domenica 16 marzo 2014

TOP AND WORST: FREE-AGENCY EDITION

Martedì sera, orario italiano, è stato come se per tutti i fan della NFL fosse cominciato il capodanno cinese. La free-agency nelle sue primissime ore aveva già sparato botti clamorosi e proiettato l’euforia dei tifosi alle stelle. Questa settimana è stata caratterizzata da moltissimi movimenti, alcuni azzeccati e altri meno. Vediamo un po’ chi sono stati i migliori, i bravi e i peggiori.

THE BEST

Denver Broncos: John Elway sa che l’anno prossimo sarà l’ultima possibilità per Manning di portare a casa il titolo e ben conscio della lezione impartitagli al Super Bowl per mano dei Seahawks ha ben deciso di spendere i suoi soldi in difesa. Sono arrivati, nel giro di due giorni, T.J Ward, Aqib Talib e DeMarcus Ware, tre giocatori che garantiranno un upgrade notevole. Ware opposto a Miller sarà un incubo per le difese avversarie, mentre Ward e Talib rinforzano un secondario che è stato uno dei punti deboli della franchigia del Colorado. Ward è un hitter che farà sentire la sua presenza a chiunque si avvicinerà alla sua zona, Talib ha avuto qualche problemino fisico negli ultimi anni, ma ha il fisico e l’abilità per marcare anche i tight end più grossi. Ciliegina sulla torta, nella giornata di ieri hanno firmato Emmanuel Sanders, che renderà ancora più pericoloso l’attacco. E’ difficile non pronosticare i Broncos come i favoriti al prossimo Super Bowl, ma la NFL non si vince a marzo.



Patriots' secondary: Nello scorso AFC Championship l’attacco aereo di Peyton Manning ha abusato a piacimento del secondario dei Patriots e Bill Belichik sa bene che per tornare competitivi doveva innestare uomini di sicuro rendimento in difesa. Dopo aver lasciato sfogare i Broncos ha convinto Darrelle Revis e Brandon Browner a vestirsi di grigio-blu. Entrambi sono veterani di sicura affidabilità e porteranno leadership in un reparto giovane. Revis inoltre è ancora forse, il miglior cornerback in man to man coverage. Se garantiranno le giuste armi a Brady i Patriots torneranno di diritto tra le favorite per il titolo.

Jaryus Bird: Era il giocatore più cercato e ha scelto la squadra che può dargli più possibilità di mettersi in mostra. Bird, safety 27enne, ha firmato per sei anni a 56 milioni di dollari con la franchigia della Louisiana ed insieme al promettente Kenny Vaccaro formerà un duo che terrorizzerà gli attacchi avversari. Rob Ryan ha fatto un miracolo rivitalizzando una difesa finita nel fango del bounty scandal e ora, con l’aggiunta di Byrd, aggiunge un tassello importante per poter rendere il suo reparto ancora più aggressivo ed efficiente. 



THE GOOD

Indianapolis Colts: Ogni anno che passa da quando Andrew Luck è arrivato nella lega, i Colts si avvicinano sempre di più al Super Bowl e in questa free-agency hanno fatto un passo ulteriore. In attacco hanno aggiunto Hakeem Nicks offrendogli un anno di contratto a 3.5 milioni, un affare a basso rischio, ma che può risultare un grande steal. Nicks è un talentuoso ricevitore che se tornerà sui livelli di due anni fa diventerà il target più completo di Luck. In difesa hanno rifirmato Vontae Davis, hanno aggiunto il veterano D’Qwell Jackson in mezzo al campo e il promettente Art Jones, defensive end che garantirà una solida difesa contro le corse, grosso problema l’anno scorso, e maggior pressione dall’interno al quarterback avversario.

Falcons' lines: Il talento in Georgia non manca, ma non c’erano uomini affidabili nelle linee. Il front office dei Falcons ha operato per colmare le lacune portando uomini esperti e con grande esperienza. In linea offensiva è arrivato Jon Asamoah mentre in linea difensiva sono arrivati Tyson Jackson e Paul Soliai. Nessuno dei tre è un fenomeno, ma sono giocatori nel pieno della maturità agonistica, buoni starter e con un rendimento costante. Forse sono stati pagati più del loro reale valore, ma non si può negare che i Falcons abbiano rafforzato le loro linee.

Steve “Angry Bird” Smith: Essere tagliato dalla franchigia per cui si è giocato da quando si è entrati nella lega lascia l’amaro in bocca, ma Steve Smith è sempre stato un giocatore tosto e non si è lasciato scoraggiare. Il primo giorno dopo essere stato liberato ha visitato i Ravens e ha deciso che quella sarebbe stata la sua casa per i prossimi tre anni. Smith sarà la chioccia di un reparto ricevitori molto giovane con alte promesse e sarà quel giocatore da terzo down di cui i Ravens avevano tanto bisogno. Inoltre sarà uno dei leader dello spogliatoio e potrà provare di essere ancora un giocatore decisivo, specialmente contro i Panthers.  



THE WORST

Kansas City Chiefs: Sono stati la sorpresa del 2013, ma si apprestano a vivere un 2014 con molte incognite. In pochi giorni hanno perso un ritornatore pericoloso come Dexter McCluster, il defensive end Tyson Jackson e ben tre uomini di linea importanti come Brandon Albert, Jon Asamoah e Geoff Schwartz. Cinque titolari per cui i Chiefs non hanno fatto nemmeno uno sforzo per farli vestire ancora in rosso. Sono soprattutto le perdite sulla linea a preoccupare, dato anche il balbettante esordio della prima scelta assoluta del 2013 Eric Fisher. 
Oakland Raiders: È difficile fare peggio di quanto abbia fatto il general manager Reggie McKenzie. Avevano più spazio salariale di qualsiasi altra squadra, ben 60 milioni, e non hanno avuto un minimo di strategia. Hanno lasciato andar via due dei migliori giocatori a roster, giovani e promettenti tra l’altro, come Lamarr Houston e Jared Veldheer senza nemmeno fare un offerta o applicare ad uno dei due il franchise tag. Hanno pensato di sostituire il loro left tackle strapagando Roger Saffold, giocatore propenso agli infortuni e che il meglio lo ha dato da guardia, per poi scoprire che doveva essere operato alla spalla e quindi rispedito ai Rams. Non bastano le firme di veterani come Justin Tuck per risorgere dalle ceneri, ci vuole un progetto solido e a lungo termine per far tornare i Raiders ai fasti degni della loro storia. E il primo passo è mandare a casa McKenzie.  


Running backs: Doveva essere un lotto ricco con giocatori importanti e molte richieste, ma prima del sesto giorno non si è mosso niente e alcuni grandi nomi devono ancora accasarsi. Knowshon Moreno e LaGarette Blount sono ancora senza squadra, ma soprattutto senza richieste. Solamente ieri Ben Tate ha firmato coi Browns per due anni a 7 milioni e Darren McFadden non ha nemmeno esplorato il mercato scegliendo nuovamente i Raiders per 4 milioni. Lo scarso interesse mostrato dalle franchigie rivela l’importanza sempre minore che i running back stanno assumendo in una lega sempre più proiettata al passing game e i contratti da essi firmati sono lontani anni luce dai soldi che ricevono wide receiver o cornerback. Forse non hanno più appeal, ma avere un buon running back può ancora fare la differenza.

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