La neve. Per tanti è sinonimo di Natale
e di festa, per noi amanti del football è sinonimo di “december football”. Giocare
una partita sotto i bianchi fiocchi ha sempre un qualcosa di eroico, molte
delle differenze esistenti tra i due team vengono annullate e si da il via ad
una vera e propria battaglia, giocata però in un’atmosfera quasi magica, emozionante
per i giocatori e divertente per i tifosi, soprattutto quelli a casa. Il week
14 è stato definito: “pazzo, ma il più bel weekend di football finora”. E se
noi prendessimo l’elemento neve, così bello per tutti, e lo sommassimo alla
partita più attesa dell’anno? Otterremmo: “The Snowy Super Bowl”
Per anni la NFL ha voluto evitare i disagi
legati al meteo, che riguardano in particolar modo il traffico, il parcheggio e
la mobilità dei tifosi, per la partita che decide la stagione. Spesso si è
giocato in città fredde, ma sempre in impianti al coperto. Qualcosa potrebbe
cambiare quest’anno, quando il Super Bowl si giocherà al Metlife Stadium di New
York, una città fredda con uno stadio scoperto. E potrebbe essere semplicemente
fantastico.
A Philadelphia, tutto il primo tempo è
stato contrassegnata da una tempesta di neve che ha lasciato sul terreno ben 20 centimetri di
neve. Tutte le tattiche sono saltate, calci completamente inutilizzabili e corse
che finivano con il casco e la faccia piena di neve. I giocatori, a fine
partita, hanno ammesso di essersi divertiti e, quando la tempesta ha lasciato
il posto ad una neve leggera, la partita è stata decisamente più gradevole e
coinvolgente, tant’è che ben 46 dei 54 punti combinati tra le due squadre sono
arrivati nella seconda frazione di gioco. Anche a Baltimore la neve ha
caratterizzato la partita rendendo tutto imprevedibile. Alcuni dei Ravens non
avevano nemmeno mai visto o giocato con la neve ed erano davvero emozionati di
aver potuto giocare una gara del genere, nella quale si è deciso tutto negli
ultimi due minuti con ben 36 punti combinati e il touchdown della vittoria
nero-viola a 4 secondi dal termine. Anche a Pittsburgh e a Kansas City si sono
giocate partite su un manto nevoso, non alto come nelle altre due città, ma che
ha comunque lasciato una sensazione piacevole nei giocatori.
Per molti atleti, cresciuti in zone
calde degli USA è un sogno giocare tra la neve, proprio come farebbero dei
bambini. Anche i fan la amano, sia perché meno fastidiosa di pioggia o vento,
sia perché lascia in memoria un’ esperienza unica, che potranno raccontare ai
loro amici.
E dunque un Super Bowl con queste
condizioni meteo sarebbe fattibile? Si, ma con dovute considerazioni. Con una
tempesta come quella di Philadelphia non sarebbe gradevole, la posta in palio
sarebbe davvero troppo alta e anche per i tifosi la visibilità sarebbe ridotta.
Ci sarebbero molti più problemi che gioie a giocare con 15-20 centimetri di
neve. Però giocare con una neve anche di media intensità e col campo tutto
imbiancato sarebbe decisamente uno spettacolo unico. E’ vero salterebbe qualche
schema, la palla verrebbe messa in aria più spesso, ma ogni giocata sarebbe
unica, proprio perché fatta in mezzo ai fiocchi bianchi. Immaginatevi un
passaggio da touchdown, una corsa o un ritorno effettuato sotto la neve, la
giocata entrerebbe di diritto nella leggenda. Per i tifosi poi sarebbe
stupendo, il colpo d’occhio che regalerebbe un campo imbiancato sarebbe
bellissimo.
Un Super Bowl innevato entrerebbe nella
storia, una gara epica ed irripetibile ed i giocatori che vi parteciperanno
saranno ricordati quasi come eroi. Anche se inizialmente ci sarebbe confusione
negli schemi, sia gli atleti che i coach sono abbastanza preparati per superare
le difficoltà climatiche ed avvantaggiarsi nei confronti dell’altra squadra.
Sarebbe sicuramente una gara pazza ed imprevedibile, ma potrebbe essere davvero
bellissima. Magari madre natura vorrà ascoltarci e ci regalerà uno spettacolo
pressoché irrepetibile, le previsioni e le medie della zona sono contro la
probabilità, però chissà, mai dire mai.
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