mercoledì 22 gennaio 2014

SERIE A: PAGELLE DI META' STAGIONE

Terminato il girone di andata è giusto tirare le prime somme e riflettere su quello che le squadre hanno dimostrato in questa prima parte di stagione.

ENEL BRINDISI: voto 8,5

È sempre bello quando a metà stagione si trova in testa al campionato chi non ci si aspetta. L’Enel Brindisi è sicuramente la sorpresa di questa metà stagione dal momento che, con un record di 11-4, guarda dall’alto le restanti 15 squadre. Tutto ciò è stato possibile grazie alla società che ha saputo trovare ottimi giocatori ad un prezzo ragionevole in sede di mercato, ad un Piero Bucchi che ha ritrovato il sorriso dopo le critiche e gli zero tituli dell’esperienza milanese, e ad un gruppo di giocatori che stanno facendo sognare i tifosi pugliesi. A trascinare i biancoblu ci hanno pensato un Jerome Dyson straordinario e la costante crescita di Delroy James e Folarin Campbell.
MATRICOLA IMPAZZITA


ACQUA VITASNELLA CANTU’: voto 8

Ci si aspettava una squadra forte, certo, ma non così tanto. Cantù è una compagine che ha ormai una certa esperienza e che da anni ricopre una posizione tra quelle nobili del nostro campionato. Coach Sacripanti nella sua terra sta coltivando un orto sempre più ricco e di miglior qualità. Ragland ha confermato di essere un play di primo piano, Aradori è una presenza fissa e Uter, nonostante non sia un gigante, ha saputo dominare sotto i tabelloni.
SARA’ LA VOLTA BUONA?

EA7 EMPORIO ARMANI MILANO: voto 7,5

La squadra c’è, i soldi anche. Una realtà importante per il basket italiano anche in ottica europea, l’Olimpia dopo un avvio così così ha iniziato a macinare vittorie. L’oneroso acquisto di Hackett ha portato i suoi buoni frutti dato che il ragazzo di Forlimpopoli ha già vestito i panni del leader. Langford fa capire a tutti gli altri cosa voglia dire essere un campione, Gentile e Melli continuano il loro percorso di maturazione e inoltre Lawal, arrivato a stagione in corso, sta crescendo in maniera esponenziale. Il centro ex Roma e Hackett possono rivelarsi le armi migliori per cercare di vincere lo scudetto.
FAVORITI

MONTEPASCHI SIENA: voto 7

Non si prospettava una stagione da dominatori per i biancoverdi e così è stato. La partenza di Hackett ha indebolito la compagine toscana che ha trovato in Hynes un buon play ma non decisivo. Green e Carter sono stati discontinui e sta ai lunghi Ress e Hunter portare la maggior parte del carico sul groppone. Il gioco espresso è comunque buono, l’esperienza dei giocatori ha un certo peso ma ad oggi ci sono squadre cui Siena, dopo tanti anni, si deve inchinare.
IN FASE DI RESTAURO

ACEA ROMA: voto 7,5

Non si riesce a trovare un vero trascinatore nell’Acea di quest’anno e ciò è positivo perché vuol dire che ognuno ha messo il proprio contributo e ha aiutato la squadra quando è stato chiamato in causa. Dalmonte dimostra di essere uno dei migliori coach in circolazione e, con una squadra sulla carta non tra le più forti, riesce a dare filo da torcere a tutte le compagini nostrane. Menzione speciale per Jimmy Baron che, dopo un inizio stentato, ha iniziato a bombardare da lontano i canestri dei vari palazzetti.
QUANDO L’UNIONE FA LA FORZA

BANCO DI SARDEGNA SASSARI: voto 7

L’impressione è quella che sia meno devastante rispetto alle scorse stagioni ma che riesce a stare nelle posizione alte della classifica grazie alla chimica di squadra che, dopo tanti anni insieme, si riesce ad avere Travis Diener e Marques Green sono play di primo piano che però non stanno rendendo al meglio e allora la parte del leone tocca farla a Drake Diener, letale in ogni uscita. La coppia di ali Caleb Green - Omar Thomas è una delle più forti del campionato, starà a coach Sacchetti sfruttarli al meglio.
GRADITA CONFERMA

GRISSIN BON REGGIO EMILIA: voto 6,5

A fine girone era a detta di molti la squadra più in forma. In effetti col passare dei mesi la Grissin Bon ha avuto sempre più coscienza del suo reale valore; da notare il grande equilibrio della squadra che ha in James White la sua stella e in Troy Bell, Greg Brunner e Andrea Cinciarini i fidi gregari. Importante è il peso specifico che il play azzurro riveste per la squadra e la crescita del giovane centro Riccardo Cervi.
SPUMEGGIANTE


UMANA VENEZIA: voto 5,5

È vero che è entrata nella Final Eight ma è vero anche che è un campionato livellato verso il basso. L’inizio è stato difficile e a pagare è stato coach Mazzon, sostituito dall’esperto Zare Markovski, che non starà facendo i miracoli ma che è estremamente concreto. Del cambio in panchina ne ha approfittato soprattutto Andre Smith, in ombra nella prima parte di stagione, mentre il cecchino Donell Taylor deve trovare la svolta nella seconda parte di stagione.
TUTTA DA SCOPRIRE

