giovedì 26 dicembre 2013

HACKETT A MILANO: CAMBIO DI EQUILIBRI

Daniel Hackett è forse il maggior talento della nostra Serie A, il play più incisivo del nostro campionato grazie anche alle sue caratteristiche fisiche (199 cm x 94 kg), un giocatore che farebbe la fortuna di molte squadre anche all’estero, il regista di una nazionale che, con i 4 NBA, vale molto di più dell’ottavo posto conquistato agli Europei in Slovenia. 


Daniel Hackett nasce a Forlimpopoli nel dicembre del 1987, figlio d’arte (suo padre Rudy è stato un pivot che negli anni ’80 ha giocato a Forlì, Livorno, Reggio Emilia e Porto San Giorgio), cresce a Pesaro e si trasferisce in America per l’high school. Dopo tre anni di college a South California decide di rendersi eleggibile per l’NBA nel draft 2009 ma non viene scelto da nessuna franchigia, nonostante l’ultima buona stagione in maglia Trojans. Non potendo per regolamento ritornare al college decide di sposare il progetto Benetton e così sbarca a Treviso, dove rimane per una sola stagione non facendo registrare cifre esaltanti, ma sprazzi di talento vengono notati dai dirigenti della Victoria Libertas Pesaro, squadra nella quale si trasferisce e in cui disputerà 2 eccellenti stagioni. Il passaggio a Siena è dell’estate 2012 e nella città toscana Daniel si mette subito in mostra disputando un ottimo campionato culminato con la vittoria dello scudetto e il titolo di MVP Finale scudetto. Nonostante la Mens Sana si sia ridimensionata economicamente Hackett quest’estate ha deciso di rimanere tra le fila bianco-verdi per rivestire il ruolo di leader e guidare la squadra di coach Crespi al nono scudetto, l’ottavo consecutivo. Dopo pochi mesi di campionato però iniziano a circolare voci di mercato sul ragazzo di Forlimpopoli, che viene accostato al Galatasaray. Si parla di un passaggio in Turchia già nel mese di gennaio ma durante una fase di stallo della trattativa (conseguente al rifiuto di un biennale) tra il ragazzo e i leoni di Turchia si inserisce l’Olimpia Milano che, dal punto di vista economico, non deve guardare le spalle di molte altre squadre del nostro continente. È di questi giorni la notizia del passaggio ufficiale tra le file dell’EA7, una notizia che certamente i tifosi senesi non avranno preso a cuor leggero ma che risulta essere un bene per il basket italiano che non deve subire l’addio di un altro campione. 


Perché Hackett ha lasciato la Mens Sana? Una domanda questa a cui si potrebbero dare molte risposte ma a cui solo il diretto interessato può rispondere con verità assoluta. Dati e informazioni alla mano c’è chi parla addirittura di una scomparsa della compagine toscana dal massimo campionato nella prossima stagione per i già citati problemi economici. Non va dimenticata inoltre la presunta multa di 23 milioni di euro comminata alla società dalla Guardia di Finanza a causa di “fatture gonfiate”; il presidente Lazzeroni ha subito dichiarato che questa notizia è frutto di una trovata giornalistica e che in Viale Achille Schiavo non è arrivato nessun avviso a riguardo. La vicenda presenta molti punti oscuri e forse anche una tale questione ha portato il buon Daniel a rivedere i suoi piani di inizio stagione. Per concludere la lunga parentesi legata al denaro è poi vero che i rumors prima dell’ufficialità del trasferimento parlano di una somma pari a circa 500 mila euro che l’Olimpia verserà, una manna per le casse mensanine, aspetto che il giocatore ha peraltro sottolineato nelle parole di ringraziamento alla società. Il numero 23 percepirà una cifra vicina ai 2 milioni di euro netti fino al termine del suo contratto, diventando così il secondo paperone del campionato dietro al suo nuovo compagno Langford. Lo stesso giocatore ha dichiarato in effetti che quello che era in procinto di firmare sarebbe stato il “contratto della vita”, anche se è difficile credergli vista la volontà non troppo nascosta del play di volare negli USA. Una delle questioni principali è stata infatti quella relativa all’NBA escape, la clausola che permette ai giocatori di uscire dal contratto nel momento in cui arriva la chiamata di una delle 30 franchigie d’oltreoceano. Dopo che per alcune ore si è discusso sulla possibilità che il nuovo contratto non prevedesse tale clausola, in realtà questa è stata sottoscritta ma per l’estate 2015. 

