martedì 28 gennaio 2014

GLI AFFARI NON SI FERMANO MAI



Una delle cose belle del basket è il fatto che il mercato rimanga praticamente sempre aperto e ciò permette alle squadre di poter inserire degli innesti che possono cambiare il volto e il gioco fino a quel momento espressi, oltre che tagliare quei giocatori che non hanno mantenuto le aspettative di inizio stagione. Passato di poco il giro di boa del campionato molte delle 16 squadre sono intervenute sul mercato e, in generale, i nuovi arrivati per ora non hanno sfigurato.
 
L’affare più clamoroso è sicuramente quello relativo a Daniel Hackett, passato da Siena a Milano. Il suo costosissimo trasferimento ha visto un cambio di equilibri nel nostro campionato con Siena che dopo la partenza del suo play ha vinto solo una volta e, solo in quell’occasione, ha raggiunto i 70 punti. Coach Crespi è conscio delle difficoltà della Mens Sana e predica calma giurando che si stanno provando e pian piano trovando nuovi equilibri. Da parte sua Milano ha trovato un giocatore che sin dalla prima partita giocata ha dimostrato la sua caratura. Hackett infatti ha preso per mano i suoi compagni e si è subito dimostrato un leader. È impressionante come il play azzurro sia migliorato in tutte le percentuali, tiro da 3 compreso, suo storico tallone d’Achille. 





L’Olimpia però ha anche pensato di cautelarsi sotto i tabelloni con l’acquisto di Gani Lawal, l’anno scorso devastante a Roma, innesto resosi necessario dopo l’infortunio ad una mano di Samardo Samuels. Lawal non è riuscito a dimostrare lo strapotere che lo aveva reso un pezzo pregiato del mercato viste le prestazioni della scorsa stagione, ma nonostante tutto si è dimostrato un pivot di qualità che sarebbe titolare in tutte le squadre del nostro campionato. Tornando ai campioni d’Italia, questi hanno ricevuto da Milano MarQuez Haynes, che in casacca Olimpia ha combinato ben poco ma che si è dimostrato un play ben diverso da quello visto ad Assago, capace di cambiare i ritmi e di segnare canestri importanti e difficili. Nella città del palio si è poi rivisto Matt Janning, passato da Siena giusto l’anno scorso e poi passato al Cibona Zagabria firmando un contratto con l’NBA Escape che però non gli ha portato fortuna. A proposito di ritorni sono da sottolineare quelli avvenuti a Sassari: il sassarese doc Massimo Chessa e la giovane ala/centro Drew Gordon. Il play-guardia italiano è cresciuto nelle giovanili della Dinamo e qui è rimasto fino al 2009. Dopo aver peregrinato per l’Italia per qualche anno, a gennaio è tornato alla base. Gordon invece la passata stagione era stato messo a disposizione di coach Meo Sacchetti per le ultime partite di campionato in ottica play-off che però hanno visto la squadra sarda uscire al primo turno. Gordon si è quindi accasato al Banvit ma non appena il Banco di Sardegna l’ha cercato non ha esitato a tornare in Sardegna dal momento che in Turchia non riusciva a trovare spazio. Nelle partite giocate fino a questo momento il ragazzo di San Jose ha fatto registrare delle cifre notevoli e la sua valutazione è schizzata a 20,5. A fargli posto ci ha pensato Linton Johnson, accasatosi a Varese (cha ha tagliato Franklin Hassell, a cui era stato affidato l’ingrato compito di sostituire Dunston). Il Presidente, centro atletico, veloce, verticale e a cui piacciono gli alti ritmi, ha esordito subito nella difficile sfida di Masnago contro l’EA7; quello che i tifosi varesini si aspettano è che Johnson torni ad essere il giocatore stratosferico ammirato ad Avellino dal 2010 al 2013 e che anche lui trovi nuovi e positivi stimoli dopo la parentesi sassarese che lo ha visto spesso e volentieri incollato alla panchina. Giocatore che l’NBA non l’ha solo assaggiata non è stato l’unico innesto della Cimberio che prima di lui ha riportato a casa Adrian Banks, una degli “Indimenticabili” della scorsa stagione, acquisto necessario dopo il benservito dato ad Aubrey Coleman, combo - guard che lamentava un dolore al piede ma senza che nessun esame avesse mai evidenziato il benché minimo problema. Banks sembra aver ridato un minimo di vita all’ambiente biancorosso e, a livello personale, i 15,6 punti di media lo incoronano come una delle guardie più temibili del nostro campionato. 


