Cominciano
i playoff NFL, cominciano col botto. Cominciano con una di quelle
partite che entrano dritte dritte nella storia, nella memoria, nella
leggenda di uno sport.
Un
anno fa Andy Reid era scontento e fuori dai playoff con i suoi ormai
ex Eagles. I Chiefs avevano concluso una stagione terribile da 2 –
14 che non lasciava presagire nulla di buono all'orizzonte.
Un
anno fa Andrew Luck era sul punto di vedersi scippare il premio di
Offensive Rookie of the Year da un (allora) fantastico Robert Griffin
III e sul punto di giocare la sua prima partita di playoff in
carriera. Era l'esordio anche per coach Chuck
Pagano e per molti dei
componenti della giovane squadra. Le cose non andarono alla grande,
il
Wild Card Game premiò i Ravens, poi campioni al Super Bowl.
Tante cose sono cambiate da allora.
Il matrimonio tra Reid e i Chiefs, aiutato da testimoni d'onore quali
Alex Smith (1 INT ogni 69 passaggi dal 2011, leader della Lega nella
statistica), Jamaal Charles (19 touchdown in stagione, 12 su corsa e
7 su ricezione, e quasi 2.000 yard complessive di guadagno) e una
difesa eccezionale (basta pensare a un dato: -24 era il saldo palle
recuperate / palle perse lo scorso anno, ultimi nella Lega, +18
quest'anno, secondi assoluti). Kansas City torna così alla
post-season con l'ottimo record di 11-5 e molte speranze di andare
lontano, molto più lontano di quanto si sperava ad inizio stagione.
Indianapolis, nel frattempo, ha
continuato a lavorare e migliorare e con la squadra, su tutti, ha
fatto Luck. Peyton Manning in 13 stagioni con i Colts era stato solo
una volta sotto i 10 intercetti in regular season, Andrew già al
secondo anno ci è riuscito. Il quarterback ha inoltre messo insieme
8.196 yard complessive nelle sue prime due stagioni nella Lega,
surclassando il record che era di Newton e prima ancora dello stesso
Manning. Accanto a lui non c'è più Reggie Wayne, out for the season
già da un po', ma uno straordinario T.Y. Hilton da oltre 1.000 yard
in stagione a guidare l'attacco e un funambolico Robert Mathis da
19.5 sack a capo della difesa.
Ora, con il medesimo record di
partenza, con il fattore campo in mano ai Colts in quanto vincitori
della propria Division, ecco le due squadre di fronte al Lucas Oil
Stadium. La battaglia, come le premesse, sarà meravigliosa.
Se
Reid è un abitudinario dei playoff (10-9 lo score in carriera),
Pagano e Luck sono alla seconda esperienza assoluta (0-1 finora),
mentre Smith guida l'attacco di una squadra alla post-season per la
terza volta (1-1), ma è galvanizzato dal fatto di essere 6-1 in
stagione in trasferta, avendo perso solo con i Broncos lontano da
casa. E il game
manager
dei Chiefs parte subito a mille. Il primo drive di Kansas City
sarebbe perfetto, se non vedessero il loro giocatore più forte,
Charles, uscire stordito dal terreno di gioco per una commozione
celebrale, che ne pregiudica il ritorno in campo. Knile Davis, rookie
riserva del runningback, comunque non si fa pregare ed è incisivo
per portare la squadra al touchdown, realizzato poi da Dwayne Bowe su
lancio di Smith. Il receiver è alla prima partita di playoff da
titolare e, con la seconda ricezione di serata, mette subito 7 punti
al tabellone. Luck però non ha intenzione di stare a guardare ed è
semplicemente perfetto nel suo drive di apertura. 7/7 per 74 yard, di
cui 4 palloni per 51 yard finiscono nelle mani di Hilton, tra cui
quello del touchdown del pareggio. La difesa dei Colts, però,
traballa in maniera assai preoccupante e Smith è libero di lanciare
uno straordinario Bowe, che sfugge ai tackle della retroguardia
avversaria, per 63 yard fino alle 2 di Indianapolis. L'attacco dei
Chiefs, però, soffre l'assenza di Charles e si incaglia fuori dalla
end zone. Un field goal di Ryan Succop da 19 yard chiude il drive per
il 10-7. Sul finire del primo quarto un pessimo drive dei Colts e di
Luck (0/2) chiude i primi 15 minuti di ostilità con un punt (ce ne
saranno solo tre in tutta la partita!).
