Daniel
Hackett è forse il maggior talento della nostra Serie A, il play più
incisivo del nostro campionato grazie anche alle sue caratteristiche
fisiche (199 cm x 94 kg), un giocatore che farebbe la fortuna di
molte squadre anche all’estero, il regista di una nazionale che,
con i 4 NBA, vale molto di più dell’ottavo posto conquistato agli
Europei in Slovenia.
Daniel
Hackett nasce a Forlimpopoli nel dicembre del 1987, figlio d’arte
(suo padre Rudy è stato un pivot che negli anni ’80 ha giocato a
Forlì, Livorno, Reggio Emilia e Porto San Giorgio), cresce a Pesaro
e si trasferisce in America per l’high school. Dopo tre anni
di college a South California decide di rendersi eleggibile per l’NBA
nel draft 2009 ma non viene scelto da nessuna franchigia, nonostante
l’ultima buona stagione in maglia Trojans. Non potendo per
regolamento ritornare al college decide di sposare il progetto
Benetton e così sbarca a Treviso, dove rimane per una sola stagione
non facendo registrare cifre esaltanti, ma sprazzi di talento vengono
notati dai dirigenti della Victoria Libertas Pesaro, squadra nella
quale si trasferisce e in cui disputerà 2 eccellenti stagioni. Il
passaggio a Siena è dell’estate 2012 e nella città toscana Daniel
si mette subito in mostra disputando un ottimo campionato culminato
con la vittoria dello scudetto e il titolo di MVP Finale scudetto.
Nonostante la Mens Sana si sia ridimensionata economicamente Hackett
quest’estate ha deciso di rimanere tra le fila bianco-verdi per
rivestire il ruolo di leader e guidare la squadra di coach Crespi al
nono scudetto, l’ottavo consecutivo. Dopo pochi mesi di campionato
però iniziano a circolare voci di mercato sul ragazzo di
Forlimpopoli, che viene accostato al Galatasaray. Si parla di un
passaggio in Turchia già nel mese di gennaio ma durante una fase di
stallo della trattativa (conseguente al rifiuto di un biennale) tra
il ragazzo e i leoni di Turchia si inserisce l’Olimpia Milano che,
dal punto di vista economico, non deve guardare le spalle di molte
altre squadre del nostro continente. È di questi giorni la notizia
del passaggio ufficiale tra le file dell’EA7, una notizia che
certamente i tifosi senesi non avranno preso a cuor leggero ma che
risulta essere un bene per il basket italiano che non deve subire
l’addio di un altro campione.
Perché
Hackett ha lasciato la Mens Sana? Una domanda questa a cui si
potrebbero dare molte risposte ma a cui solo il diretto interessato
può rispondere con verità assoluta. Dati e informazioni alla mano
c’è chi parla addirittura di una scomparsa della compagine toscana
dal massimo campionato nella prossima stagione per i già citati
problemi economici. Non va dimenticata inoltre la presunta multa di
23 milioni di euro comminata alla società dalla Guardia di Finanza a
causa di “fatture gonfiate”; il presidente Lazzeroni ha subito
dichiarato che questa notizia è frutto di una trovata giornalistica
e che in Viale Achille Schiavo non è arrivato nessun avviso a
riguardo. La vicenda presenta molti punti oscuri e forse anche una
tale questione ha portato il buon Daniel a rivedere i suoi piani di
inizio stagione. Per concludere la lunga parentesi legata al denaro è
poi vero che i rumors prima dell’ufficialità del
trasferimento parlano di una somma pari a circa 500 mila euro che
l’Olimpia verserà, una manna per le casse mensanine, aspetto che
il giocatore ha peraltro sottolineato nelle parole di ringraziamento
alla società. Il numero 23 percepirà una cifra vicina ai 2 milioni
di euro netti fino al termine del suo contratto, diventando così il
secondo paperone del campionato dietro al suo nuovo compagno
Langford. Lo stesso giocatore ha dichiarato in effetti che quello che
era in procinto di firmare sarebbe stato il “contratto della vita”,
anche se è difficile credergli vista la volontà non troppo nascosta
del play di volare negli USA. Una delle questioni principali è stata
infatti quella relativa all’NBA escape, la
clausola che permette ai giocatori di uscire dal contratto nel
momento in cui arriva la chiamata di una delle 30 franchigie
d’oltreoceano. Dopo che per alcune ore si è discusso sulla
possibilità che il nuovo contratto non prevedesse tale clausola, in
realtà questa è stata sottoscritta ma per l’estate 2015.
