Eccoci al secondo appuntamento con il
mio angolo tecnico!
L’ultima volta ci eravamo lasciati con
le prime basi del gioco, oggi voglio approfondire maggiormente alcune dinamiche
del football americano e, soprattutto, portarvi a conoscenza di alcuni termini
che ritroverete spesso nei nostri articoli. Per fare questo vi propongo un
piccolo glossario, cosicché possiate orientarvi più facilmente nei concetti.
·
Backward
pass: è un passaggio all’indietro, tipico del rugby, usato molto raramente nelle
normali azioni di gioco, è utilizzato nella maggior parte dei casi nelle
giocate che prevedono una finta, dove ad esempio, il running back corre verso
la propria linea offensiva e poi ripassa la palla al quarterback che può
lanciare.
·
Blitz:
è una giocata difensiva, chiamata dai linebacker o, più raramente, dai
defensive back, che prevede di penetrare nella linea avversaria per cercare di
placcare il quarterback e può essere eseguita da uno o più giocatori. E’ molto
rischiosa perché, nel caso la linea resista o il quarterback riesca a lanciare,
la propria difesa rimane molto scoperta. Gli schemi di “pass rushing” si basano proprio su questa tattica molto
aggressiva.
·
Drive:
è la serie di azioni consecutive condotte dalla squadra in attacco. Possiamo
anche definirlo come la somma di tutti i down che la squadra guadagna.
·
Fumble:
è l’errore commesso, da un giocatore avente possesso del pallone, che comporta
la perdita del possesso di palla a favore della squadra avversaria. Può
verificarsi, ad esempio, per uno snap mal eseguito dal centro, per una
disattenzione del receiver qualora non abbia ben saldo il pallone nelle mani o
se lo lasci sfuggire o perché un running back durante un contatto ha perso la
palla; in tutti questi casi, se la palla viene recuperata da un avversario è un
fumble. Esistono anche i “forced fumble”,
che avvengono quando un giocatore difensivo con la sua giocata fa perdere il
controllo della palla all’avversario e questa venga poi recuperata da un suo
compagno.
·
Goaltending:
è un tentativo di impedire o, più raramente, favorire la segnatura di un field
goal.
·
Handoff:
è il passaggio alla mano che il quarterback effettua per il suo running back.
·
Incompleto:
è il termine che si usa per indicare un passaggio non andato a buon fine o
perché la palla ha toccato terra prima che il ricevitore potesse prenderla, o
perché è uscito dal campo o perché il ricevitore stesso non è riuscito a
guadagnare il possesso dell’ovale, lasciandoselo scivolare dalle mani.
·
Intentional
grounding: è l’azione nella quale il quarterback, per evitare un sack e quindi
una perdita di yard, lancia volontariamente un passaggio non ricevibile.
·
Intercetto:
è un’azione difensiva nella quale un difensore cattura il lancio avversario e
regala il possesso alla propria squadra. Un intercetto subito è una grave pecca
per il quarterback, in quanto rischia di compromettere il risultato finale,
soprattutto se lo subisce nella propria metà campo o se questo viene ritornato
in un touchdown.
·
Onside
kick: è un tipo particolare di kick off che viene calciato non alto e lungo, ma
corto e laterale, così da cercare di riconquistare il possesso della palla
immediatamente. E’ possibile vederlo quando una squadra in svantaggio sta
cercando disperatamente di recuperare, perché nel caso non andasse a buon fine,
la squadra avversaria ripartirebbe ad una distanza davvero prossima alla end
zone.
·
Passer
rating: è il coefficiente numerico con la quale si misura la prestazione del
quarterback. Si calcola tramite una complessa operazione matematica che tiene
conto di passaggi completati, yard guadagnate, passaggi da touchdown e
intercetti. Il risultato totale può variare tra 0 e 158,3. Per fare un esempio
concreto, il più alto passer rating per una stagione è stato ottenuto da Peyton
Manning con 121,1.
