Quando possiamo assistere ad un evento
sportivo talmente importante da diventare storico, proviamo sempre una
particolare emozione. Quando poi, colui che compie questa impresa non è un
personaggio famoso, ma uno di secondo piano e poco conosciuto, proviamo ancora
più gusto. Domenica scorsa è successo proprio un evento simile, perché Nick
Foles, quarterback di riserva dei Philadelphia Eagles fino a qualche settimana
fa, con una prova leggendaria ha scritto il suo nome nella storia, lanciando 7
passaggi da touchdown, nessun intercetto, chiudendo la partita contro i Raiders
con un passer rating perfetto di 158.3!
Nessuno avrebbe potuto immaginare che,
dopo la brutta partita coi Dallas Cowboys, Foles sarebbe stato in grado di
realizzare una prova del genere. Molto probabilmente, nessuno pensava che ci
sarebbe mai riuscito in tutta la sua carriera. Non è la prima volta in questa
stagione che assistiamo ad una prova storica da 7 TD pass, ma l’ha eseguita un
certo Peyton Manning, non proprio uno sconosciuto. Dobbiamo sottolineare come
Foles abbia raggiunto questo record in appena tre quarti, diventando il primo
giocatore della storia a riuscirci in così poco tempo. Senza contare che è il
solo giocatore, tra quelli che hanno lanciato 7 TD, ad averlo fatto con un
passer rating immacolato, raggiungendo anche la notevole quota di 406 yard.
Ma facciamo un passo indietro. Ad
inizio stagione, con l’arrivo di Chip Kelly sulla panchina degli Eagles, tutti
erano concordi nell’indicare il trentatreenne Michael Vick come starting
quarterback. Vick era considerato la pedina perfetta nel sistema di gioco del
nuovo coach, essendo un giocatore mobile, capace di aprire spazi importanti per
le corse dei running back, inoltre al draft era stato scelto Matt Barkley,
chiaro segno di come il coaching staff non intendesse puntare su Nick Foles. Il
giorno stesso della partita, il proprietario degli Eagles ha affermato che la
priorità numero uno per la prossima stagione era trovare un “franchise
quarterback”. Foles ha deciso bene di spazzare via ogni dubbio e perplessità
sul suo conto giocando una partita solida, in cui ha mostrato sia la potenza
del suo braccio, con due passaggi lunghi da 63 e 59 yard, sia la capacità di
muoversi nella tasca per sfuggire alla pressione avversaria e aprirsi lo spazio
per lanciare.
Ma quale futuro ha davanti il giovane
quarterback? E’ lui l’uomo che il proprietario Jeffrey Lurie sta cercando? E’
la soluzione giusta per guidare l’attacco delle “aquile”?
Le risposte a queste domande è capace
di darle solo Nick, noi ci limitiamo a provare ad immaginare gli scenari
futuri. In questa stagione, da quando Vick è fuori per infortunio, sta
sicuramente disputando buone gare, fatta parentesi per quella contro i Cowboys.
Le sue statistiche recitano 13 touchdown e zero intercetti, ha completato il
62.7% dei passaggi ed è il terzo nella lega per yard a passaggio con una media
di 8.7, tutto ciò senza un target importante come Jeremy Maclin, fuori per
tutta la stagione. Non è assolutamente il modello di quarterback di coach
Kelly, perché fuori dalla tasca si trova in difficoltà, non avendo una mobilità
che gli consente di correre fra i difensori avversari, ma sa leggere molto bene
le difese, riesce a liberarsi dalla pressione e ha un braccio potente che gli
permette dei buoni lanci profondi. Tanto per dare un’idea, sui passaggi lunghi
(quelli da più di 20 yard)
è uno dei migliori in assoluto statisticamente, dato che su 19 passaggi ne ha
completati 10 per 348
yards e 8 touchdown; solo Drew Brees ha fatto meglio
finora.
Se Foles continuerà la stagione su
questi livelli, sarà impossibile per coach Kelly non tenerlo in considerazione
per il ruolo di quarterback titolare. E’ assurdo pensare che Vick, ormai
distrutto fisicamente, o Barkley, che ha giocato partite orrende, possano
essere le soluzioni giuste per guidare gli Eagles. I numeri di Foles parlano da
soli, il suo compito è di confermarli nelle prossime partite, contro avversari
forti come i Packers. Si dice che una rondine non fa primavera, ma bisogna dare
la giusta considerazione ad un ragazzo che ha scritto la storia del football.
Non è certo da tutti lanciare 7 touchdown e zero intercetti in una partita, pur
se contro gli sciagurati Raiders.
Foles ha gridato agli Eagles e alla NFL
che esiste anche lui e reclama il suo spazio, se sarà capace di confermarsi,
magari portando anche la sua squadra ai playoff, allora Kelly, il general
manager e lo staff delle “aquile” potranno lasciar perdere l’idea di scegliere
Marcus Mariota al prossimo draft e prendere un giocatore in difesa di alto
livello capace di rendere gli Eagles 2014 una squadra ancora più forte.
In ogni caso, comunque andrà avanti la
stagione e la carriera, complimenti Nick!
Nessun commento:
Posta un commento