed efficiente.
THE GOOD
Indianapolis Colts: Ogni anno che passa da quando Andrew Luck è arrivato nella lega,
i Colts si avvicinano sempre di più al Super Bowl e in questa free-agency hanno
fatto un passo ulteriore. In attacco hanno aggiunto Hakeem Nicks offrendogli un
anno di contratto a 3.5 milioni, un affare a basso rischio, ma che può risultare
un grande steal. Nicks è un talentuoso ricevitore che se tornerà sui livelli di
due anni fa diventerà il target più completo di Luck. In difesa hanno rifirmato
Vontae Davis, hanno aggiunto il veterano D’Qwell Jackson in mezzo al campo e il
promettente Art Jones, defensive end che garantirà una solida difesa contro le
corse, grosso problema l’anno scorso, e maggior pressione dall’interno al
quarterback avversario.
Falcons' lines: Il talento in Georgia non manca, ma non c’erano uomini
affidabili nelle linee. Il front office dei Falcons ha operato per colmare le
lacune portando uomini esperti e con grande esperienza. In linea offensiva è
arrivato Jon Asamoah mentre in linea difensiva sono arrivati Tyson Jackson e
Paul Soliai. Nessuno dei tre è un fenomeno, ma sono giocatori nel pieno della
maturità agonistica, buoni starter e con un rendimento costante. Forse sono
stati pagati più del loro reale valore, ma non si può negare che i Falcons
abbiano rafforzato le loro linee.
Steve “Angry Bird” Smith: Essere tagliato dalla franchigia per cui si è giocato da quando
si è entrati nella lega lascia l’amaro in bocca, ma Steve Smith è sempre stato
un giocatore tosto e non si è lasciato scoraggiare. Il primo giorno dopo essere
stato liberato ha visitato i Ravens e ha deciso che quella sarebbe stata la sua
casa per i prossimi tre anni. Smith sarà la chioccia di un reparto ricevitori
molto giovane con alte promesse e sarà quel giocatore da terzo down di cui i
Ravens avevano tanto bisogno. Inoltre sarà uno dei leader dello spogliatoio e
potrà provare di essere ancora un giocatore decisivo, specialmente contro i
Panthers.
THE WORST
Kansas City Chiefs: Sono stati la sorpresa del 2013, ma si apprestano a vivere un 2014
con molte incognite. In pochi giorni hanno perso un ritornatore pericoloso come
Dexter McCluster, il defensive end Tyson Jackson e ben tre uomini di linea
importanti come Brandon Albert, Jon Asamoah e Geoff Schwartz. Cinque titolari
per cui i Chiefs non hanno fatto nemmeno uno sforzo per farli vestire ancora in
rosso. Sono soprattutto le perdite sulla linea a preoccupare, dato anche il
balbettante esordio della prima scelta assoluta del 2013 Eric Fisher.
Oakland Raiders: È difficile fare peggio di quanto abbia fatto il general manager
Reggie McKenzie. Avevano più spazio salariale di qualsiasi altra squadra, ben
60 milioni, e non hanno avuto un minimo di strategia. Hanno lasciato andar via
due dei migliori giocatori a roster, giovani e promettenti tra l’altro, come
Lamarr Houston e Jared Veldheer senza nemmeno fare un offerta o applicare ad
uno dei due il franchise tag. Hanno pensato di sostituire il loro left tackle
strapagando Roger Saffold, giocatore propenso agli infortuni e che il meglio lo
ha dato da guardia, per poi scoprire che doveva essere operato alla spalla e
quindi rispedito ai Rams. Non bastano le firme di veterani come Justin Tuck per
risorgere dalle ceneri, ci vuole un progetto solido e a lungo termine per far
tornare i Raiders ai fasti degni della loro storia. E il primo passo è mandare
a casa McKenzie.
Running backs: Doveva essere un lotto ricco con giocatori importanti e molte
richieste, ma prima del sesto giorno non si è mosso niente e alcuni grandi nomi
devono ancora accasarsi. Knowshon Moreno e LaGarette Blount sono ancora senza
squadra, ma soprattutto senza richieste. Solamente ieri Ben Tate ha firmato coi
Browns per due anni a 7 milioni e Darren McFadden non ha nemmeno esplorato il
mercato scegliendo nuovamente i Raiders per 4 milioni. Lo scarso interesse
mostrato dalle franchigie rivela l’importanza sempre minore che i running back
stanno assumendo in una lega sempre più proiettata al passing game e i
contratti da essi firmati sono lontani anni luce dai soldi che ricevono wide
receiver o cornerback. Forse non hanno più appeal, ma avere un buon running
back può ancora fare la differenza.
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