SIDIGAS AVELLINO: voto 4,5

Nomi da capogiro, casse (sembrerebbe) piene, il miglior coach della passata stagione. Eppure la Scandone non è riuscita a centrare l’obiettivo Final Eight. Cosa di preciso non vada in questa squadra è difficile da capire, forse i giocatori non riescono a trovare un’identità che permetta loro di esprimersi al meglio sul parquet. Jeremy Richardson e Taquan Dean sono le più grandi delusioni, mentre Lakovic e Ivanov sono stati tutt’altro che decisivi. La qualità c’è, bisogna trovare la chiave per far rendere la squadra al meglio e portarla verso le prime posizioni della classifica.
DELUSIONE

PASTA REGGIA CASERTA: voto 6

Squadra corta ma con tanto cuore, chiamata a giocare per la salvezza che, di questo passo, può arrivare molto tranquillamente. Stephon Hannah e Jeff Brooks sono le frecce più velenose nella faretra di coach Molin, che può contare anche sulle varie motivazioni dei suoi italiani. L’infortunio di Cameron Moore può rappresentare più di un problema, starà a Easley metterci una toppa.
PASSIONALE

GRANAROLO BOLOGNA: voto 5,5

La media tra una prima parte di stagione eccezionale e la parte finale segnata dalle sconfitte. La squadra ha delle buone individualità e sono emerse in particolare quelle di Dwight Hardy e di Matt Walsh. Le V Nere si sono arenate in questo ultimo periodo, non riuscendo a portare a casa il referto rosa. A Casalecchio i tifosi non vogliono più vedere gli spettri della passata stagione, dunque sta alla squadra tornare a marciare sulla retta via.
GIANO BIFRONTE

GIORGIO TESI GROUP PISTOIA: voto 6,5

Dopo le prime giornate sembrava già condannata a ritornare nella serie cadetta ma poi ha iniziato a far valere il fattore casalingo e così è riuscita a portare a casa 6 vittorie che quest’anno, per una squadra che punta alla salvezza, sono manna dal cielo. Parte del merito va a coach Moretti che puntando sulle qualità dei suoi uomini, in particolare l’atletismo degli americani, sta costruendo per Pistoia un futuro griffato ancora “Serie A”.
SPIRITO DI SOPRAVVIVENZA

CIMBERIO VARESE: voto 4,5

Tutt’altra squadra rispetto a quella dell’anno scorso. Nonostante parte degli “Indimenticabili” siano rimasti all’ombra del Sacro Monte, quest’anno Varese sta trovando delle difficoltà inimmaginabili. L’asse play-pivot è praticamente inesistente e coach Frates, come il cav. Cimberio ha sbottato, non è esente da colpe e la sua panchina scricchiola parecchio. La società si è presa la colpa per la costruzione sbagliata della squadra ed è sempre vigile sul mercato. La piazza varesina è particolarmente bollente, tocca ai giocatori rispondere sul campo all’affetto che i tifosi continuano a non far mancare.
UNA SCOSSA PER LA SVOLTA


VANOLI CREMONA: voto 5

L’esonero di coach Gresta e l’arrivo di Cesare Pancotto sembra aver portato un vento nuovo sul Palaradi ma purtroppo la squadra non ha raccolto un granché. L’infortunio di Brian Chase non ha aiutato la Vanoli che però ha visto crescere le prestazioni di Ben Woodside (a rischio taglio per qualche tempo) e Jarrius Jackson. Per la salvezza ci sarà da lottare, sarà importante per la squadra trovare dei riferimenti in campo e fuori e soprattutto migliorare in difesa.
SUL FILO DEL RASOIO

SUTOR MONTEGRANARO: voto 5

Ha gli stessi punti di Cremona e un roster probabilmente meno competitivo soprattutto dopo l’addio di Collins, l’uomo più in forma e di maggior talento. Coach Recalcati è l’uomo giusto per costruire una salvezza che quest’anno sembra particolarmente difficile. Il Charlie si è pubblicamente lamentato della gestione societaria e delle condizioni di lavoro impossibili, segno forse anche di un certo nervosismo, giustificabile vista la delicata situazione che a Porto San Giorgio stanno vivendo.
ALLARME ROSSO

VICTORIA LIBERTAS PESARO: voto 4

Un voto valido sia per la società che per la squadra. La società ha costruito una squadra non da Serie A, di cui si salva solo O.D. Anosike, giovane centro USA uscito da Siena University e già pezzo pregiato del mercato. La squadra non riesce a far valere in campo quello che coach Sandro Dell’Agnello costruisce in settimana. Finalmente è arrivata la firma di Petty, un play che, con Anosike, dovrà cercare di portare i marchigiani fuori dall’oblio e avvicinarsi alla salvezza, obiettivo che oggi è solo un miraggio.
NOBILE DECADUTA

Nessun commento:

Posta un commento