Nel frattempo arriva la notizia che
Charles è out of the game. Smith sembra ancora soffrire la sua
assenza, ma la difesa sul profondo dei padroni di casa è un
colabrodo. Donny Avery è wide open e il suo quarterback non se lo
lascia sfuggire. Touchdown da 79 yard e 17-7 Chiefs. Trent
Richardson, l'uomo che doveva dare una marcia in più all'attacco dei
Colts quest'anno, ma che in realtà ha innestato la retro, continua
la sua stagione terribile perdendo un fumble alla sua prima portata,
praticamente da solo, recuperato dal falco Justin Houston. Partendo
dalle 17 yard, con Davis che porta la squadra sulle 4 alla prima
azione successiva, è un gioco da ragazzi per Smith trovare in end
zone Anthony Sherman, il full-back, con un passaggio bellissimo e
molto intelligente. Il vantaggio si allarga e il 24-7 ha quasi il
sapore di una sentenza. Se si pensa che Indianapolis ha subito 20
punti complessivamente nelle ultime tre partite, averne presi 24 in
molto meno di due quarti non è proprio un segnale incoraggiante. Di
fronte c'è poi una squadra (e una difesa soprattutto!) che manderà
o manderebbe (non in caso di Super Bowl raggiunto) ben 8 elementi
alPro Bowl, il massimo in NFL quest'anno. Il running-game continua a
non funzionare a dovere, Luck rischia di farsi intercettare e Pagano
è costretto a giocarsi un quarto e inches a metà campo. Il suo
quarterback risponde in maniera straordinaria facendosi 25 yard su
corsa nell'occasione e alla fine Adam Vinatieri può trasformare il
field goal da 37 yard che dà respiro ai tifosi di casa. Neanche
troppo, però, perché l'attacco dei Chiefs funziona a meraviglia.
Davis è ottimo, Smith lancia e corre alla perfezione. Le sole 287
yard guadagnate nella precedente sfida di regular season vinta dai
Colts sono solo un ricordo in confronto alle 289 già ottenute
finora. Il quarterback ex Niners è scatenato e trova una corsa
fondamentale su un terzo e 7 sulle 10 yard degli avversari. Ci pensa
poi ancora Knile Davis a mettere a segno un touchdown su corsa per il
31-10 Chiefs. Era dal 2004, proprio con i Colts di Manning, che una
squadra non segnava su tutti i primi cinque drive offensivi di una
partita di playoff. Luck, dopo il 7/7 iniziale, è fermo a 4/12, ma
continua a trovare Hilton con regolarità. Forse troppa, perché
Brandon Flowers intuisce le sue volontà e lo intercetta a pochi
secondi dall'intervallo. Alla sosta lunga è Kansas City a dominare
nettamente, sul punteggio di 31-10.
Il secondo tempo non comincia molto
meglio per Indianapolis, anzi. Luck è ancora una volta impreciso e
si fa intercettare una seconda volta dalla difesa avversaria, ora da
Husain Abdullah. Smith riparte dalle 20 yard e Dexter McCluster porta
avanti i suoi. È Davis però il centro focale dell'attacco e il
quarterback lo trova in end zone al lancio. Il touchdown è, per
certi versi, storico. Con 38 punti Kansas City segna il suo record di
franchigia ai playoff, con 4 TD pass Smith fa, oltre al suo record
personale, anche quello di squadra. Sotto 38-10, per i padroni di
casa la partita sembra compromessa irreparabilmente. Non ditelo a
Luck, però. Il quarterback sfodera tutto il suo talento e trova
subito Da'Rick Rogers per 46 yard di guadagno. Nell'azione successiva
Donald Brown comincia a correre come si deve ed è touchdown. Il
drive successivo comincia in maniera insicura per i Chiefs, l'attacco
pare però fluido. Fino a che, però, Alex Smith compie il primo
errore del suo match. Troppa mielina per il QB nella tasca e Robert
Mathis arriva come un falco a strappargli la palla di mano. Il fumble
pare recuperato, la difesa però se lo fa sfuggire, ma ci pensa
Kelvin Sheppard a recuperarlo prima che la palla esca. Sul
ribaltamento di fronte, Hilton continua la sua partita fenomenale,
Luck trova in LaVon Brazil un ricevitore affidabile e ci pensa ancora
Brown a risolvere il drive, questa volta su ricezione. 38-24 e due
possessi di ritardo ora per i Colts. Nell'azione della segnatura, la
paura per un attimo sconvolge il Lucas Oil. Flowers si storce il
collo sulla coscia del compagno Cooper e resta a terra immobile. La
