Alzi
la mano chi avrebbe detto, ad inizio stagione, che i Panthers
sarebbero entrati nei playoff dalla porta principale, senza passare
per il wild card game, al secondo posto in NFC subito dietro i poi
campioni al Super Bowl, quei Seahawks che hanno inflitto la prima
sconfitta stagionale proprio a Carolina, all'esordio. I pochi che si
sarebbero aspettati una simile sorpresa devono però ammettere che
non avrebbero confermato il loro pronostico dopo le prime quattro
partite giocate, con i Panthers vincenti solamente contro i Giants a
fronte di tre KO. Eppure, ciò che nemmeno il più ottimista tra i
tifosi si sarebbe augurato, è successo.
La
forza di questo team è stata una difesa straordinaria, invalicabile,
precisa ed efficace in ogni situazione. Se la retroguardia ha
iniziato a darsi da fare egregiamente già contro il temibile attacco
condotto da Russell Wilson, che è riuscito comunque a decidere la
partita con una magia al lancio per Jermaine Kearse, altrettanto non
ha fatto l'attacco, che ha prodotto solamente sette punti e
pochissimi pericoli degni di nota nella sua prima uscita stagionale.
Male, malissimo hanno fatto i Panthers contro i Bills, soprattutto
nel contenere C.J. Spiller. Un unicum per la seconda miglior difesa
della Lega, al termine della regular season, nel contenere le corse
avversarie. Se, contro i Giants, Cam Newton ha scaldato i motori
tanto al lancio quanto, soprattutto, palla alla mano, ecco che contro
i Cardinals l'attacco ha tirato nuovamente i remi in barca, fermato
dalla grande difesa di Arizona. Colpa soprattutto del numero 1 di
Carolina, che ha lanciato tre intercetti e nessun passaggio in end
zone nella sua peggiore prestazione stagionale. Con tre sconfitte
nelle prime quattro uscite, con i Saints lanciati dai quattro
successi ottenuti senza defezioni e con i Falcons ancora ritenuti un
papabile pericolo, la situazione non si metteva certo bene per le
Pantere.
Poi,
il miracolo. Dapprima quattro vittorie consecutive, sempre con più
di 30 punti segnati e con 15 o meno punti subiti. Vikings, Rams,
Buccaneers e Falcons vengono spazzati via da un Newton
incredibilmente preciso (81/112 complessivamente con 7 TD pass e 2
INT), dinamico (128 yard su corsa e 3 touchdown) e decisivo. La
vittoria contro i 49ers è, invece, un capolavoro della difesa dei
Panthers che, sotto 9-0, chiude ogni spazio, ogni linea di passaggio,
ogni corsa immaginabile dagli avversari. Sono solamente 151 le yard
conquistate complessivamente dall'attacco di San Francisco nell'arco
del match e Carolina recupera il gap, vincendo la quinta partita
consecutiva. Newton vince da vero Superman anche la successiva sfida
contro i Patriots e le seguenti affermazioni su Dolphins e Buccaneers
portano le Pantere allo scontro diretto, che sembra poter già
decidere le sorti della NFC South, contro i Saints con un bottino
otto vittorie consecutive, nove complessivamente. L'attacco gira a
meraviglia sotto il comando di Newton, che alterna alla grande i suoi
ricevitori, trovando buon gioco anche dalle corse, che siano sue o di
DeAngelo Williams poco importa. La difesa, comandata dal Defensive
Rookie of the Year in carica, quel Luke Kuechly che sembra già una
stella assoluta del panorama NFL, è tra le migliori della Lega. I
presupposti per sopravanzare New Orleans (9-3 come Carolina), ci sono
tutti.
Qualcosa
però va per il resto sbagliato, l'attacco non è fluido e la difesa
non tiene le avanzate di Drew Brees e compagni. La sconfitta è
netta, inequivocabile. Carolina vede addirittura i playoff a rischio,
vista la risalita prepotente di 49ers e Cardinals. Ci pensa però
Kuechly a lanciare i suoi verso la post-season. Nelle ultime partite,
che coincidono con altrettante affermazioni dei Panthers contro Jets,
Saints e Falcons, il linebacker mette a segno la bellezza di 20
tackle in solitaria e 23 assistiti, per uno spaventoso totale di 43
in tre partite, di cui 24 nella seconda e decisiva sfida contro New
Orleans, a un solo tackle dal record assoluto di Brian Urlacher in un
singolo match. Ad essi aggiunge un sack ed un intercetto e, complice
anche l'inaspettata sconfitta dei Saints contro i Rams, Carolina si
prende la vetta della NFC South. Non solo. Grazie alle undici
vittorie nelle ultime dodici partite giocate, che hanno portato la
squadra ad un record meraviglioso (12-4), i Panthers si prendono la
seconda posizione assoluta di Conference e si regalano i playoff
senza passare dal wild card game. Dalla porta principale, come
nemmeno il più ottimista tra i tifosi si sarebbe augurato.