·
Sack:
è l’azione nella quale il quarterback viene placcato dietro la linea di
scrimmage prima che possa effettuare un lancio. Deve essere fondamentale,
perché il sack si compia, che il quarterback mostri chiaramente l’intenzione di
lanciare, altrimenti si tratta di un normale tackle e non comporterà una
perdita di 5 yard.
Per lui e la sua linea d’attacco subire un sack è una cosa abbastanza grave,
per il difensore che lo compie invece è un motivo di vanto che ne fa apprezzare
il valore ed è un dato rilevante per le statistiche.
·
Safety:
è un’azione nella quale la squadra in possesso della palla non riesce ad uscire
dalla sua end zone. L’azione da due punti alla squadra che è in difesa e ci
sono vari modi per metterla a segno: placcare un giocatore avversario in
possesso di palla nella end zone, costringere un giocatore ad uscire
lateralmente dalla end zone o bloccare un punt o un kick off facendo uscire il
pallone dalla end zone. Per ultimo esiste anche il caso della “safety
intenzionale”, quando una, squadra in vantaggio di almeno tre punti, a pochi
minuti dal termine e con un quarto down da convertire a pochi metri dalla sua
end zone, decide di perdere volontariamente 2 punti ed evitare di subire i 6
punti di un eventuale touchdown avversario. La logica che sta dietro a questa
tattica, è che una safety fa mantenere il possesso alla squadra che la subisce
e le permette di calciare un punt dalle proprie 20 yard, cercando quindi di
allontanare il più possibile l’avversario e fermarlo nel poco tempo rimanente.
Questo calcio prende il nome di “free
kick” ed un esempio recente di safety volontaria è fornito dall’ultima
azione del Super Bowl XLVII, dove i Ravens hanno scelto proprio questa tattica.
·
Scramble:
è una giocata offensiva nella quale il quarterback, se evidentemente sotto
pressione, decide di correre lateralmente o indietro per evitare il sack. E’
bene precisare che non è una giocata concordata, ma una scelta istantanea del
quarterback.
·
Snap:
è il gesto che da il via all’azione d’ attacco e viene eseguito dall’uomo centrale
dei cinque di linea, il centro appunto, che consegna la palla al quarterback,
il quale poi decide cosa fare.
·
Stunt:
è un movimento effettuato dai defensive lineman che consiste nel cambiarsi di
posizione per confondere le idee alla linea offensiva e cambiare il gioco dei
blocchi. Uno stunt, rendendo più vulnerabile la difesa contro le corse, viene
eseguito solo se ci sono azioni di passaggio e, più comunemente, per portare
più pressione al quarterback con un blitz.
·
Tackle:
Sono i tipici placcaggi per fermare o atterrare un avversario. Possono essere
eseguiti singolarmente o da più giocatori e perciò sono divisi in “solo” e
“assist”.
·
Tackle
for loss: La differenza col normale tackle consiste nel fatto che questo
comporta una perdita di yard per il giocatore che viene placcato. Infatti, nel
caso un running back dovesse essere placcato dietro la linea di scrimmage, la
sua squadra perde delle yard ed è costretta a ripartire più indietro del down
precedente.
Con questo elenco abbiamo
terminato di costruire, grosso modo, le fondamenta della nostra conoscenza sul
football americano. Imparando questi termini riuscirete a capire più facilmente
gli articoli che abbiamo trattato e tratteremo sulla NFL. E’ altresì vero che
mancano ancora alcune situazioni che ho
scelto di tralasciare per ora e, magari, affronteremo più avanti. Per il
momento studiate questo e, se posso darvi un consiglio, andate a vedere dei
video riguardanti queste azioni così da facilitarvi l’apprendimento. Mi
raccomando, alla prossima lezione sui ruoli vi voglio belli pronti, altrimenti
rischiate un sack e una considerevole perdita di yard!
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