Con 0.22 secondi sul cronometro, le
speranze dei San Francisco 49ers di giocare il secondo Super Bowl consecutivo
si sono arenate. Merito di un difensore mostruosamente forte come Richard
Sherman che, con un superbo intervento, ha tolto la possibilità del touchdown
della vittoria alla squadra di Jim Harbaugh. Sherman a parte però, il quarto
quarto della squadra della baia è stato caratterizzato dai tre errori di Colin
Kaepernick nei tre drive avuti a disposizione. Fino agli ultimi 15 minuti, il
numero 7 rosso-oro aveva giocato una partita eccellente, colpendo la difesa di
Seattle con grandi corse e buoni passaggi, poi, nel momento più caldo del
match, si è smarrito.
Sul primo drive del quarto, è stato
sackato alle spalle da Cliff Avril e ha perso palla, recuperata prontamente da
Michael Bennett e riportata a pochi metri dalle end zone. Sul possesso
successivo ha lanciato corto per Anquan Boldin ed è stato facilmente intercettato
da Kam Chancellor. Infine, ha provato una lancio lungo in end zone per Michael
Crabtree, ma Richard Sherman ha deviato il pallone, che è finito nella mani di
Malcom Smith, mettendo fine alle speranze di gloria di Frisco.
Nessuno avrebbe immaginato un calo così
brusco dopo i primi tre quarti. Il prodotto di Nevada si è preso tutta la
responsabilità per i tre errori e lo ha ammesso nella conferenza stampa post
gara: “Non ho giocato abbastanza bene per vincere, ho perso palla tre volte. Ho
fatto perdere la partita alla mia squadra”.
Kaepernick ha dimostrato di essere un giocatore maturo davanti ai giornalisti, ma
deve prendere la sconfitta di domenica come un’esperienza da cui imparare. Ha
un talento smisurato e deve utilizzarlo meglio.
Sul primo intercetto la difesa dei Seahawks stava
applicando una copertura a zona. Chancellor stava coprendo il flat vicino alla
sideline, mentre il cornerback la zona di campo profonda dietro Anquan Boldin.
Il ricevitore di Frisco è stato bravo a trovare la crepa nella copertura e si è
posizionato in mezzo ai difensori, Kaep però si fidato troppo del suo braccio e
ha lanciato. Sfortunatamente per lui, Chancellor è un grande atleta e la
copertura designata era proprio una trappola per impedire un passaggio di tal
tipo. Queste sono decisioni che deve migliorare, sapeva che sarebbe stato un
passaggio rischioso e che un eventuale intercetto avrebbe potuto pesare sul
resto della gara. Come è effettivamente successo.
Anche il secondo intercetto poteva essere gestito
meglio. Sherman ha fatto una giocata fenomenale e, molto probabilmente, è più
merito del corner che colpa del quarterback. Kaepernick avrebbe potuto lanciare
la palla più profonda sull’angolo, dando solo a Crabtree la possibilità di
riceverla, ma con un corner fortissimo come Sherman sarebbe anche potuto
risultare comunque un incompleto.
Kaepernick è ben cosciente di aver giocato sotto i
suoi standard, ma non dimentichiamoci che questa è stata la sua prima stagione
completa da starter. Ha avuto i suoi alti e bassi come tanti altri quarterback
nella NFL e non vanno sottovalutate le sue prestazioni crescenti che hanno
condotto i Niners ad una striscia di 8 vittorie consecutive (playoffs compresi)
e che ha ottenuto un grado positivo di 2.7 dall’importante sito Pro Football
Focus. Durante la stagione ha corso in maniera meno spettacolare rispetto
all’anno scorso, ma molto più efficacemente (28 primi down guadagnati contro 18
dello scorso anno e appena tre fumble contro 7).
Ha un grandissimo potenziale da sviluppare e ha una
mobilità superiore al 90% dei quarterback della lega. I suoi problemi maggiori
sono arrivati affrontando le grandi difese e proprio su questo aspetto deve
lavorare maggiormente. Contro Seattle quest’anno, in due partite al Century
Link Stadium, ha lanciato 5 intercetti e perso palla due volte, per un record
di 0 vittorie e 2 sconfitte.
Tenendo conto che Seattle e San Francisco sono due
potenze nella NFC è anche probabile che si affrontino nuovamente nel
Championship dell’anno prossimo. La buona notizia è che Kaep è circondato da
una squadra di primissimo ordine che, tramite l’offseason, potrà migliorare
ulteriormente.
L’aspetto a cui dovrà prestare più attenzione, ma
che si guadagna soprattutto con l’esperienza, è gestire con più freddezza e
lucidità i quarti quarti in svantaggio, compiendo decisioni migliori per
portare i suoi alla vittoria. La sconfitta di domenica potrà solo fargli bene
da questo punto di vista e dovrà motivarlo a dare il massimo per tornare a
provare la grande corsa nel 2014. Le capacità le ha, sta tutto a lui tirarle
fuori e diventare l’incubo peggiore per le difese avversarie, anche per quella
di Seattle.
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