squadra si stringe intorno a lui, ma il cornerback si rialza. Partita
finita per commozione celebrale anche per lui, però! Con Donny Avery
salgono a tre gli infortuni di Kansas City in questo match. McCluster
non è incisivo sui ritorni come in stagione regolare, dato che ne ha
fatto un Pro-Bowler, e Smith ha perso un po' di smalto. Il drive si
chiude con un punt. Ci pensa, però, la difesa a togliere le castagne
dal fuoco. Luck trova ancora una volta Hilton, ma il receiver fa una
fesseria lasciandosi sfuggire il pallone, ancora una volta nelle mani
di Abdullah. Incredibile pensare che i padroni di casa abbiano perso
la miseria di 14 palloni (fewest in the NFL) in tutta la stagione e
siano già a quota 4 nella serata più importante. I Chiefs ripartono
dalle 30 yard, ma trovano una grande difesa dei Colts a fare da
sbarramento. Succop trasforma il field goal da 42 yard che vale il
41-24. Non una gran partita per Luck, finora, già 3 INT e molte
imprecisioni. Il suo match, però, comincia adesso. Trova nell'ordine
Brown, Brazil (dopo un gioco di prestigio) e Fleener e si fa tutto il
campo in una manciata di secondi. Il touchdown è fulmineo,
Indianapolis è nella partita: 41-31. Nel secondo tempo il computo
delle yard è 206-46 finora, non c'è partita.
A cavallo tra terzo e quarto periodo
il rimaneggiato attacco di Reid non trova soluzioni utili e si ferma
ancora. Abdullah prova ancora a salvare la baracca, ma Hilton è una
furia. In un amen Indianapolis è sulle 24 di Kansas City. Brown
corre che è una meraviglia (Trent, chi?), ma, quando si appresta ad
entrare in end zone, perde il contatto col pallone. Luck è
fortunato, ma straordinario nel recuperarlo e lanciarsi in touchdown.
I Chiefs ora hanno solo tre lunghezze di margine. Si fa male anche
Davis, ma Bowe trova importanti primi down. A.J. Jenkins fa un numero
improbabile sull'out e porta i suoi sulle 30 yard avversarie. Smith
chiama due timeout quasi inutilmente e non trova soluzioni
all'attacco. McCluster spreca e ci vuole Succop da 43 yard per
mettere il 44-38 a tabellone. Ora, però, con un touchdown
Indianapolis vince la partita. Con cinque minuti da giocare, Luck
parte dalle sue 10 yard e trova Fleener per uscire dalla giungla.
Nell'ecatombe di Kansas City si fa male anche Houston. Il QB dei
Colts non guarda in faccia a nessuno e completa la sua rimonta
leggendaria. Hilton riceve il suo tredicesimo passaggio di serata
(secondo assoluto di sempre nei playoff) e raggiunge quota 224 yard
con la ricezione da 64 che significa touchdown del soprpasso. 45-44 e
pubblico di casa in delirio. Can you believe it? La difesa, però,
sulle ali dell'entusiasmo è disattenta e dimentica che con un field
goal subito si torna a casa. Bowe completa due down da 38 yard, ma è
Smith a compiere l'errore che costa la qualificazione ai Chiefs. Per
paura di un sack, il quarterback lancia il pallone dove non c'è
nessun receiver. Intentional grounding e terzo e 17 fuori dal raggio
da field goal. McCluster si avvicina di 6 yard. Arriva la giocata
della partita sul quarto down. Smith lancia Bowe sull'out. Ricevuto!
Non così in fretta, perché Dwayne mette un piede solo in campo. Per
meno di 10 cm, Kansas City perde il pallone e a Indianapolis basta
far scorrere il poco tempo rimasto per vincere. Che partita!
Dopo
il -31 recuperato nel 1993 dai Buffalo Bills agli allora Houston
Oilers, ecco la seconda rimonta più incredibile di sempre nella
storia dei playoff NFL. Andrew Luck ha dimostrato a tutti di essere,
in prospettiva il più forte quarterback della Lega. Andy Reid potrà
recriminare sugli infortuni e su una ripresa di certo non a ottimi
livelli, tanto in attacco quanto in difesa. Smith deve ancora
migliorare molto, a 29 anni, se vuol diventare campione. Finisce
quindi con 99 punti al tabellone e 1049 yard
complessive, record assoluto in un match di playoff, la prima gara di
questa post-season. I Colts avanzano e affronteranno ora con tutta
probabilità i Broncos dell'ex di lusso, Peyton Manning. Se queste
sono le premesse.. buon divertimento a tutti!
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