Chi
ci perde e chi ci guadagna:
La
risposta è ovvia: Milano nonostante il grande sforzo economico ha
scritturato tra le sue fila il play decisivo che da inizio anno
cercava. Haynes e Jerrels non hanno convinto e già da mesi si
parlava di una loro sostituzione. Se all’inizio si prospettava il
taglio del secondo, negli ultimi giorni a rischiare maggiormente è
il ragazzo naturalizzato georgiano, dal momento che in cabina di
regia non è arrivato un extracomunitario. Nella città meneghina
Hackett ritroverà i vecchi compagni di squadra Kangur (che sembra
essersi definitivamente rimesso dal lungo infortunio che l’ha
tenuto fuori dai giochi fino a questo momento) e Moss (giocatore
dalla grande esperienza, oggi implicato in una storia di violenza
sessuale per cui ha recentemente chiesto il rito abbreviato) e coach
Luca Banchi, che ne ha saputo sfruttare tutto il valore nella passata
stagione. Probabilmente Milano cambierà qualche aspetto del suo
gioco e punterà di più sulle qualità individuali del nuovo
arrivato che in questa stagione risulta migliorato in tutte le cifre,
anche nel tiro da 3, suo tallone d’Achille. Ad inizio anno l’EA7
era data sulla carta come favorita per lo scudetto, la partenza non
brillantissima non ne aveva comunque compromesso i piani, con
l’acquisto di un giocatore capace di cambiare l’inerzia della
partita, particolarmente potente dal punto di vista fisico rispetto a
molti pari ruolo, vede il tricolore come un obiettivo ancora
difficile da conquistare vista la lunga strada da percorrere ma con
la consapevolezza di avere un roster che raccoglie
una buona parte della crème che il nostro
campionato può offrire.
Siena
si priva invece del suo giocatore fondamentale, di colui che fino a
questo momento più degli altri aveva tirato il carretto. Rimane vera
l’equazione per cui il singolo è importante ma non fondamentale,
però è lampante che, perdendo Hackett, la Mens Sana ha perso
l’artefice di molte vittorie di questa stagione. Erick Green ha
iniziato a giocare in maniera dignitosa solo da poche partite a
questa parte e l’augurio migliore per lui dal punto di vista
sportivo è quello di iniziare l’anno nuovo così come sta
chiudendo il 2013. Rochestie nelle 16 partite giocate a Biella la
scorsa stagione ha dimostrato di avere i requisiti necessari per
poter far bene e anche quest’anno quando è stato chiamato in causa
ha steccato raramente. Ma Siena non è Biella e le due piazze hanno
blasone e obiettivi diversi, non potrà più limitarsi al lavoro
svolto fino a questo momento ma è chiamato a fare parecchi
straordinari. L’occasione migliore la può sfruttare David
Cournooh, giovane play italiano messosi in luce l’anno scorso alla
Fortitudo Bologna in Legadue e quest’estate con la selezione
giovanile della Nazionale. Nelle ultime partite coach Crespi gli ha
concesso più minuti (complice anche l’infortunio e la rinuncia ad
Hackett) e il ragazzo di Villafranca di Verona lo ha ripagato con
ottime prestazione sia dal punto di vista della regia sia da quello
realizzativo. Tra questi 3 playmaker nessuno si avvicina ad Hackett
dal punto di vista dell’equilibrio e della mole di gioco creata
dalla squadra e bisognerà vedere se la coppia Lazzeroni – Minucci
con la cifra incassata si butterà su un play di maggiore esperienza.
La possibilità sembra remota (parere strettamente personale) visto
che la Mens Sana ha dato l’addio all’Euroleague con la sconfitta
patita contro Malaga. Anche quest’ultimo aspetto non è da lasciare
in secondo piano nel cammino di avvicinamento Hackett-EA7 visto che
proprio la squadra di coach Banchi si è qualificata per la seconda
fase del massimo torneo continentale. È vero che non si può parlare
di una Siena Hackettdipendente e probabilmente la
squadra della città del Palio farà bene sia in Coppa Italia che in
campionato qualificandosi per i play-off. Il bello verrà in quel
momento, quando alla resa dei conti e con molte partite ravvicinate
la freschezza e la caparbietà di Daniel Hackett, come già
dimostrato la scorsa stagione, avrebbero fatto comodo.
Aggiornamento Live: esordio di Hackett in maglia Olimpia contro Cremona : 5 punti, 2 rimbalzi e 6 assist nella vittoria 81-66 sulla Vanoli.
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