Acquisto di rilievo anche quello messo a segno dalla Grissin Bon Reggio Emilia che ha firmato Rimantas Kaukenas. La guardia, 37 anni ad aprile, ha giocato nel nostro campionato a Cantù e Siena, e proprio nella città toscana ha arricchito il suo palmarès. Ma l’età non più verde, cestisticamente parlando, si fa sentire e infatti la guardia lituana non è riuscita ancora ad esprimersi ai livelli cui eravamo stati abituati. L’Acea Roma si è mossa molto bene sul mercato mettendo a segno due colpi importanti: Bobby Jones e Szymon Szewczyk. Jones in realtà non ha mai cambiato squadra dopo aver giocato la passata stagione nella capitale, ma il suo contratto è stato firmato a novembre tanto che non ha giocato le prime partite dell’anno. Szewczyk dopo gli anni di Avellino e Venezia era rimasto senza squadra e l’Acea ne ha approfittato. Ala grande di 209 cm viene spesso impiegato come centro ma in queste uscite è apparso decisamente fuori forma: coach Dalmonte deve ritrovare dal punto di vista fisico un giocatore che, nonostante qualche chilo di troppo, ha fatto vedere come sia ancora assai capace di giocare a basket e di far sentire il suo peso sotto i tabelloni. Anche Cantù ha messo sotto contratto un centro, si tratta della vecchia gloria Denis Marconato, già in Brianza dal 2010 al 2012. Classe ’75 Marconato nelle sue prime partite di questa stagione ha collezionato 15 minuti sul parquet e, come per Szewczyk, il fisico possente e l’esperienza maturata in 21 anni di professionismo lo aiutano nelle battaglie a rimbalzo con i centri più giovani e atletici. Anche la sorpresa di questa stagione, ossia l’Enel Brindisi, ha operato in sede di mercato. È arrivato in Puglia David Chiotti, centro italo-americano che con una bella stagione a Casale Monferrato si era guadagnato la maglia azzurra e la chiamata da parte dell’Olimpia Milano dove però non è mai riuscito a esprimersi vista la concorrenza di qualità nel ruolo di pivot. Tony Easley è un’ala/centro che Caserta ha messo sotto contratto dopo l’infortunio di Cameron Moore, ottimo nelle partite in cui ha messo piede in campo. Easley è ormai in Italia da 3 anni e la sua verticalità è stata l’arma che ha portato Sassari ai piani alti della classifica nelle ultime 2 stagioni. In Campania arriva via Venezia, dopo che alla Reyer non ha lasciato ricordi indelebili. 


Attiva sul mercato si è dimostrata la Vanoli Cremona che non naviga in buone acque ma che dopo l’arrivo di Pancotto ha trovato delle importanti vittorie. La guardia Kyle Johnson (già visto in Serie A a Montegranaro) e l’ala lituana Donatas Zavackas sono stati gli acquisti che la proprietà ha portato nella città lombarda e che insieme agli americani Chase e Rich sotto la sempre miglior regia di Ben Woodside devono riuscire a far risalire la china alla Vanoli. Il mercato è fatto per rafforzare la squadra, soprattutto nei momenti in cui ci sono delle difficoltà; è questo il caso della Vuelle Pesaro, squadra che non naviga certo nell’oro e che si trova all’ultimo posto della classifica. Ben 3 sono gli acquisti messi a segno: il primo è il play USA Petty Perry, nome sconosciuto ai più, arrivato dal Minsk, campionato bielorusso, dove ha giocato anche l’Eurochallenge. Slovacchia, Romania e Venezuela sono le altre tappe della sua carriera. Deve dimostrare di valere la Serie A. L’esile guardia Ravern Johnson è stato il primo acquisto e avrà sempre più minuti sul parquet visto l’addio di Alvin Young, che ha deciso di passare nella serie cadetta. Luigi Dordei è un’ala/centro che da anni calca i parquet della Legadue e, a 32 anni, ha la possibilità per la prima volta di confrontarsi con la massima serie. 

Il mercato rimane aperto e molte squadre si stanno guardando intorno per poter completare i loro roster. Solo a fine anno sapremo quanto i nuovi innesti abbiano collaborato alla causa della loro squadra e quanto in effetti i nuovi volti arrivati a stagione in corso siano stati importanti e decisivi.

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