Prima
di analizzare la sconfitta contro i Niners in post-season, fermiamoci
un attimo sulla stagione regolare. Partiamo dalla difesa, vero punto
di forza di questa squadra. Se i Seahawks hanno fatto meglio dei
Panthers nel computo complessivo delle yard concesse per gara (273.6
a 301.2) è solo perché Seattle è stata straordinaria nella difesa
sui passaggi (172 yard di media). Non altrettanto Carolina (209), che
ha concesso un'alta percentuale di completi (375/563 per il 66.6%),
ma ha avuto un ottimo score complessivo tra touchdown subiti e
intercetti (17/20, secondo miglior dato complessivo dietro i Falchi
Marini) e, soprattutto, in termini di sack portati al quarterback
avversario (60, leader assoluta della Lega). I Panthers finiscono
dietro ai campioni NFL anche in termini di punti subiti di media
(14,4 a 15,1), ma sono assolutamente migliori per quanto concerne le
yard concesse su corsa (86.9 a 101.6). Le meno di 87 yard concesse
sono il secondo miglior dato della Lega dietro la difesa dei
Cardinals (84.4) e si accompagnano ai 5 fumble portati agli attacchi
avversari. Non è un caso che Kuechly sia stato eletto Defensive
Player of the Year, con pieno merito per aver guidato la retroguardia
dei Panthers tanto egregiamente. È il primo inside linebacker a
vincere da Urlacher nel 2005 e, a soli 22 anni, il ragazzo si è
regalato una stagione da sogno (156 tackles, 93+63, 2 sack, 7 pass
deflected e 4 INT). Accanto a lui un Thomas Davis dai grandi numeri
(123 tackles, 85+38, 4 sack, 8 PD, 2 INT e 1 forced fumble), un Greg
Hardy da 15 sack, Charles Johnson da 11 e molti altri elementi
decisivi per questa difesa straordinaria.
L'attacco,
però, non è stato da meno. Cam Newton ha compensato il discreto
guadagno al lancio (3.379 yard complessive), con un grande rapporto
touchdown / intercetti (24-13), ma, soprattutto, con il suo gioco di
corse da 111 portate per 585 yard (5.3 di media) di guadagno e 6
touchdown. Se pensate che il leader assoluto per yard su corsa nella
Lega, LeSean McCoy, ha tenuto una media di 5.1 yard con 9 touchdown
all'attivo, è facile capire quanto il numero 1 dei Panthers sia
stato eccezionale. DeAngelo Williams è calato nel finale di
stagione, ma ha portato comunque 843 yard alla causa e qualche
segnatura decisiva, come quella contro San Francisco in regular
season. Da non dimenticare anche il lavoro sporco del fullback Mike
Tolbert, tra i migliori della Lega e leader nei touchdown (5) per il
ruolo. Se tra i receiver Carolina non ha un vero e proprio leader, è
anche vero che ha portato ben quattro giocatori oltre le 500 yard
ricevute al lancio. Tra Greg Olsen, Steve Smith, Brandon LaFell e Ted
Ginn sono 2744 le yard portate alla causa, con 20 touchdown e ben 32
giocate da oltre 20 yard, per altro senza alcun fumble lasciato agli
avversari. Niente male.
Le
note positive per i Panthers, purtroppo per loro, finiscono qui.
Punita da due touchdown a cavallo dell'intervallo di Vernon Davis e
Colin Kaepernick e dall'arcigna difesa dei 49ers (5 sack e 2 INT),
che ha messo alle corde un ancora acerbo Cam Newton non dandogli
scampo, Carolina ha lasciato i playoff già al suo esordio, nel
Divisional, davanti al proprio pubblico. Una grande partita di San
Francisco, non altrettanto per gli uomini di Ron Rivera. L'head
coach, che si è guadagnato il titolo di Coach of the Year dopo la
splendida cavalcata in regular season, avrà ancora da lavorare per
trovare la giusta intensità, che non sfoci in rabbia insensata e
prodiga solo di flag come contro Frisco, e la mentalità vincente da
un roster che, per il resto, sembra già tra i migliori della Lega.
Dal Draft si auspica di trovare un offensive tackle e un'offensive
guard che possano proteggere ancor meglio Newton, oltre a un receiver
che possa essere finalmente un leader nel ruolo e aiutare il suo
quarterback nei momenti di difficoltà. Da non dimenticare anche un
innesto tra safety e cornerback, zona in cui i Panthers sono sembrati
abbastanza scoperti per alcuni tratti della stagione. Con gli
accorgimenti giusti, questa squadra potrà volare lontano, molto
lontano.
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