sabato 9 novembre 2013

NICK FOLES: DALLA PANCHINA AL LIBRO DEI RECORD





Quando possiamo assistere ad un evento sportivo talmente importante da diventare storico, proviamo sempre una particolare emozione. Quando poi, colui che compie questa impresa non è un personaggio famoso, ma uno di secondo piano e poco conosciuto, proviamo ancora più gusto. Domenica scorsa è successo proprio un evento simile, perché Nick Foles, quarterback di riserva dei Philadelphia Eagles fino a qualche settimana fa, con una prova leggendaria ha scritto il suo nome nella storia, lanciando 7 passaggi da touchdown, nessun intercetto, chiudendo la partita contro i Raiders con un passer rating perfetto di 158.3!

Nessuno avrebbe potuto immaginare che, dopo la brutta partita coi Dallas Cowboys, Foles sarebbe stato in grado di realizzare una prova del genere. Molto probabilmente, nessuno pensava che ci sarebbe mai riuscito in tutta la sua carriera. Non è la prima volta in questa stagione che assistiamo ad una prova storica da 7 TD pass, ma l’ha eseguita un certo Peyton Manning, non proprio uno sconosciuto. Dobbiamo sottolineare come Foles abbia raggiunto questo record in appena tre quarti, diventando il primo giocatore della storia a riuscirci in così poco tempo. Senza contare che è il solo giocatore, tra quelli che hanno lanciato 7 TD, ad averlo fatto con un passer rating immacolato, raggiungendo anche  la notevole quota di 406 yard.  

Ma facciamo un passo indietro. Ad inizio stagione, con l’arrivo di Chip Kelly sulla panchina degli Eagles, tutti erano concordi nell’indicare il trentatreenne Michael Vick come starting quarterback. Vick era considerato la pedina perfetta nel sistema di gioco del nuovo coach, essendo un giocatore mobile, capace di aprire spazi importanti per le corse dei running back, inoltre al draft era stato scelto Matt Barkley, chiaro segno di come il coaching staff non intendesse puntare su Nick Foles. Il giorno stesso della partita, il proprietario degli Eagles ha affermato che la priorità numero uno per la prossima stagione era trovare un “franchise quarterback”. Foles ha deciso bene di spazzare via ogni dubbio e perplessità sul suo conto giocando una partita solida, in cui ha mostrato sia la potenza del suo braccio, con due passaggi lunghi da 63 e 59 yard, sia la capacità di muoversi nella tasca per sfuggire alla pressione avversaria e aprirsi lo spazio per lanciare. 



Ma quale futuro ha davanti il giovane quarterback? E’ lui l’uomo che il proprietario Jeffrey Lurie sta cercando? E’ la soluzione giusta per guidare l’attacco delle “aquile”?

Le risposte a queste domande è capace di darle solo Nick, noi ci limitiamo a provare ad immaginare gli scenari futuri. In questa stagione, da quando Vick è fuori per infortunio, sta sicuramente disputando buone gare, fatta parentesi per quella contro i Cowboys. Le sue statistiche recitano 13 touchdown e zero intercetti, ha completato il 62.7% dei passaggi ed è il terzo nella lega per yard a passaggio con una media di 8.7, tutto ciò senza un target importante come Jeremy Maclin, fuori per tutta la stagione. Non è assolutamente il modello di quarterback di coach Kelly, perché fuori dalla tasca si trova in difficoltà, non avendo una mobilità che gli consente di correre fra i difensori avversari, ma sa leggere molto bene le difese, riesce a liberarsi dalla pressione e ha un braccio potente che gli permette dei buoni lanci profondi. Tanto per dare un’idea, sui passaggi lunghi (quelli da più di 20 yard) è uno dei migliori in assoluto statisticamente, dato che su 19 passaggi ne ha completati 10 per 348 yards e 8 touchdown; solo Drew Brees ha fatto meglio finora.

Se Foles continuerà la stagione su questi livelli, sarà impossibile per coach Kelly non tenerlo in considerazione per il ruolo di quarterback titolare. E’ assurdo pensare che Vick, ormai distrutto fisicamente, o Barkley, che ha giocato partite orrende, possano essere le soluzioni giuste per guidare gli Eagles. I numeri di Foles parlano da soli, il suo compito è di confermarli nelle prossime partite, contro avversari forti come i Packers. Si dice che una rondine non fa primavera, ma bisogna dare la giusta considerazione ad un ragazzo che ha scritto la storia del football. Non è certo da tutti lanciare 7 touchdown e zero intercetti in una partita, pur se contro gli sciagurati Raiders.   

Foles ha gridato agli Eagles e alla NFL che esiste anche lui e reclama il suo spazio, se sarà capace di confermarsi, magari portando anche la sua squadra ai playoff, allora Kelly, il general manager e lo staff delle “aquile” potranno lasciar perdere l’idea di scegliere Marcus Mariota al prossimo draft e prendere un giocatore in difesa di alto livello capace di rendere gli Eagles 2014 una squadra ancora più forte.

In ogni caso, comunque andrà avanti la stagione e la carriera, complimenti Nick! 


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