Chi ci perde e chi ci guadagna:
La risposta è ovvia: Milano nonostante il grande sforzo economico ha scritturato tra le sue fila il play decisivo che da inizio anno cercava. Haynes e Jerrels non hanno convinto e già da mesi si parlava di una loro sostituzione. Se all’inizio si prospettava il taglio del secondo, negli ultimi giorni a rischiare maggiormente è il ragazzo naturalizzato georgiano, dal momento che in cabina di regia non è arrivato un extracomunitario. Nella città meneghina Hackett ritroverà i vecchi compagni di squadra Kangur (che sembra essersi definitivamente rimesso dal lungo infortunio che l’ha tenuto fuori dai giochi fino a questo momento) e Moss (giocatore dalla grande esperienza, oggi implicato in una storia di violenza sessuale per cui ha recentemente chiesto il rito abbreviato) e coach Luca Banchi, che ne ha saputo sfruttare tutto il valore nella passata stagione. Probabilmente Milano cambierà qualche aspetto del suo gioco e punterà di più sulle qualità individuali del nuovo arrivato che in questa stagione risulta migliorato in tutte le cifre, anche nel tiro da 3, suo tallone d’Achille. Ad inizio anno l’EA7 era data sulla carta come favorita per lo scudetto, la partenza non brillantissima non ne aveva comunque compromesso i piani, con l’acquisto di un giocatore capace di cambiare l’inerzia della partita, particolarmente potente dal punto di vista fisico rispetto a molti pari ruolo, vede il tricolore come un obiettivo ancora difficile da conquistare vista la lunga strada da percorrere ma con la consapevolezza di avere un roster che raccoglie una buona parte della crème che il nostro campionato può offrire. 



Siena si priva invece del suo giocatore fondamentale, di colui che fino a questo momento più degli altri aveva tirato il carretto. Rimane vera l’equazione per cui il singolo è importante ma non fondamentale, però è lampante che, perdendo Hackett, la Mens Sana ha perso l’artefice di molte vittorie di questa stagione. Erick Green ha iniziato a giocare in maniera dignitosa solo da poche partite a questa parte e l’augurio migliore per lui dal punto di vista sportivo è quello di iniziare l’anno nuovo così come sta chiudendo il 2013. Rochestie nelle 16 partite giocate a Biella la scorsa stagione ha dimostrato di avere i requisiti necessari per poter far bene e anche quest’anno quando è stato chiamato in causa ha steccato raramente. Ma Siena non è Biella e le due piazze hanno blasone e obiettivi diversi, non potrà più limitarsi al lavoro svolto fino a questo momento ma è chiamato a fare parecchi straordinari. L’occasione migliore la può sfruttare David Cournooh, giovane play italiano messosi in luce l’anno scorso alla Fortitudo Bologna in Legadue e quest’estate con la selezione giovanile della Nazionale. Nelle ultime partite coach Crespi gli ha concesso più minuti (complice anche l’infortunio e la rinuncia ad Hackett) e il ragazzo di Villafranca di Verona lo ha ripagato con ottime prestazione sia dal punto di vista della regia sia da quello realizzativo. Tra questi 3 playmaker nessuno si avvicina ad Hackett dal punto di vista dell’equilibrio e della mole di gioco creata dalla squadra e bisognerà vedere se la coppia Lazzeroni – Minucci con la cifra incassata si butterà su un play di maggiore esperienza. La possibilità sembra remota (parere strettamente personale) visto che la Mens Sana ha dato l’addio all’Euroleague con la sconfitta patita contro Malaga. Anche quest’ultimo aspetto non è da lasciare in secondo piano nel cammino di avvicinamento Hackett-EA7 visto che proprio la squadra di coach Banchi si è qualificata per la seconda fase del massimo torneo continentale. È vero che non si può parlare di una Siena Hackettdipendente e probabilmente la squadra della città del Palio farà bene sia in Coppa Italia che in campionato qualificandosi per i play-off. Il bello verrà in quel momento, quando alla resa dei conti e con molte partite ravvicinate la freschezza e la caparbietà di Daniel Hackett, come già dimostrato la scorsa stagione, avrebbero fatto comodo.

Aggiornamento Live: esordio di Hackett in maglia Olimpia contro Cremona : 5 punti, 2 rimbalzi e 6 assist nella vittoria 81-66 sulla Vanoli.

Nessun commento:

Posta un commento